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Accise benzina, arriva la tassa sull’emergenza immigrazione, tutti i dettagli sugli aumenti estivi

Nel periodo in cui scoppiò la crisi libica il carburante salì alle stelle e noi ci occupammo di analizzare le varie voci che concorrono alla formazione del prezzo, cercando di mettere in risalto la componente delle accise.

 

 

 

 

  • L’ondata della crisi libica non ha portato solo problemi di carattere umanitario, ma anche economici andando a pesare direttamente sui conti delle famiglie italiane, che dovranno ora sostenere una nuova accisa, sul carburante, per finanziare l’emergenza immigrati.

 

CHE COSA SONO LE ACCISE – Riprendiamo il concetto di accisa:

  • Per “accisa” si intende un’imposta indiretta inserita sulla fabbricazione e la vendita di prodotti di consumo: è un tributo che colpisce unicamente singole produzioni e singoli consumi.
  • Sicuramente le più conosciute, a livello italiano, sono le accise varate sui prodotti energetici, anche se in realtà le ritroviamo anche sugli alcolici e sui tabacchi.
  • Ciò che sembra ancor più paradossale è il fatto che, grazie all’introduzione delle accise, si impone al cittadino il pagamento di una tassa sulla tassa; siccome l’accisa concorre a formare il valore dei prodotti, l’Iva sul prodotto stesso grava anche sulla stessa accisa.
  • In sostanza viene quindi imposta una tassa (l’Iva) sulla tassa (l’accisa).

 

LE RECENTI ACCISE – Oltre alle ormai note accise finalizzate a finanziare la guerra di Etiopia del 1935, l’alluvione di Firenze del 1966, il terremoto del Belice, del Friuli e dell’Irpinia e la crisi di Suez che portano le accise ad un totale di 0,564 euro al litro per la benzina e di 0,423 euro/litro per il gasolio, troviamo ben due new entry:

  • L’accisa relativa al finanziamento della cultura.
  • L’accisa volta a finanziare l’emergenza dell’immigrazione.

 

I FINANZIAMENTI ALLA CULTURA – Entrate in vigore ad inizio aprile prevedevano una nuova accisa di 0,0073 euro/litro fino al 30 giugno 2011. La “buona” notizia è che, una volta passato il 2011, l’accisa sulla cultura sarà sempre presente, tuttavia diminuirà. Vediamo l’andamento:

  • Dal 1 luglio 2011 al 31 dicembre 2011 il valore di questa tassa passa a 0,0092 euro/litro.
  • Dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2013 l’accisa tornerà a 0,0076 euro/litro.
  • Dal 1 gennaio 2014 l’accisa si manterrà fissa a 0,0055 euro/litro.

 

LE ACCISE PER L’EMERGENZA IMMIGRATI – Tuttavia a gravare sulle tasche degli italiani c’è l’ultima new entry, l’accisa necessaria per fronteggiare l’emergenza immigrati.

  • La decisione dell’Agenzia delle Dogane, come spiega Staffetta Quotidiana è necessaria per “fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale determinato dall’eccezionale afflusso di cittadini appartenenti a Paesi del Nord Africa”.
  • Ciò che fa discutere è l’importo previsto per questa accisa: ben 4 centesimi di euro che, su un costo della benzina di 1,50 euro al litro, rappresenta il 2,7% di aumento fisso.

 

LA PROTESTA DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI – Come facilmente prevedibile non si è lasciata attendere la risposta di Federconsumatori ed Adusbef, che in una nota congiunta hanno manifestato il proprio dissenso:

  • “Già dallo scorso anno i carburanti hanno subito un aumento di 410 euro (240 euro annui per i soli costi diretti, a cui si aggiungono 170 euro per i costi indiretti). Alla luce di questa irresponsabile ci saranno ulteriori aumenti pari a 48 euro annui per i costi diretti e 30 euro quelli indiretti”.
  • “Una situazione intollerabile, che peserà ancora una volta sulle tasche delle famiglie, già svuotate dalle pesanti ricadute della crisi. Tra l’altro, riteniamo una gravissima bugia la motivazione addotta per tale operazione, quella dell’emergenza immigrati”.

 

LE ACCISE TOTALI – Con una semplicissima addizione, sommando:

  • Le accise al 1 gennaio 2011 pari a 0,564 euro/litro.
  • Quelle relative al fiinanziamento della cultura, applicate da oggi, pari a 0,0092 euro/litro.
  • La new entry dell’immigrazione pari a 0,04 euro/litro.
  • Il totale delle accise per la benzina è di 0,6132 euro/litro (o se vi piace di più di 613,20 euro per mille litri), dato che andrà a concorrere alla formazione dell’Iva sul prezzo del carburante.
  • Le accise che gravano sul gasolio sono invece pari a 0,4722 euro/litro.

 

L’INCASSO DELLO STATO – Nei precedenti articoli ci eravamo preoccupati di calcolare l’introito nelle casse dello Stato derivante da queste accise:

  • Nel 2009, secondo i dati pubblicati dall’Unione Petrolifera su fonte del Ministero dello Sviluppo Economico, mostrano che la vendita al mercato interno di benzina auto, per il 2009, è stata pari a 9.862.000 tonnellate, per un totale di 9.862 milioni di kg.
  • Conoscendo il fattore d conversione, dato dal peso specifico della benzina e pari a 0,755 (dato Nomisma Energia) si scopre che i litri complessivi di benzina venduti sono 13.062.251.655 (di cui 2,2 miliardi in Lombardia).
  • Basterà moltiplicare il valore delle accise per gli oltre 13 miliardi di litri di benzina auto venduti, nel 2009, per trovare l’incasso totale:

 


ACCISE 01/01/2011

(0,564 euro/litro)

ACCISE CULTURA FINO AL 30/06/2011

(0,5713 euro/litro)

ACCISE CULTURA E IMMIGRAZIONE  DAL 01/07/2011

(0,6132 euro/litro)

ITALIA

7,37 miliardi di euro

7,46 miliardi di euro

8,00 miliardi di euro

LOMBARDIA

1,24 miliardi di euro

1,26  miliardi di euro

1,35 miliardi di euro

 

GLI AUMENTO PER L’ESTATE – Se in questi ultimi giorni abbiamo assistito ad una leggera riduzione dei prezzi dei carburanti, la nuova accisa introdotta non farà altro che aumentare il costo del rifornimento, portandolo quest’estate, periodo in cui si registrano solitamente rincari, a sfiorare, o in alcuni casi a sforare, la quota di 1,60 euro al litro.

 

Matteo Torti

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