Cronaca

Scuolabus via Cesari Milano, il Comune tace e ancora non dà nessuna certezza per i bambini fuori bacino

Pierluigi Maran

Ancora una volta l’Amministrazione comunale di Milano sembra dimostrarsi sorda di fronte alle richieste della cittadinanza. Di seguito la vicenda segnalata alla nostra Redazione (redazione@cronacamilano.it) dal portavoce dell’Associazione Genitori Cesari. L’oggetto della “diatriba”? L’attivazione di un servizio di scuolabus per i bambini “fuori bacino”, impossibilitati a raggiungere la propria scuola.

 

PREMESSA: CHI SONO I “FUORI BACINO”? – Come spiega il nostro lettore, il sig. G. Colombo, portavoce dell’AGC (Associazione Genitori Cesari), “i fuori bacino – che, come sottolinea il cittadino, in un articolo comparso su altri quotidiani nazionali sono considerati alla stregua di “criminali” – sono semplicemente persone che hanno iscritto i propri figli nella Scuola di via Cesari poiché, questa, ha una capacità di assorbimento di almeno il 50% ed è anche l’unica nelle vicinanze a mantenere “il tempo pieno su tutte e quattro le sezioni”.

– Per i genitori che hanno un contratto di lavoro a tempo pieno e non possono contare su nonni o baby sitter, la scuola di via Cesari è stata, pertanto, una scelta di buonsenso praticamente obbligata: “I plessi di bacino come l’Istituto Locatelli di via Veglia hanno, infatti, ulteriormente ridotto le sezioni a tempo pieno, costringendo, di fatto, le famiglie, a rivolgersi ad altre scuole, come ad esempio la Fabbri, che ha enormi richieste, numero chiuso ed esclude circa il 15% di chi ha fatto domanda” – spiega Colombo a nome dell’AGC.

 

I PROBLEMI DI VIABILITÀ, ECCO PERCHÉ SERVONO GLI SCUOLABUS – Gli scuolabus sono indispensabili perché “la scuola di via Cesari è situata in zona Parco Nord, senza parcheggi, in un dedalo di sensi unici e vie strette” – spiega il sig. Colombo.

– La situazione è aggravata dai “lavori di posa della nuova rete idrica MM, con deposito nell’unico parcheggio disponibile nella zona (quello di via Bosisio)”. Senza contare che i lavori, avviati lo scorso 22 ottobre, “bloccheranno per ben due anni l’accesso al Parco Nord, lato viale Enrico Fermi” – puntualizza il nostro lettore.

 

IL PRIMO INCONTRO CON LA GIUNTA PISAPIA – Considerata l’eccezionalità della situazione viabilistica della zona, l’AGC ottiene di poter incontrare l’Amministrazione comunale in data 15 ottobre 2012, al fine di sottoporre direttamente al Comune la questione relativa alle problematiche della scuola (trasporto e viabilità).

– In particolare, l’AGC chiede la riorganizzazione dello scuolabus (disponibile per i soli bambini di bacino) e l’attivazione di un secondo pullman che, unitamente ai posti liberi rimasti a bordo di quello già attivo, garantisca la “non esclusione degli studenti con necessità di trasporto già regolarmente iscritti al servizio”. Sulla questione si pronuncia anche il Consiglio di Zona 9, che presenta e approva una mozione d’urgenza sulla situazione dello scuolabus e relativa viabilità del Quartiere:

– Di fronte alle richieste dell’AGC, il Comune si dice “disponibile a riattivare il servizio di trasporto scolastico con due pullman” i quali, fino al 31 dicembre 2012, ospiteranno gli alunni (fuori e di bacino) fino al raggiungimento della capienza massima. Durante l’incontro, pur precisando che qualunque soluzione relativa al trasporto scolastico dovrà essere gestita privatamente con l’ATM, l’Amministrazione esprime la sua volontà a “coprire una parte dei costi nella misura del 20/30% indipendentemente dal tipo di servizio che si deciderà di attuare”.

– L’incontro si conclude quindi con l’impegno, da parte dell’AGC, di trovare “soluzioni alternative al trasporto scolastico attuale, che possano servire da base per una modifica sostanziale del concetto di ‘scuolabus’ per tutta la città”.

 

LE PROPOSTE DELL’AGC – L’AGC individua, pertanto, le tre seguenti soluzioni da sottoporre all’attenzione del Comune:

  1. Trasposti Privati: L’Associazione si mobilita per richiedere “alcuni preventivi con servizi compagnie di trasporto (private e pubbliche), ma al momento le cifre ricevute sono più elevate rispetto a una reale possibilità di spesa” e incoerenti con il periodo di ristrettezze economiche;
  2. Cooperative: Come si legge nella documentazione trasmessaci dal nostro lettore, “al momento le cooperative segnalate dal Comune hanno dichiarato di non poter presentare alcuna offerta (CTA e GTP)”;
  3. Radiobus: L’AGC chiede al Comune d’interessarsi presso l’ATM al fine di capire l’effettiva disponibilità di mezzi e parcheggi (a detta dell’Associazione, “i radiobus ATM sono tutti utilizzati per il trasporto dei disabili”).

– Fra le presenti proposte, valutate durante un secondo incontro pubblico tenutosi con i rappresentati della Giunta Pisapia in data 23 ottobre 2012, vi è anche quella di modificare provvisoriamente il percorso delle tre linee della metropolitana;

– Un altro tema affrontato è stato, inoltre, quello dell’accompagnamento dei bambini su mezzi pubblci, sul quale emergono due diversi approcci:

  1. Utilizzare accompagnatori provenienti da una cooperativa (come sinora accaduto). Su questo punto emerge la necessità di chiarire quale deve essere il rapporto fra accompagnatore e numero di bambini;
  2. Utilizzare associazioni di volontariato (il suggerimento del Comune è di fruttare l’esperienza acquisita con “Pedibus”, un servizio di accompagnamento a piedi per e dalla scuola) o una Banca del Tempo della Scuola.

– Per quanto riguarda, invece, i costi relativi a un tale servizio di trasporto studenti, il Comune si limita a illustrare quali potrebbero essere le forme di partecipazione ai vari progetti, distinguendo tra intervento diretto del Comune attraverso gara e/o contributo.

 

AGC ANCORA IN ATTESA DI UNA RISPOSTA – A distanza di più di un mese dal terzo incontro avvenuto con il Comune agli inizi dello scorso novembre, l’Associazione rimane ancora in attesa di sapere quale sarà il destino del servizio di scuolabus che, come già detto, sarà disponibile soltanto fino al prossimo 31 dicembre 2012. Il responso su cosa accadrà ai piccoli alunni e alle loro famiglie, quindi, deve pervenire necessariamente entro i prossimi 18 giorni.

– Come se non bastasse, si sfoga il nostro lettore, “il Comune sta impugnando una delibera (la n. 1567 del 20 luglio 2012 e pubblicata il 10 agosto 2012) assolutamente opinabile e attaccabile nei suoi contenuti, che, di fatto, esclude gli studenti fuori bacino dal servizio scuolabus, senza tener conto della reale ubicazione della scuola, della viabilità locale, nonché della disponibilità di mezzi pubblici e parcheggi”;

– Finora l’orientamento prevalente della Giunta Pisapia si è concretizzato nel proporre il servizio di accompagnamento “Pedibus” che, “viste le distanze, i tempi e soprattutto la totale mancanza di sicurezza, è pressoché irrealizzabile”. La zona adiacente la scuola è, infatti, difficilmente percorribile a piedi perché “ha marciapiedi larghi non più di 1 metro e pali della luce ogni 20 metri”.

 

L’ASSESSORE MARAN: IL GRANDE ASSENTE – Tutti gli incontri con l’AGC sono stati dissertati da Pierfrancesco Maran, il giovanissimo assessore 32enne responsabile delle importanti deleghe milanesi a Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde.

– Secondo le stime dell’Associazione, infine, la soppressione degli scuolabus costringerà metà delle famiglie a utilizzare l’automobile per accompagnare i figli a scuola, mettendo in serie difficoltà la viabilità dell’area (con ovvi risvolti negativi sulla qualità dell’aria) e andando così facendo contro uno dei provvedimenti chiave dell’Amministrazione Pisapia: l’Area C.

 

INVIATECI LE VOSTRE FOTO E SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci e mandateci le vostre foto a redazione@cronacamilano.it

– Il nostro Staff riserverà la massima attenzione ad ogni caso, per dar voce direttamente ai cittadini, senza “filtri politici”.

 

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Francesco Tempesta

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