Cronaca

Rissa discoteca Milano, arrestati 4 degli aggressori che a maggio hanno ridotto in fin di vita un ragazzo

AggressionePrendi una domenica sera qualsiasi al Tocqueville, discoteca chic ed esclusiva di Milano. E metti un 33enne e la sua bella ragazza ucraina di 28 anni che ballano spensieratamente in pista. All’improvviso un ragazzo, neanche trentenne, si avvicina alla coppia. Incomincia a ballare e, come se niente fosse, approfittando della calca generale, palpeggia la ragazza ucraina. Quest’ultima si ritrae stizzita e spiffera all’orecchio del fidanzato quanto appena successo. Il 33enne, per vederci chiaro, si dirige verso il molestatore e ne nasce subito un diverbio. Vola qualche parola, sguardi di sfida e magari una spinta di troppo. Ma non finisce lì.

 

L’AGGRESSIONE DA PARTE DEL “BRANCO” – In soccorso del palpeggiatore arriva anche il suo gruppo di amici, composto perlopiù da persone imparentate tra loro. Sei o sette individui in tutto. Il fidanzato capisce subito che tira una brutta aria e che nulla può, da solo, contro tante facce malintenzionate. Alza le mani in segno di resa, come a dire, “ok, nessun problema, va bene così”. Cerca anche di richiamare l’attenzione della sicurezza. Inutilmente. Non c’è più nulla da fare. La miccia, ormai, è accesa. Gli arrivano i primi due pugni al volto che lo stordiscono. Neanche il tempo di riprendersi che il branco gli si scaglia contro e incomincia a colpirlo a ripetizione con altri pugni al viso e calci alla testa. La vittima perde i sensi e si accasciata su se stessa. Quando tutto sembra finito, un colpo fatale, feroce, sferratogli con un secchiello del ghiaccio da una delle mani del gruppo, lo centra alla testa, frantumandogli la calotta cranica. E’ l’inizio di un incubo. Da quel momento in poi, per il 33enne è un continuo dentro e fuori dagli ospedali. Nel corso dei mesi si rendono necessarie ben due operazioni – e la terza è in arrivo – per ricomporre le sue numerose fratture craniche. La prognosi è di quelle serie: ben 170 giorni.

 

L’ARRESTO DI QUATTRO DEGLI AGGRESSORI – Quanto appena raccontato è il resoconto della brutale aggressione subita lo scorso 26 maggio, all’interno della discoteca Tocqueville, da un uomo di 33 anni e residente a Cusano Milanino, dove lavora nella ditta edile del padre. A poco più di tre mesi dal fattaccio, però, ci sono finalmente dei colpevoli. Dopo un lungo lavoro di indagine, i militari delle stazioni di Moscova e Cusano Milanino hanno arrestato alcuni dei protagonisti della vicenda. Si tratta di quattro calabresi, incensurati e nullafacenti, tutti legati tra loro da rapporti di parentela: il 28enne palpeggiatore, residente in Brianza, e da cui ha preso il via la vicenda; un 38enne di Sesto San Giovanni; e due fratelli di 23 e 28 anni residenti a Cinisello Balsamo. I Carabinieri, dopo essersi messi sulle tracce di uno di loro – incastrato dalle immagini delle telecamere della discoteca, dai racconti della vittima e di alcuni testimoni – sono riusciti a risalire ad altri tre aggressori. E’ stato anche accertato che, nei giorni successivi all’aggressione, la vittima fosse stata avvicinata da alcuni sconosciuti col tentativo di convincerla a ritirare la denuncia. L’accusa per i quattro è pesante: lesioni gravissime. E il 28enne palpeggiatore dovrà pure rispondere di violenza sessuale. Per quanto riguarda i restanti partecipanti al pestaggio, gli investigatori sono ancora sulle loro tracce.

 

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S.P.

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