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Degrado ex Pirelli via Ripamonti Milano, un residente: “L’area resta un cumulo di macerie e basta. Ennesima delusione inflitta da Pisapia”

escavatoreDi seguito la segnalazione inviata alla nostra Redazione (redazione@cronacamilano.it) circa il persistere del degrado causato dall’edificio ex Pirelli in via Ripamonti 88. La struttura, abbandonata per anni a se stessa, costituisce ancora un grave problema per i residenti che, dopo le nuove promesse dell’ultima giunta, non hanno ancora visto un vero ripristino dell’area. “L’area sembra destinata a restare una discarica di macerie a cielo aperto – scrive il nostro lettore, il signor S.E., – La realtà è che l’area ex Pirelli resta un cumulo di macerie e basta – conclude –, un’altra brutta delusione inflitta da Pisapia”. Nel dettaglio:

 

UN’OTTIMA CAMPAGNA ELETTORALE… – “Dopo la demolizione dell’ex Pirelli – spiega il nostro lettore –, prima destinata ad area verde dalla giunta Moratti su spinta della Lega, e poi demolita dalla giunta Pisapia per eseguire un ‘asserito progetto di riqualificazione indirizzata all’incubatrice d’imprese’, a seguito di numerose verifiche, l’area sembra destinata a restare una discarica di macerie a cielo aperto.

 

…TRASFORMTA IN UNA DISCARICA A CIELO APERTO – “Le numerose macerie della recente demolizione non sono state mai rimosse né trasportate in discarica – prosegue il residente. –Non solo l’area non è in fase di bonifica, ma non esistono progetti reali, disegni di edifici depositati in Comune o altro.

 

DOVE SONO LE INFORMAZIONI PER I CITTADINI? – “L’area, come indicato ufficialmente sul sito del Comune di Milano, è stata assegnata ad una azienda esterna che ne dovrebbe realizzare il costosissimo progetto – specifica il lettore. – Dove sono i documenti di assegnazione? Chi ha pagato le opere di demolizione? I progetti? Le autorizzazioni?

– La demolizione – aggiunge il cittadino – è stata fatta agli scopi di evitare future responsabilità del Comune sulla sicurezza, di risparmiare i costi di mantenimento dei ruderi e per sola pubblicità elettorale.

– Sul sito dell’azienda assegnataria – specifica ancora – non appare nessun progetto, neanche una riga che parli di Via Ripamonti. Mi chiedo: ma io da privato avrei potuto demolire casa mia senza prima presentare un idoneo inizio lavori in Comune?

 

NESSUNA CERTEZZA PER I RESIDENTI, ALL’OSCURO DI COSA SUCCEDERA’ NEL PROPRIO QUARTIERE – “Noi cittadini del quartiere – osserva ancora S.E. –, che abbiamo dovuto convivere con quella mostruosità per anni, ed abbiamo inviato numerose segnalazioni al Comune, non abbiamo certezza di ciò che verrà fatto, non conosciamo tempi e progetti.

– “Un cantiere – sottolinea –, ha l’obbligo di esporre il tabellone che indichi il tipo di lavoro, magari una disegno ed i nomi di tutti i professionisti responsabili e della proprietà.

 

LE RISPOSTE DEL COMUNE? ANCORA FRASI ELETTORALI – “Il Comune – continua a spiegare il cittadino –, interrogato telefonicamente, rimanda a ciò che è pubblicato nel loro sito, una serie di fantasiose pubblicità elettorali.

 

LA REALTA’ E’ CHE L’AREA E’ UN CUMULO DI MACERIE E BASTA” – “La realtà è che l’area ex Pirelli resta un cumulo di macerie e basta! – afferma il residente esasperato.

 

“POTEVANO TRASFORMARLA IN AREA VERDE, RICAVANDO FONDI PER LE IMPRESE” – “Potevano trasformarla in area verde con pochi soldi come richiesto, più volte, dai cittadini residenti e dalle precedenti istituzioni, Lega compresa – osserva S.E. –, e destinare i fondi per l’incubatrice d’imprese (si parla di €.5.000.000,00 che non si capisce da dove verranno tirati fuori) ad altre iniziative, come ad esempio: il microcredito alle piccole imprese, la bonifica dei siti inquinanti a rischio e l’aiuto economico sociale ai cittadini Italiani che non hanno il pane sulla tavola.

 

L’ENNESIMA DELUSIONE INFLITTA DA PISAPIA” – “Dopo i Centri massaggi (prostituzione, riduzione in schiavitù, mafia cinese, evidente evasione fiscale concessa ai Cinesi), le case da gioco (le Lobby ), le moschee (gli stranieri irregolari) e l’amianto di fronte agli asili – conclude il nostro lettore –, un’altra brutta delusione inflitta da Pisapia”.

 

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 Di Redazione

Foto: d’archivio

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