Il Tribunale di Milano ha condannato 16 agricoltori accusati a vario titolo di speculato e truffa aggravata nell’ambito di un processo per un presunto raggiro da circa 100 mln su importi non versati allo Stato dall’aprile 2003 dai produttori legati alle cooperative ‘La Lombarda’ e ‘La latteria di Milano’, per quote prodotte in eccedenza rispetto ai limiti fissati dall’Unione Europea.
L’ACCUSA DI PECULATO – In aula il pm Maurizio Ascione ha spiegato che i titolari delle due cooperative, A.C. e G.P., in qualità di rappresentanti legali delle due cooperative, svolgevano il ruolo di agenti della riscossione in materia di prelievo supplementare per conto dell’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) e quindi erano incaricati di pubblico servizio. Di qui l’accusa di peculato.
L’INDAGINE DEGLI INQUIRENTI –
- Secondo gli inquirenti, infatti, i due avrebbero acquistato da 200 aziende agricole dell’Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia oltre 270.000 litri di latte ‘fuori quota’.
- L’indagine era iniziata nel 2008 quando la Gdf di Milano fece accertamenti su quella che è poi emersa come una colossale truffa ai danni della Comunità europea.
LE CONDANNE –
- Le condanne inflitte vanno dai 5 anni e 6 mesi, pena attribuita ad A.C., definito il Robin Hood dei produttori di latte, ad un anno di reclusione.
- Tre invece sono state le assoluzioni ”poiché il fatto non sussiste”.
- Il tribunale ha poi condannato le due cooperative a una sanzione pari a 100mila euro ciascuna più una confisca equivalente a 18 milioni.
- Infine, i giudici hanno disposto una provvisionale in favore dell’Agea per un importo di 30 milioni. (fonte: adnkronos)
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Di Redazione
