Cronaca

Incidente moto via Cusago Milano, si cercano testimoni e non mancano le proteste dei cittadini per mettere la strada in sicurezza

Venerdì 17 giugno è accaduto un grave incidente in via Cusago, zona Baggio, dove dopo uno schianto tra due motocicli un ragazzo è in gravissime condizioni. In Redazione è giunta la pungente protesta di un cittadino che “non ci sta”,  e punta il dito su tutti gli interventi vanamente richiesti per rimettere in sicurezza la via, dove i veicoli sfrecciano ad altissima velocità indisturbati, tra strettoie e pedoni.

 

A seguito del grave incidente, inoltre, in tutta la zona sono stati appesi dei cartelli per reperire testimoni che possano fornire informazioni e particolari sulla dinamica di quanto accaduto: chiunque sapesse qualcosa può chiamare il numero 339-62.28.395 oppure mettersi in contatto con la nostra Redazione mandando una mail all’indirizzo info@cornacamilano.it


Di seguito la mail del nostro lettore:

 

“Buongiorno,

come volevasi dimostrare venerdì scorso verso le 22,00 è capitato un incidente “grave” dove a detta dei vigili un motociclista è in fin di vita.

 

E’ da circa un anno e mezzo che cerco di sensibilizzare sia con e-mail personali, sia con e-mail indirizzate agli organismi preposti, circa la messa in sicurezza di questa strada e rendere lo scorrimento dei veicoli a norma. Tuttavia, ancora fino ad oggi, per un motivo o un altro tutti i responsabili hanno sempre trovato scuse e svariate motivazioni per accantonare il problema, senza invece trovare la soluzione.

 

Non so cosa effettivamente sia successo al povero motociclista: si parla di un tamponamento tra due moto a fronte di un sorpasso con brusca virata di una delle due per cause ignote ( forse un’auto che sfrecciava ad alta velocità in senso contrario o una buca ), ma poco importa. Ciò che è davvero importante è che il ragazzo se la cavi senza danni permanenti: ma vi immaginate se sul marciapiede fosse passato un pedone o una mamma con carrozzina ? Le motociclette, infatti, sono finite sopra il marciapiede, e avrebbero potuto investire chiunque.

 

Invece cos’hanno lasciato fare, istituzioni e Autorità preposte, in tutto questo tempo? Automobili e motociclette possono sfrecciare senza controllo (i dossi,  a detta di alcuni, sono proibiti dal codice della strada, ma in altre località sono ne piene le strade, come nella vicina Settimo Milanese, dove il traffico scorre bene e senza rischi).

 

Inoltre, i mezzi dell’AMSA viaggiano senza curarsi di nulla, a velocità sostenuta oltre gli 80 all’ora in una strada ai limiti del consentito, dove in alcuni punti la larghezza è sotto i limiti minimi del doppio senso di marcia visto che è priva del marciapiede. Sempre i mezzi dell’AMSA rientrano poi in deposito con il rischio che chi esce dalle strade trasversali possa essere preso in pieno, infischiandosene durante le piogge delle buche e delle pozzanghere, passandoci sopra e allagando i poveri cittadini che vanno a piedi a portare i figli a scuola o a lavorare nelle aziende che si trovano in fondo alla via.

 

Le Istituzioni hanno però accordato ai condomini del civico 59 (e non si sa ancora come) l’utilizzo di suolo pubblico in concessione privata, di modo che tali residenti hanno potuto usufruire di parcheggi privati davanti alla loro abitazione, anche se già di per sé dotata di box privati. Nonostante ciò sono stati autorizzati a posizionare gli archetti sopra i marciapiedi e sullo sterrato preventivamente asfaltato e, cosa più grave, per parcheggiare le loro auto possono salire sul marciapiede e occupare lo spazio adibito per i pedoni.

 

Sempre Istituzioni e Autorità preposte hanno poi permesso che le auto parcheggino sopra le radici degli alberi e sullo sterrato (proibito per legge proibito), preoccupandosi però di correre a rimuovere le auto parcheggiate nelle vie limitrofe (nel dettaglio via Barbiera, trasversale di via Cusago, strada senza uscita e non trafficata da autobus) solo perché in sosta a meno di 5 metri dall’intersezione. Tuttavia, di parcheggi per i cittadini non c’è neanche l’ombra.

 

Istituzioni e Autorità preposte hanno anche riqualificato strade coma via Cabella, Piazza Santa Apolinnaire etc… che erano già a norma o, almeno, lo erano più di altre che invece ne avevano tanto bisogno.

 

Sempre in Via Cusago, a fronte di un’auto che è andata nel fosso (tutto previsto nella e-mail che avevo inviato a tempo debito), il problema è stato “risolto” posizionando un guardrail, cosicché chi guida si sente più motivato ad accelerare e, se un motociclista cade, si taglia tutto.

 

Tornando a venerdì sera, ho visto dei manifesti dove qualcuno, immagino i parenti del povero motociclista, stanno cercando di venire a capo di cosa sia successo veramente: è l’ennesimo incidente che da qualche mese a questa parte è capitato, ma fortunatamente (sfortunatamente per le parti in causa) solo il primo di così grave entità.

 

Cos’altro dovrà succedere prima che qualcuno faccia qualcosa?


Tanto vi dovevo, un normale cittadino attento alle piccole cose di ogni giorno”

 

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