Cronaca

Demolizione ex Pirelli via Ripamonti 88 Milano, al via i lavori di riqualificazione

escavatoreHanno preso il via i lavori di pulizia nell’edificio di via Ripamonti 88, propedeutici alla demolizione dello stabile che avverrà nei prossimi giorni.

 

ANNI DI DEGRADO E ABBANDONO – Vista così, quella del civico 88 di via Ripamonti, sembrerebbe una storia risolta in quattro e quattr’otto, senza colpo ferire. In realtà, l’area industriale in oggetto versa da tempo immemore in uno stato di degrado e abbandono.

– Ex proprietà della Pirelli, il civico 88 già da diversi anni è diventato proprietà del Comune di Milano. Un arco temporale di circa 15 anni in cui le varie amministrazioni comunali si sono avvicendate senza far nulla per rimediare a quello scempio a cielo aperto.

– Una colpevole indifferenza degli amministratori locali in barba alle numerose richieste ed esposti rivolti alle autorità milanesi da parte di cittadini, associazioni di quartiere e consiglieri di zona.

– E così, anno dopo anno, il vecchio rudere si è trasformato in un bivacco per senzatetto, disperati e delinquenti di ogni sorta, con annessa discarica a cielo aperto.

 

PROMESSE CADUTE NEL VUOTO– Una prima promessa di riqualificazione da parte dell’allora giunta Albertini risale al lontano 1998, ma non se ne fece più nulla.

– Stessa sorte per la bonifica e messa in sicurezza dell’area affidata alla società Edes ma, all’atto pratico, mai portata a compimento.

– Anche la giunta Moratti, nel 2011, incalzata da alcuni consiglieri del Carroccio che ne chiedevano la demolizione in favore di un’area verde da destinare a parco, promise di intervenire. Ma anche in questo caso la questione cadde nel dimenticatoio.

 

NUOVA DESTINAZIONE D’USO DELL’AREA – Da agosto 2012, l’edificio di via Ripamonti 88 è stato inserito dal Comune di Milano nell’elenco degli immobili da destinare a sede di incubatori di impresa.

– Un progetto che, nelle intenzioni di Palazzo Marino, dovrebbe “ridisegnare i luoghi periferici della città (previste dalla legge 266/97 per le periferie), sviluppando per ciascuna realtà una specifica vocazione produttiva orientata alla creazione di impresa e di lavoro e, contemporaneamente, portando avanti progetti di recupero urbanistico e di edilizia sociale”.

 

REAZIONI E COMMENTI – Il presidente di Zona 5, Aldo Ugliano, si dice soddisfatto e fiducioso. “Si tratta davvero di una buona notizia perché finalmente mettiamo fine ad una situazione di degrado e insicurezza che si protraeva da troppi anni”.

– “Abbiamo mantenuto l’impegno che avevamo preso con i cittadini della Zona – è il commento di Ada Lucia De Cesaris, vicesindaco con delega all’Urbanistica -. Sono partiti i lavori di pulizia dello stabile, necessari per poi poter procedere con la demolizione durante la prossima settimana”.

 

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S.P.

Foto: wikipedia.org

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