Cronaca

Via Padova: il Tar riduce l'estensione territoriale delle limitazioni d’orario dei pubblici esercizi, portandola da 11 a 8 km di strada

Riccardo_De_CoratoDa 11 a 8 chilometri. Si riduce di parecchio il tratto in cui sarà applicata l’ordinanza sugli orari dei pubblici esercizi nell’area di via Padova. Lo ha annunciato il vicesindaco Riccardo De Corato, dopo che un’ordinanza del Tar ha accolto 2 ricorsi e sospeso il provvedimento sindacale firmato il 18 marzo, in vigore il 25 marzo.

In dettaglio, le limitazioni degli orari ai pubblici esercizi non interessano più 11 chilometri dell’area, bensì 8. Il provvedimento restrittivo coinvolgerà così gli esercizi che si affacciano su via Padova per un tratto di 1,3 km (in totale la strada misura 4,3 km). Intanto il sindaco di Milano Letizia Moratti valuta l’estensione del modello di sicurezza adottato nel quartiere, ad altre tre zone: Via Paolo Sarpi, via Imbonanti e Piazzale Corvetto.

 

Inoltre, è al vaglio del Sindaco anche l’ipotesi di rivedere l’applicazione dell’ordinanza che impone la chiusura anticipata dei locali nelle ore serali in via Padova, come ha imposto una recente sentenza del Tar: “Stiamo valutando” ha confermato Moratti “di restringere l’applicazione dell’ordinanza sugli esercizi commerciali in una zona più limitata di via Padova, così come ci chiede la sentenza del Tar alla quale non ci appelleremo”.

 

I giudici non hanno contestato l’ordinanza nei principi di fondo, ma nella sua eccessiva estensione territoriale”, ha detto De Corato. “La sospensiva del Tar è comunque un segnale che va ascoltato. E difatti stiamo predisponendo un nuovo provvedimento, che restringa le limitazioni degli orari dei pubblici esercizi solo all’area più prospiciente a dove è accaduto il grave fatto delinquenziale del febbraio scorso, cioè al tratto di via Padova che va da piazzale Loreto al ponte ferroviario che taglia l’asse commerciale. Questa è la zona soggetta a maggiori problematiche di sicurezza”.

 

“Per alcune categorie” ha aggiunto De Corato “come bar e ristoranti, interverremo probabilmente con delle modifiche, ripristinando la chiusura normale alle due, dopo che era stata anticipata di due ore. Ma per altre, come centri-massaggio o phone-center, finora non soggetti ad alcun vincolo orario, il provvedimento va mantenuto intatto per garantire maggiore sicurezza”.

 

“Nelle misure per via Padova” prosegue De Corato “non c’è mai stata alcuna volontà vessatoria. Sono state infatti adottate dal sindaco Moratti su proposta del Tavolo tecnico sulla sicurezza presieduto dal Questore. E finora, unitamente all’ordinanza sugli affitti e al potenziamento dei controlli di Polizia Locale e Forze dell’ordine, hanno contribuito a rasserenare e migliorare la vita del quartiere“.

 

“La sentenza del Tar” ha concluso il Sindaco “non ridimensiona solo la nostra ordinanza, ma ridimensiona quello che è stato mostrato come un problema e una criticità al di là di quello che realmente era. Ho posto il tema della sicurezza con la possibilità di nuove ordinanze e l’aumento dei contingenti per i controlli anche in altre tre zone di Milano: le aree di via Sarpi, di via Imbonanti e di Piazzale Corvetto. Ne discuteremo nelle prossime settimane con la prefettura e non è detto che le ordinanze siano necessariamente uguali o simili a quelle applicate in via Padova”.

 

Di Redazione
 
 
 

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