Cronaca

Furti cellulari Milano e consigli per gli utenti, forse non tutti sanno che…

Due rapine nel giro della stessa serata sono costate care a quattro giovani sudamericani. A finire in manette, mercoledì sera, sono stati un colombiano e un ecuadoriano di 19 anni e un dominicano di 23. Per il più giovane della banda, un 17enne salvadoregno, invece, è scattata la denuncia in stato di libertà al Tribunale dei minori. L’oggetto del desiderio, neanche a dirlo, sempre lui: l’ambito cellulare, magari di ultima generazione, ipertecnologico e costoso.

 

Il primo colpo è stato messo a segno in via dei Missaglia, alla periferia sud di Milano, ai danni di una donna appena scesa dal tram che la riportava a casa.

 

 

Poco dopo, questa volta nella vicina Rozzano,  è stato il turno di un loro coetaneo 17enne, anch’egli depredato del cellulare.

 

I quattro balordi, però, non avevano messo in conto che la prima vittima, dopo la rapina,  avesse immediatamente allertato il 112.

 

Una gazzella dei Carabinieri della Compagnia di Corsico, infatti, li ha braccati alle porte di Milano poco più tardi.

 

Quella del furto del cellulare, ormai, oggetto di culto sempre più venerato (e abusato) da giovani e adulti, sta diventando una vera e propria emergenza.

 

Il numero di casi rilevati solo negli ultimi mesi è impressionante. Diventa quantomai indispensabile, quindi, aver ben presente come comportarsi subito dopo una rapina o, più semplicemente, in caso di smarrimento del proprio telefonino.

 

Dal 1° luglio 2004 è in vigore un accordo tra le compagnie telefoniche nazionali che permette di rendere inutilizzabile il cellulare, in caso di furto, anche se si dovesse cambiare la scheda telefonica adottandone una di un altro operatore.

 

Forse non tutti sanno, infatti, che i cellulari possiedono un codice IMEI, composto da 15-17 numeri, e che solitamente è impresso sotto la batteria del telefono o sulla batteria stessa.

 

Qualora il codice non fosse visibile è possibile richiamarlo sul display digitando: *#06#.

 

Comunicando l’IMEI – preventivamente annotato – al proprio operatore telefonico è possibile non solo bloccare la propria linea telefonica, ma anche identificare e disattivare l’apparecchio presso tutti gli altri operatori italiani.

 

Prima di richiederne il blocco, però, è bene presentare una denuncia alle competenti Autorità.

 

Una procedura che probabilmente non ci farà tornare in possesso del nostro amato telefonino, ma che tutelerà la nostra privacy mettendoci al riparo da ulteriori sgradite sorprese.

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S.P.

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