Cronaca

Sanzioni per funghi riscaldanti Milano, altri controlli in via Dante e annuncio di nuove verifiche

Polizia_LocaleNuovi controlli e nuovi “fuorilegge”. Sarebbero sette, questa volta, gli esercenti del centro pizzicati da Vigili del Fuoco e Polizia locale ad infrangere le corrette disposizioni di legge in materia di detenzione e conservazione dei cosiddetti funghi riscaldanti.

 

L’INDAGINE DEL PROCURATORE NICOLA CERRATO – Neanche una settimana fa avevamo riportato la notizia relativa a una serie di controlli specifici effettuati in alcuni locali di corso Vittorio Emanuele su mandato del procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato.

– Il motivo? Scovare tutti quei proprietari di locali pubblici che, a causa della propria negligenza nel corretto stoccaggio delle bombole di GPL dei funghi, metterebbero a rischio l’incolumità propria e della cittadinanza.

– Un pericolo che, stando alle parole del procuratore Cerrato, sarebbe tutt’altro che trascurabile: “Le bombole di gas, se mal conservate, possono tramutarsi in bombe esplosive”.

– Quello che ne era emerso aveva destato non poche preoccupazioni, poiché tutti e sei gli esercizi controllati erano stati multati per violazione del decreto sulla sicurezza del lavoro.

 

IL NUOVO BLITZ DEI VIGILI – Ora, nonostante l’allarme degli scorsi giorni, i funghi riscaldanti tornano a far parlare di sé.

– E’ delle scorse ore, infatti, la notizia di un nuovo blitz effettuato in otto locali della centralissima via Dante (dove, tra l’altro, proprio lo scorso sabato è stata rapinata una banca alle 4 del pomeriggio, poiché evidentemente non c’erano ‘vigili’ in quel momento). Anche questa volta, in gran parte dei casi – ben sette esercizi – gli agenti della Locale hanno riscontrato la presenza di bombole del gas stipate nelle cantine, in barba alla legge che ne vieta lo stoccaggio sotto il manto stradale, là dove il gas diviene più pesante e quindi pericoloso.

 

ANNUNCIATI NUOVI CONTROLLI – «Qui c’è un rischio di strage nel caso di un incendio – ha dichiarato Cerrato -. I commercianti non hanno consapevolezza delle conseguenze disastrose. Per questo verranno fatte nei prossimi giorni ulteriori verifiche».

–  Il procuratore Cerrato ha anche annunciato l’invio ai diretti interessati di una direttiva volta a  ricordare “le norme di riferimento in questo settore e le sanzioni previste, che possono arrivare anche al ritiro della licenza”.

 

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DI “EPAM” – Epam, l’Associazione milanese pubblici esercizi di Confcommercio Milano (che aveva già diffuso alle imprese associate le linee guida del Comune), raccomanda alle imprese di pubblico esercizio grande scrupolo riguardo all’utilizzo dei funghi radianti: “In particolare – rileva il presidente di Epam Lino Stoppani – la massima attenzione sullo stoccaggio degli apparecchi durante le ore di chiusura dell’attività”.

– “Da parte nostra la collaborazione con gli organi preposti per intensificare l’attività informativa nei confronti delle imprese è piena – prosegue Stoppani – e del resto quest’azione ben si inquadra nella collaborazione istituzionale, con un apposito accordo, che esiste tra Confcommercio milanese e Comando provinciale dei Vigili del Fuoco”.

 

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S.P.

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