Cronaca

Tassa di soggiorno Milano, Comune presenta proposta su balzello da 1 a 5 euro al giorno per i turisti in visita a Milano

La nuova tassa è stata presentata dal neo assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale di Milano, Franco d’Alfonso.

 

LA GABELLA: DA 1 A 5 EURO AL GIORNO – L’idea è semplice: i turisti dovranno pagare una “gabella” da uno a 5 euro al giorno per visitare Milano.

 

 

LA PROTESTA DEGLI OPERATORI DEL SETTORE TURISMO –

  • Alfredo Zini, vicepresidente dell’Epam, l’associazione che raccoglie i pubblici esercenti, osserva: «Sarebbe un autogol pazzesco se, dopo le prese di posizione in campagna elettorale, il sindaco Pisapia introducesse la tassa di soggiorno».
  • Contraria anche l’Unione del Commercio, che sostiene quanto un tale provvedimento porterebbe alla penalizzazione del settore.

 

LA PROTESTA DELL’OPPOSIZIONE – Contrario anche il centrodestra, con le dichiarazioni di:

  • Stefano Bolognini (LN): «Siamo contrarissimi. L’abbiamo già detto quando a ventilare l’ipotesi era stato il centrodestra con l’allora assessore al Bilancio, lo ribadiamo oggi. I turisti portano ricchezza e indotto alla nostra città. Non vanno aumentate le tasse ma vanno incentivati pacchetti e offerte a basso costo».
  • Giulio Gallera, capogruppo del Popolo della Libertà in Comune: “Noi abbiamo sempre detto con chiarezza che non avremmo introdotto la tassa di soggiorno. L’amministrazione di centrosinistra mostra il suo vero volto. Prima dice che sarà vicina ai commercianti, poi sostiene l’introduzione di nuove tasse».
  • Stefano Maullu, Assessore al Turismo della Regione Lombardia: “Non sono un sostenitore della tassa di soggiorno, che non va a beneficio dello sviluppo del territorio e si risolve nell’ennesimo balzello ai danni del turista”. E ancora: “Non se ne sente il bisogno in un momento di tenuta delle presenze turistiche in Lombardia, tanto più che i nostri esercenti scontano già un’Iva penalizzante rispetto ai competitors stranieri”.

 

LA PROTESTA DEL CENTRO SINISTRA – A sorpresa, le critiche arrivano anche dal centrosinistra, come del resto già capitato anche per l’aumento dell’Irpef stabilito dal Comune, provvedimento che ha causato disaccordi circa l’esiguità della fascia esente dall’addizionale.

 

LA REPLICA DEL NEO ASSESSORE D’ALFONSO – Nonostante tutte le osservazioni presentate, l’assessore d’Alfonso ha replicato:

  • «Gli introiti che arriverebbero in questo modo nelle casse del Comune non possono essere liquidati con un’alzata di spalle».

 

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di Redazione

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