Cronaca

Foto manifestazione Milano 17 novembre 2010 No Gelmini Day

ManifestazioneE’ partito questa mattina da largo Cairoli il corteo del No Gemini Day, migliaia i ragazzi appartenenti ai collettivi studenteschi e ai centri sociali che, guidati da un gruppo di una trentina di immigrati, che da una decina di giorni sostengono i tre operai extracomunitari saliti sulla torre ex Carlo Erba, si sono diretti verso il Provveditorato di via Ripamonti.

 

Oltre che davanti al Provveditorato, secondo il programma un parte di manifestanti raggiungera’ anche la torre di via Imbonati, in metropolitana.

 

Il corteo ha lasciato dietro di sé una scia di scritte tracciate con bombolette spray su muri e vetrine di banche e negozi:

 

– sulla filiale di largo Cairoli della Monte dei Paschi di Siena i manifestanti hanno scritto: “Noi la crisi ve la creiamo“,

 

– in via Orefici sulla vetrina di Max Mara è apparsa invece la più diretta “Assassini, merde“: pensiero esposto da alcuni giovani che hanno usato le bombolette tenendosi il volto ben incappucciato.

 

Numerosi simboli anarchici nonché lo stesso genere di appellativo si ritrova poi in via Mazzini su vari istituti di credito:

  • alla Banca Etruria: Merde! Assassini!
  • ancora al Monte Paschi di Siena: simboli anarchici
  • alla Banca Popolare di Milano: “banche di merda” su una vetrina e “Merde!” su un’altra;
  • alla Cassa di Risparmio di San Miniato: simboli decisamente confusi ma abbondanti.

 

Inoltre, in piazza Missori dove alcuni negozianti hanno optato per la scelta di tenere preventivamente chiusi i propri esercizi in modo di evitare danneggiamenti, sulla vetrina della Unicredit è comparso anche un “Se sei povero e’ colpa loro, spacca“.

 

Esortazione questa presa alla lettera poco più avanti, presso una vetrina della  filiale di Banca Fideuram in corso di Porta Romana dove, tra il panico dei clienti all’interno dell’istituto, alcuni manifestanti (sempre) ben incappucciati si sono scagliati contro le vetrate e, brandendo delle mazze, hanno cominciato a sferrare furiosi colpi sul vetro, fino ad infrangerlo in più punti.

 

Non sono mancati anche volantini distribuiti lungo la marcia, uno dei quali  in particolare inneggiante contro la polizia, dove si legge “La polizia spara, organizziamoci contro la polizia“.

 

Il depliant fa riferimento a quanto accaduto 10 giorni fa in via Gola, zona Ticinese: due giovani a bordo di un’auto rubata non si erano fermati all’alt della polizia ma avevano prima rallentato e poi appositamente accelerato, investendo un agente e sbalzandolo a terra dopo averlo preso sul cofano.

 

Il collega aveva quindi sparato alle ruote per fermare l’auto senza andare a bersaglio, ma ferendo invece lievemente uno dei giovani.

 

Il 28enne al volante era stato arrestato mentre l’altro passeggero, un ivoriano di 22 anni, presentatosi al pronto soccorso del Gaetano Pini era stato indagato.

 

Infine, tensioni anche presso il liceo privato Giovanni XXIII, in corso di Porta Vigentina 14, contro il quale i manifestanti hanno prima lanciato uova, poi petardi, poi due bombe carta, scagliate direttamente nel cortile. Solo quando i dissidenti hanno tentato di fare irruzione nel liceo, i poliziotti l’hanno impedito.

 

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Di Redazione

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