ApprofondimentiCronaca

Presidi militari: Milano Pisapia aveva eliminato quelli mobili, perché “Milano non è Beirut”. Ora li richiede ma… in versione fissa

I militari potrebbero tornare a Milano. Anzi: sembrerebbe proprio che il sindaco Pisapia ritenga siano utilissimi per consentire “a carabinieri, poliziotti e vigili di pattugliare meglio il territorio».  In particolare: “Ho gia’ ribadito questa richiesta che risale a due anni fa”, ha sottolineato il sindaco di Milano e, fuori dal cilindro, appare la precisazione che i militari cui si riferisce il sindaco meneghino, sarebbero da impiegare i presidi “fissi”, e non mobili come quelli che, invece, lui stesso aveva fatto eliminare. Chi non ricorda, in merito, l’ormai imperitura frase della giunta arancione “Milano non Beirut”? Ripercorriamo quindi i fatti accaduti fino ad oggi, tra polemiche, liti e decisioni concrete.

 

GIUGNO 2011: L’INSEDIAMENTO DELLA GIUNTA PISAPIA E LA RICHIESTA DI MIRKO MAZZALI, CONSIGLIERE DI SEL, DI ELIMINARE I PATTUGLIAMENTI DELL’ESERCITO: “MILANO NON E’ BEIRUT” – Si era da poco insediata a Palazzo Marino la nuova Amministrazione arancione, che la polemica sulla sicurezza della città già prendeva piede. Subitanea e decisa, infatti, la richiesta rivolta alla Giunta da Mirko Mazzali, allora “semplice” consigliere comunale nelle fila di Sinistra, Ecologia e Libertà, e poco dopo fatto assurgere al prestigioso ruolo di Presidente della Commissione Sicurezza di Milano

– Mazzali infatti, (nel suo sito è lui stesso a scrivere una breve autobiografia dove si presenta spiegando “Dagli anni 90 sono stato, insieme ad altri colleghi, l’Avvocato di molti appartenenti ai centri sociali milanesi”), ha chiesto la cancellazione dell’operazione ‘Strade Sicure’, poiché «Milano non è Beirut e non ha bisogno di militari nelle strade”

– da qui la richiesta al sindaco Pisapia di avviare un’interlocuzione con il ministero della Difesa per un progressivo disimpegno dei militari.

 

CHE COS’E’ L’OPERAZIONE ‘STRADE SICURE’? HA PORTATO DEI RISULTATI? –

L’operazione Strade Sicure è un progetto nato nell’agosto del 2008, creato dal ministro della Difesa Ignazio La Russa e dal ministro della Giustizia Roberto Maroni.

– In base a tale progetto, sono stati istituiti nei quartieri ‘a rischio’ di Milano pattugliamenti dinamici misti, di militari e forze dell’ordine.

– E’ stata la Questura di Milano a spiegare che “nelle vie pattugliate dall’esercito e presidiate per obiettivi sensibili, i reati si sono ridotti del 40% e, il servizio ‘Strade sicure’, ha contribuito alla diminuzione, su tutta Milano, del 48% dei reati nel biennio 2008-2010”.

– Alla linea voluta da Mazzali, il sottosegretario alla Difesa Guido Corsetto rispose: «Se da Milano ci dicono che non hanno più bisogno dei nostri militari, saremo ben contenti, coordinandoci con il ministero degli Interni e con altri sindaci, di trasferirli in altre zone dove la loro presenza è considerata importante».

 

LUGLIO 2011: LA POLEMICA, IL BOTTA E RISPOSTA, I BISTICCI TRA CARICHE POLICHE – Sulle polemiche inevitabilmente scoppiate, intervenne il Presidente del Consiglio della Regione Lombardia, Davide Boni (Lega), che commentò: “Forse la neo giunta Pisapia dovrebbe chiarirsi le idee: prima accusa la precedente Amministrazione di avere militarizzato la città e, subito dopo, sostiene che in fondo è necessario il presidio dei punti considerati sensibili. L’Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano farebbe meglio ad ammettere l’errore di valutazione commesso. I cittadini hanno infatti la necessità di sentirsi sicuri e protetti e la presenza dei militari incute timore solo ai delinquenti, non certamente alle persone oneste che non hanno nulla da nascondere”.

– In tutto ciò, l’atmosfera inasprì ancor di più quando, alla pretesa del ministro della Difesa Ignazio La Russa di avere una risposta definitiva e chiara che facesse faccia uscire il sindaco dal suo ostentato “stato di mutismo”, Pisapia  replicò sostenendo che La Russa,  per porre domande, avrebbe dovuto utilizzare “canali istituzionali, non giornali e agenzie”. Sottolineando anche: “Se vuole delle risposte senza perdere lui ulteriore tempo, usi il telefono e mi chiami direttamente”

 

LUGLIO 2011 (ANCORA): ALLA VIGILIA DELL’AGOSTO, I MILITARI SONO STATI ALLA FINE RITIRATI – Dopo un mese di liti e polemiche, la decisione alfine venne: proprio alla vigilia dell’agosto (quando durante l’anno precedente,  l’Amministrazione passata aveva istituito e potenziato100 presidi per garantire la massima sicurezza alla città rimasta incustodita dopo l’esodo vacanziero), i pattugliamenti dei militari furono eliminati furono eliminati, lasciando solo qualche nucleo mentre, all’interno di quartieri il Corvetto o la Stazione Centrale, via Padova e viale Monza, i controlli dei militari sparirono completamente.

– ”Il Ministro La Russa non ha ancora capito la differenza tra l’Esercito, che deve garantire la pace, e le Forze dell’Ordine, che hanno invece il compito di salvaguardare la sicurezza dei cittadini” commentò il sindaco Giuliano Pisapia in una nota ufficialmente diramata da Palazzo Marino.

– “Le decisioni in materia di sicurezza dovrebbero competere al Ministro dell’Interno e non a quello della Difesa – aggiunse il Primo Cittadino meneghino. – Il Governo dovrebbe prima di tutto pensare a reintegrare gli organici mancanti nelle Forze dell’Ordine a Milano e dotarle degli strumenti e delle risorse necessarie per poter svolgere al meglio il loro compito.

 

MAGGIO 2013, LA DICHIARAZIONE DI PISAPIA: ABBIAMO CHIESTO 2 ANNI FA I MILITARI. SONO UTILI. MA IN PRESIDIO MISTO, NON IN PATTUGLIAMENTO – Dopo il tragico evento di sabato 11 maggio, quando il ghanese Mada Kabobo ha aggredito e ucciso 3 persone a colpi di piccone ferendone altre due, il tutto in piena strada, è tornata “alla memoria” più forte che mai la questione dei presidi dei militari.

– Alla domanda se l’Amministrazione voglia rinnovare o meno, all’attuale governo, la richiesta di inviare militari in città, a sorpresa il sindaco Pisapia ha dichiarato: “Ho già ribadito questa richiesta che risale a due anni fa.”

– Dopodiché, Pisapia ha aggiunto: “Allora c’era un governo che si è rifiutato di accogliere la nostra richiesta, anzi ha cercato di strumentalizzare e di dire fatti non corrispondenti alla verità. Da parte nostra quel verbale c’e’, l’abbiamo ribadito, e noi siamo pronti ad accogliere i militari, chiaramente là dove sono utili.

 

IL CAVILLO C’E’ E SI VEDE: PISAPIA ELIMINO’ I PERSIDI MOBILI, ORA INVECE AFFERMA DI AVER SEMPRE VOLUTO I PRESIDI “FISSI” – “Come sanno tutti se i militari facessero la ronda dovrebbero essere accompagnati dalle forze dell’ordine, e sarebbe uno spreco di energie e una duplicazione inutile alla sicurezza della città. – ha precisato Pisapia. – Noi vogliamo che la città sia più sicura per tutti”.

– “Per evitare strumentalizzazioni, voglio ribadire quanto abbiamo verbalizzato due anni fa davanti al prefetto: la nostra richiesta di una presenza anche dell’esercito ma sui presidi fissi, in modo da liberare forze dell’ordine per essere presenti sul territorio – ha proseguito ieri il sindaco di Milano –  Questa e’ una richiesta che abbiamo fatto due anni fa e che è stata respinta dall’allora ministro della Difesa.

 

“OGNUNO SI ASSUMA LE PROPRIE RESPONSABILITA’” – Mentre rispetto al 2011, secondo i dati della Questura, a Milano nel 2012 le rapine negli esercizi commerciali sono aumentate del 23%, le rapine in abitazione del 40%, i furti con strappo del 15%, le violenze sessuali sono aumentate del 47,5% rispetto i primi 4 mesi dell’anno precedente, dopo la shockante aggressione a colpi di piccone durante la quale 2 cittadini sono rimasti feriti e 3 sono tragicamente morti, Pisapia ha chiosato con un commento che non lascia adito a dubbi: “Credo che ognuno si debba assumere le sue responsabilità”.

 

INVIATECI LE VOSTRE SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni e foto circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci a redazione@cronacamilano.it

– Il nostro Staff riserverà la massima attenzione ad ogni caso, per dar voce direttamente ai cittadini, senza “filtri politici”.

 

VISIBILITA’ ALLA VOSTRA ATTIVITA’ – Se siete interessati a dare visibilità alla vostra attività commerciale, scriveteci a info@cronacamilano.it

– Il nostro Staff sarà a vostra disposizione per proporvi, senza alcun impegno, le migliori soluzioni pubblicitarie a partire da pochi euro

 

Leggi anche:

Per i Rom a Milano stanziati 6 milioni di euro, ecco tutte le spese del Piano approvato dal Comune

Rapina rom viale Corsica angolo via Negroli Milano, un lettore: “Mia madre è stata pestata sul pianerottolo di casa, le hanno rotto il naso e l’hanno lasciata priva di sensi”

Furto dentro auto Milano via Pecorini – Forlanini, un lettore: “Mi hanno portato via la plancia con monitor dvd, cd e climatizzatore. Forse la giustizia abita da un’altra parte in questa città”

Donna rapinata via Salomone Milano, presi due rom. Riepilogo della situazione della sicurezza in zona Forlanini-Corsica-Mecenate

Ennesima rapina iphone Milano, vittima ancora una ragazza, ladro bloccato solo grazie a un cittadino. E’ giusto?

Furto appartamento via Kramer Milano, la vittima: “La grata in ferro in mille pezzi; le lacrime, la violenza subìta, l’intimità violata”

Vigilanza privata Montenapoleone Milano e nuovo furto in appartamento via Muratori, la sicurezza meneghina è in caduta libera

Nuova rapina via della Spiga Milano, Giovina Moretti: “Di negozi qui non ne è stato risparmiato nemmeno uno, anche io ho subìto due spaccate. Non basta un controllo a spot”

Rapina gioielleria via Marescachi Milano, il titolare a CronacaMilano: “E’ la seconda in 22 giorni, siamo sconvolti, rendete voi visibile la situazione!”

 

Di Redazione

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio