Animali e Ambiente

Cani abbandonati, linee guida per soccorrerli e trattenerli mentre si attendono gli operatori specializzati

CuccioloAIDAA, attraverso il proprio pool di educatori cinofili, ha voluto predisporre alcune semplici regole che chiunque può seguire per soccorrere un cane abbandonato o randagio, o per trattenerlo in attesa che sopraggiungano i soccorsi chiamati.

 

Capita molto spesso, d’estate, di imbattersi in cani randagi o abbandonati: due situazioni difficili da affrontare per chi non ha dimestichezza con questi animali che, a loro volta, sono stanchi, spaventati, forse affamati e sicuramente delusi dagli umani che li hanno abbandonati sulle strade delle vacanze.

 

“Sono regole molto semplici e di facile applicazione per chiunque incontri un cane solo, abbandonato o randagio”, ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA, Associazione Italiana per la difesa di Animali e Ambiente, “e voglia soccorrerlo o semplicemente trattenerlo in attesa dei soccorsi.

 

“Ci è parso giusto,” aggiunge Croce, “mettere a disposizione di tutti coloro che potrebbero venire in contatto in questo periodo di vacanza con un cane abbandonato o randagio, le regole che Barbara Soprani, responsabile degli educatori cinofili di AIDAA, ha realizzato per i volontari che opereranno nei prossimi giorni nel corso delle operazioni di recupero dei cani abbandonati nel quadro dell’operazione io l’ho visto 2009″.

 


LINEE GUIDA PER SOCCORRERE UN CANE ABBANDONATO

 

1 –    Cercate sempre un approccio usando un tono gentile; se il cane non è troppo spaventato munirsi di piccoli premi (biscottini x cani, o pezzettini di wurstel al pollo, etc.) e buttarli per terra in modo di far avvicinare l´animale. Cercate di conquistarvi la sua fiducia, e se ha un collare prendetelo a guinzaglio, sempre in modo gentile, ed invitatelo a seguirvi (utilizzate se potete i premi per invogliarlo). Cercate di non tirarlo per il collare, usate sempre un guinzaglio lungo e tenetelo morbido. Non costringete un cane a fare una cosa che non vuol fare, ma cercate di convincerlo con la voce gentile, con il cibo, con un gioco …. Se non doveste riuscirci subito abbiate un po’ di pazienza ma insistete senza precipitarvi addosso.

 

2 –    Non approcciate il cane in modo frontale ma tendenzialmente andate verso di lui facendo una semicurva. Poi accucciatevi per attirarlo verso di voi (la postura di accucciamento è una postura di amicizia) e cercate di non guardarlo mai fisso negli occhi. Tenete la testa leggermente girata e non frontale al cane (per lui, questo, è un segnale di pacificazione). Se non dovesse avere un collare cercate di mettergliene uno fisso e sempre tramite questo invogliatelo a seguirvi (con i premi di cibo possibilmente).

 

3 –    Cercate sempre di fare movimenti lenti e non frettolosi, non alzare mai le braccia e le mani per prenderlo ma cercare di partire dal basso e soprattutto non andate sulla testa del cane.

 

4 –    Se il cane ha un principio di colpo di calore e, cioè, è affannato, accaldato, respiro ansimante e tachicardia, cercate di soccorrerlo bagnandogli con acqua fresca (non ghiacciata) le zampe, il ventre, le ascelle o la testa; poi portatelo in luogo fresco possibilmente con leggera aria condizionata e successivamente portatelo immediatamente dal veterinario.

 

5 –    Controllate che non abbia ferite, se ce ne sono di lievi potete pulirle bene lavandole con acqua tiepida e disinfettarle con “betadine”, per poi mettere una pomata che aiuti la cicatrizzazione e la guarigione (tipo “gentalin” e/o “iruxol”). Portatelo dal veterinario per verificare l´entità del problema, e verificare la necessità di effettuare anche una terapia antibiotica di sostegno.

 

6 –    Qualora un cane mostri aggressività, questa potrebbe essere causata da paura e quindi cercate di contattare qualcuno di più competente – eventualmente un istruttore cinofilo – in grado di aiutarvi senza esporvi a rischi.

 

7 –    Ricordatevi sempre che un cane abbandonato è un cane che ha perso il suo Punto di Riferimento, cioè i suoi proprietari, per cui si sentirà spaesato, confuso, indifeso, impaurito; cercate di non chiuderlo mai in un angolo, se potete somministrategli un buon pasto (qualora riesca a mangiare, poiché a volte i cani possono non mangiare per i primi giorni perché terribilmente “stressati”), dategli un luogo preciso dove stare con una copertina di riferimento e abbiate molta pazienza. Se il cane dovesse continuare a non mangiare rivolgetevi ad un veterinario.

 

8 –    Cercate sempre di essere gentili: non serve coercizione, non servono strattonate, non servono collari a strozzo. Questi cani hanno già subito lo shock dell’abbandono, armatevi di MOLTA pazienza e buona volontà. Molti cani sono in grado di capire la buona fede ma hanno perso la fiducia nell’essere umano e quindi hanno necessità di riconquistarla.

 

 

Per info: 392-65.52.051 oppure 347-88.83.546

Sito: www.aidaa.net

 

Di Redazione
 
 
 
 

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