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Morti smog, Milano maglia nera con 231 casi all’anno

Smog-inquinamentoI numeri sono stati presentati dalla Alt, l’Associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari: lo smog uccide nel mondo oltre 3 milioni di persone l’anno. E ingrandendo l’inquadratura, purtroppo è Milano a far parlare di sé. In senso negativo.

 

MILANO, 231 MORTI ALL’ANNO PER LO SMOG – In Europa ogni cittadino perde in media 8 mesi e mezzo di vita per colpa dei veleni nell’aria, con punte di 2-3 anni persi a testa nelle zone più inquinate, come la Pianura Padana.

– In Lombardia i ‘morti per smog’ sono stimati in 300 all’anno.

– Di questi 300 casi, 231 accadono a Milano che si classifica, insieme a Torino, capitale italiana dell’inquinamento.

 

SOTTO ACCUSA IL TRAFFICO E L’INUINAMENTO NELLE CASE – “Su 53 milioni di morti in tutto il pianeta, 3,3 milioni sono causati dall’inquinamento dell’aria nell’ambiente esterno e la prima causa scatenante l’infarto acuto è proprio lo smog – afferma Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Policlinico di Milano.

– “Per contrastare questi numeri – prosegue Mannucci – non ci sono ricette particolari, bisogna ridurre il traffico e considerare il ruolo non trascurabile dell’inquinamento nelle case”.

 

RISCHIO DI INFARTO AUMENTATO DEL 24% E ICTUS DEL 35% – Secondo studi scientifici, lo smog aumenta di circa un quarto (+24%) il rischio di infarto e di oltre un terzo (+35%) quello di ictus.

 

AUMENTO ANCHE DI ASMA E TUMORE AI POLMONI – In più, oltre agli effetti su cuore e arterie, “l’aumento dello smog si traduce in aumento dei casi di asma bronchiale, di bronchioliti del bambino, delle polmoniti, ma anche di tumori, in particolari di carcinomi polmonari”, sottolinea Sergio Harari, direttore dell’Unità operativa di pneumologia e direttore del Dipartimento di scienze mediche dell’ospedale San Giuseppe di Milano.

 

“SERVONO INTERVENTI” – Alle istituzioni, sia locali che nazionali, gli scienziati chiedono di intervenire al più presto nel migliorare le condizioni ambientali in cui viviamo, a cominciare dalla riduzione del traffico.

– E “all’Unione europea la comunità scientifica e le associazioni chiedono una politica più decisa e aggressiva per contrastare l’inquinamento dell’aria, che produce un grave danno di salute e in termini economici”, avverte Roberto Bertollini, direttore del Programma per la salute e l’ambiente dell’Oms presso l’Ue. “La presidenza di turno italiana – raccomanda – deve essere l’occasione per fissare efficaci strategie di lotta all’inquinamento”.

 

PROBLEMI ANCHE NELLA CAPITALE – In Italia soffre di smog anche la Capitale.

– “Il Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio ha diffuso i dati emersi da uno studio recente”, ricorda Livia Rota Vender, presidente di Alt: “A Roma un aumento di 5 micron per millimetro cubo di Pm 2,5 provoca un aumento degli infarti del 13%, mentre un aumento di 10 micron di Pm 10 provoca un ulteriore aumento del 12%”.

– Secondo un lavoro pubblicato sul Giornale europeo di epidemiologia, evidenzia l’esperta, “se riduciamo il Pm 2,5 risparmiamo 17 mila vite ogni anno. Per tradurre i numeri rispetto alla città di Roma, si potrebbero salvare 600 romani e risparmiare 1 milione di euro”.

 

IL PROSSIMO INCONTRO – L’incontro milanese, conclude la presidente di Alt, “vuole essere un punto di partenza per incentivare la sensibilità della cittadinanza e l’intervento delle istituzioni sullo stato di salute dell’ambiente e, di conseguenza, delle persone”.

– Il prossimo appuntamento è per mercoledì 16 aprile, in occasione della terza Giornata per la lotta alla trombosi.

 

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 Di Redazione

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