Cronaca

Antagonista accoltellato Stazione Centrale Milano, è salvo ma non ci sono testimoni

L’aggressione è avvenuta domenica pomeriggio alla fermata della M3 della Stazione Centrale.

 

La vittima, un 35enne ex militante del centro sociale Orso, è stata trasportata dal 118 all’ospedale San Paolo.

 

I medici hanno subito sottoposto l’uomo ad un intervento chirurgico e, le sue condizioni, sono migliorate. 

 

 

Il 35enne è stato quindi raggiunto sia dalla Polizia di Stato che dalla Digos: interrogato dagli agenti al fine di ricostruire la dinamica dell’aggressione, l’uomo avrebbe negato la propria collaborazione, dichiarando che avrebbe parlato solo in presenza del suo avvocato.

 

La dinamica sarebbe stata comunque ricostruita e, in base a quanto emerso, la vittima avrebbe incrociato un gruppo di uomini sul mezzanino della stazione della metro “gialla”.

 

A seguito di un iniziale scambio di insulti, la situazione sarebbe velocemente degenerata, suscitando la reazione di circa 70 antagonisti che, alle 23.30, si trovavano in viale Brianza di fronte alla sede di Lealtà e Azione, movimento dell’estrema destra, per un blitz.

 

Nel corso dell’incursione si sarebbero registrati attimi di tensione anche con le Forze dell’Ordine ma, nonostante il oltre al lancio di sassi e fumogeni, secondo  la Questura non ci sarebbero stati feriti.

 

Per quanto riguarda il gruppo di antagonisti, che avrebbe anche rovesciato una fioriera e lasciato diverse scritte sui muri, non è comunque riuscito a penetrare nella sede, che domenica sera era chiusa e vuota.

 

AGGIORNAMENTO del 4 dicembre 2012 ore 12,00: Si è presentato in Questura alle 10,30 di stamattina un ragazzo di 17 anni, studente, milanese, incensurato, sostenendo di essere il responsabile dell’accoltellamento del 35enne. Il giovane era accompagnato dal suo avvocato, e avrebbe ammesso di aver colpito con un piccolo coltello il 35enne, attivista di sinistra.

– Il 17enne presentava ancora un paio di ferite al volto, tra il labbro e lo zigomo, che testimonierebbero l’aggressione subita dal 35enne.

– Secondo la versione del ragazzo, infatti, sarebbe stato il 35enne ad aggredirlo per primo, sulla banchina della fermata metropolitana Centrale

– Sempre secondo quanto raccontato, i due si sarebbero riconosciuti per l’abbigliamento (il 17enne portava una spilla raffigurante la svastica sulla giacca) e per questo sarebbero arrivati alle mani.

– Il 17enne è per il momento indagato in stato di libertà per lesioni gravi; determinanti i pareri che esprimeranno i medici  dopo aver sciolto l’attuale stato di prognosi dell’altro militante.

 

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