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Donazioni per Casa della Carità Milano, mancano 150mila euro, l’accorato appello di Don Colmegna

solidarietàCentonovantadue persone ospitate – per un totale di 1.705 ospiti in nove anni di attività -; 732 (596 uomini e 135 donne) richieste di assistenza al centro d’ascolto; 1.930 visite mediche e psichiatriche erogate dagli ambulatori; 3.504 prestazioni erogate dal servizio docce e guardaroba; 730 persone assistite dallo sportello legale. Sono solo alcuni dei numeri legati all’attività della “Casa della Carità” in questi primi 11 mesi del 2013. Cifre che però rischiano di non essere garantite per l’anno a venire se non verranno raccolti, entro la fine dell’anno, 150 mila euro.

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L’ALLARME DI DON COLMEGNA – A lanciare l’allarme è don Virginio Colmegna, presidente e della Fondazione Casa della Carità. “Abbiamo mantenuto – ha detto don Colmegna – nonostante la crisi, l’impegno a non essere soltanto un dormitorio, ma anche un laboratorio di socialità e cultura, per offrire a Milano quello sguardo sulla città che Martini ci aveva chiesto. Ora però abbiamo ancora bisogno di sostegno”.

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NOVE ANNI DI ASSISTENZA GRATUITA E SOLIDARIETA’ – La Fondazione Casa della Carità “Angelo Abriani”, che quest’anno festeggia i 9 anni di attività, è stata fondata nel 2002 per volontà del compianto ed allora arcivescovo di Milano cardinale Carlo Maria Martini.

– Risale al novembre 2004, invece, la nascita della sede della Casa della Carità negli spazi di una ex scuola del quartiere Crescenzago, in via Francesco Brambilla 10.

– Da allora, la struttura ha offerto ospitalità gratuita a centinaia di persone in difficoltà provenienti da più di 90 Paesi sparsi per il mondo. L’obiettivo ultimo è sempre stato uno solo: quello di aiutare gli ospiti a riconquistare una propria autonomia economica. Quindi, non solo il soddisfacimento delle esigenze più immediate e basilari, ma anche assistenza sanitaria, tutela dei diritti e soprattutto un aiuto concreto nel trovare una casa e un lavoro.

– Sul fronte occupazionale, tanto per rendere l’idea: 157 persone sono state seguite con progetti di inserimento lavorativo; 105 hanno partecipato a stage, tirocini o borse lavoro. Percorsi formativi al termine dei quali 37 fortunati hanno trovato un lavoro a contratto con relativo stipendio.

– Un’opera preziosa, quella Casa, svolta grazie a convenzioni stipulate con alcune istituzioni, beneficiando di progetti finanziati da diversi enti e, soprattutto, con il generoso sostegno economico dei privati e il prezioso apporto dei numerosi volontari.

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2013, ANNO HORRIBILIS – Il 2013, però, è stato un anno horribilis per tutti. Nessuno escluso. La crisi economica e sociale, infatti, ha colpito in modo particolarmente duro anche le attività del non profit, le Onlus e tutte quelle associazioni dedite alla solidarietà. E la Casa della Carità non è stata di certo risparmiata.

–  Il deficit registrato quest’anno – circa 600 mila euro a luglio, scesi successivamente grazie ai contributi dei milanesi e a 200 mila euro erogati dalla Diocesi di Milano – è stato tamponato con interventi che hanno richiesto grossi sacrifici da parte di tutti gli interessati.

– Inoltre, grazie ad un piano triennale di contenimento dei costi – per cui si è reso necessario un contratto di solidarietà tra tutti i dipendenti (da agosto circa 60 persone si sono ridotte lo stipendio del 15%) la Fondazione è riuscita ugualmente a garantire uno standard elevato per quanto riguarda l’organizzazione di eventi culturali che da sempre la contraddistingue.

– Ma per poter far sì che tutto questo possa essere garantito anche in futuro, la Casa – che vive, perlopiù, grazie a donazioni e contributi – ha bisogno di 150.000 euro. Il rischio è di quelli seri: il fallimento. O, quantomeno, un grosso ridimensionamento dell’attività svolta finora.

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L’APPELLO DI DON COLMEGNA – “Sappiamo di aver chiesto già tanto ai milanesi negli ultimi mesi, ma sappiamo anche quanto la carità sia contagiosa e la solidarietà necessaria. Se riuscissimo a raccogliere questa cifra potremmo, anche grazie ai sostegni istituzionali dei nostri garanti, affrontare il 2014 in maniera più serena, accogliendo quelle persone che, sempre più numerose, bussano alla nostra porta”.

– Per raccogliere le donazioni la Fondazione Casa della Carità, sul suo sito Internet, ospita una pagina dedicata: http://www.casadellacarita.org/dona.

– Un piccolo gesto per donare speranza a chi la vita, purtroppo, ha voltato le spalle.

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S.P.

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