Cronaca

Emergenza profughi Siria a Milano, trovati altri 280 posti. I commenti di politici e istituzioni

Stazione-CentraleL’emergenza profughi in arrivo dalla Siria rischia di affondare Milano. A dirlo sono i numeri (5 mila persone gestite da Comune e Terzo settore da ottobre ad oggi) e, soprattutto, le parti politiche in campo, per una volta coese nel denunciare una situazione al limite del collasso.

 

PROFUGHI “OSPITI” DELLA STAZIONE CENTRALE – Venerdì 2 maggio 2014 aveva destato scalpore la notizia dei circa 100 profughi che erano stati costretti a trascorrere la notte in strada o sul mezzanino della Stazione Centrale.

Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, in visita ai migranti in stazione, aveva severamente strigliato la giunta di Pisapia, “tanto accogliente e solidale, si deve dare una sveglia. Questo (indicando le famiglie siriane assiepate sulla banchina, nda) sono il biglietto da visita di Milano che ospiterà l’Expo“.

– Intanto, per altri 500 “fortunati”, nei giorni scorsi si erano spalancate le porte dei centri messi a disposizione da Palazzo Marino e quelle di due strutture della Caritas. Ma la situazione, però, era parsa da subito fuori controllo poiché, di fatto, gli spazi a disposizione erano andati esauriti.

 

L’ANNUNCIO DI SABATO 3 MAGGIO: TROVATI ALTRI 280 POSTI – Nella giornata di sabato, però, mentre la polemica infuriava, il Comune ha annunciato di aver tirar fuori dal cilindro altri 280 posti per l’accoglienza dei profughi siriani.

– Si tratta di spazi recuperati in strutture messe a disposizione dal Terzo settore e che hanno così portato la disponibilità totale a 780 posti letti.

– “Uno sforzo pazzesco”, lo ha definito l’assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Che però – tra un battibecco e l’altro con il segretario federale della Lega Nord (“Matteo Salvini, è veramente un
infame. Si è fatto un giretto elettorale in Stazione e si è accorto dei siriani…”), ha smorzato subito gli entusiasmi definendo la soluzione sostenibile solo per pochi giorni.

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LE CRITICHE DELL’ASSESSORE GRANELLI – Gli ha fatto subito eco l’assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli, che non ha però risparmiato alcune critiche alle istituzioni: “Siamo riusciti a trovare altri 280 posti per fronteggiare l’arrivo di nuovi profughi, in attesa che il presidente della Regione Lombardia Maroni, il ministero dell’Interno Alfano e l’Unione Europea facciano finalmente la loro parte per gestire un’emergenza umanitaria di profughi e le falle della legge Bossi-Fini sull’immigrazione che sta mostrando tutta la sua inadeguatezza”.

 

L’EUROPA TACE VERGOGNOSAMENTE” – Ben più dure le parole di  Roberto Caputo, vice presidente del Consiglio provinciale di Milano, che ha invitato tutti a fare la propria parte: “Mentre in Siria perdura la guerra civile e si assiste ad un massacro dei cristiani, l’Europa tace vergognosamente e vi è anche un silenzio da parte delle comunità islamiche Italiane che non prendono le distanze da quegli eccidi. Milano nel frattempo viene letteralmente invasa dai profughi Siriani che vedono nella nostra città un rifugio ed un passaggio per altre mete”.

 

“SCARICABARILE SUGLI STATI DEL MEDITERRANEO” – E contro l’Ue si è scagliato anche Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia-An: “A Milano si stanno raccogliendo i profughi che sbarcano sulle nostre coste e poi vengono al Nord sperando di entrare in Europa. Il problema è che l’Ue non prevede una ridistribuzione obbligatoria degli immigrati, come noi di Fdi-An stiamo a gran voce chiedendo, e che l’Italia ha rinunciato a richiederla firmando gli accordi di Dublino che scaricano tutto il problema sugli Stati del Mediterraneo che accolgono per primi i barconi”.

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“CHIEDIAMO ALMENO DI ESSERE INFORMATI” – Anche Simona Bordonali, assessore all’Immigrazione della Regione Lombardia, come già aveva fatto qualche settimana fa, in occasione dell’arrivo di altri profughi siriani, è tornata a criticare ministero dell’Interno e Prefetture, colpevoli, a suo dire, di non informare né coinvolgere la Regione.

–  “In merito a ciò che sta succedendo. Abbiamo chiesto più volte di partecipare ai tavoli decisionali, ma purtroppo non abbiamo ricevuto risposta”, ha proseguito l’assessore regionale. “Chiediamo almeno di essere informati in merito al numero di arrivi. Vedere le immagini di centinaia di extracomunitari accampati in stazione fa riflettere su come il Governo stia affrontando questa emergenza”.

 

NOTIZIE DAL FRONTE SIRIANO – Intanto, il bollettino di guerra dal fronte siriano non lascia ben sperare. Solo nella giornata di sabato, secondo un bilancio dell’Ondus, i morti sono stati almeno 258. Tra questi, 72 civili, 21 combattenti jihadisti schierati contro il regime e 18 miliziani stranieri impegnati al fianco delle forze lealiste.

 

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S.P.

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