Cronaca

Carte di credito clonate Milano, arrestati 3 siciliani e un pugliese; avevano creato un elaboratissimo “giro” internazionale

L’operazione si è svolta nella notte tra sabato 11 e domenica 12 maggio 2013 ad opera degli agenti del Commissariato Città Studi.

 

La Questura (nella foto il Questore di Milano, Luigi Savina), ha spiegato che gli agenti stavano eseguendo un controllo presidiando la zona di corso Buenos Aires.

 

In tale ambito, i poliziotti hanno fermato una Fiat Panda con a bordo 4 persone di 32, 21, 42 (tutti e tre siciliani) e 36 anni (foggiano).

 

Procedendo alla perquisizione del veicolo, gli agenti hanno subito rinvenuto materiale per la clonazione delle carte di credito.

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Gli accertamenti hanno inoltre consentito di appurare che due degli indagati sono partiti da Catania nel pomeriggio di giovedì 9 maggio, per arrivare a Milano il giorno successivo, dove si sono incontrati con almeno altri due pregiudicati.

 

A questo punto, la sera del 10 maggio hanno utilizzato i codici di carte clonate, effettuando 21 operazioni fittizie, per quasi 80mila euro spesi in un club privé.

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Le indagini hanno rilevato anche, sul computer dei 4 soggetti, files contenenti un’enorme quantità di codici di carte di credito clonate in Arabia, Argentina e negli Stati Uniti.

 

Sono state eseguite diverse perquisizioni in Lombardia ed in Emilia Romagna, che hanno consentito di rintracciare numerose carte di credito in relazione alle quali sono in corso accertamenti, inoltre sono state rinvenute numerose ricevute di trasferimento somme di denaro verso il Regno Unito.

 

Le indagini hanno anche evidenziato che i 4 malviventi facevano parte di una molto ben strutturata associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla cattura dei codici dispositivi delle carte di credito, al loro indebito utilizzo monetizzando i codici e al successivo riciclaggio con transazioni internazionali.

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Gli agenti del Commissariato Città Studi hanno quindi proceduto al fermo, convalidato dal GIP, in quanto tutti gli indagati, in possesso di passaporti, avevano trovato alloggi non a loro riconducibili ed avevano la disponibilità di una consistente somma di denaro in valuta dell’Ucraina.

 

Nella circostanza è stato indagato in stato di libertà anche un 50enne originario di Catania.

 

Per quanto riguarda i gestori dei locali utilizzati per effettuare il riciclaggio del denaro sottratto con l’indebito utilizzo dei codici delle carte di credito clonate, sono in corso accertamenti anche in collaborazione con la Guardia di Finanza.

 

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Di Redazione

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