Cronaca

Manifestazione paninari ambulanti Milano, lunedì 21 febbraio ore 9, dal Pirellone a Palazzo Marino

Lunedì 21 febbraio 2011, alle 9.00 del mattino, si terrà sotto il grattacielo Pirelli di Milano il ritrovo per la manifestazione di una particolare categoria di venditori itineranti: i “paninari”. O, per dirla in un termine più tecnicamente corretto, i titolari dei camion dove, a ridosso delle strade cittadine, si possono acquistare  panini e bevande durante l’arco della sera e della notte.

 

La protesta è scaturita a causa dell’inasprimento delle pene previste per chi di loro, pur muniti dei regolare autorizzazione per il commercio itinerante, dovesse violare le disposizioni di legge previste. Tra queste, a titolo esemplificativo:

  • sostare oltre 2 nella stessa postazione;
  • vendere dopo la mezzanotte;
  • vendere in aree pubbliche vietate.

 

Ma c’è di più. Ed è lo stesso Assessore Regionale  della Lombardia al Commercio, Turismo e Servizi, Stefano Maullu, a precisare:

 

“La modifica più rilevante del Testo Unico delle leggi sul commercio riguarda l’introduzione della confisca dell’automezzo e l’estensione della confisca della merce come sanzione per tutte le infrazioni relative al commercio su aree pubbliche. Tale provvedimento sarà esteso anche a coloro che abusivamente estenderanno per più di un terzo la superficie autorizzata e a chi eserciti l’attività per oltre trenta minuti rispetto al termine previsto dall’autorizzazione”.

 

Le promulgazione del nuovo testo, però, non è ancora avvenuta: già licenziata dalla commissione commercio della Regione, la proposta diventerà Legge solo previo passaggio in Consiglio. E proprio approfittando di questo lasso di tempo (l’iter dovrebbe essere concluso entro primavera), i “paninari” si riuniranno per chiedere che il testo non venga approvato.

 

Vorremmo solo essere interpellati”, dice ad esempio Gregorio, 23 anni, con un bimbo di 3 anni da mantenere, “non siamo abusivi, abbiamo la licenza, paghiamo Inps, Inail, la tassa sui rifiuti e tutte le altre imposte previste dalla legge. Ma come faremo a vendere i nostri panini se non potremo sostare per più di due ore nello stesso posto? Ci vuole un’ora per aprire un camion itinerante, e un’ora per chiuderlo, come potremo vendere, in questo modo?”

 

A tal proposito, Lella propone “un piano regolatore che permetta a tutti gli ambulanti di poter svolgere il proprio lavoro con più serenità”, contemplando ad esempio la rotazione delle postazioni durante le feste cittadine. “Di idee ne abbiamo tante” aggiunge Lella e, Antonina, prosegue: “Ad esempio a San Siro ci sarebbe lo spazio necessario per ospitare ulteriori camion ambulanti; basterebbe dividere le spese e pagheremmo di meno lavorando tutti di più”.

 

Per la protesta, i “paninari” hanno raccolto finora 350 firme e lunedì prossimo si snoderanno in un corteo fino a Palazzo Marino.

 

Vogliamo solo essere ascoltati”, ribadiscono, e si augurano: “speriamo che si possa arrivare ad un accordo perché, in fin dei conti, ciò che chiediamo è solo di poter continuare a lavorare”.

 

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Di Redazione

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