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“Resident Evil” a Como, sorpreso con armi e mimetiche in nome dei Social

ArrestoDisposti a tutto pur di realizzare foto da postare sul proprio profilo Social, in nome del videogame preferito: nei guai un 40enne italiano che, in compagnia di due amici, ha rimediato una denuncia.
36, 40 E 46 ANNI – Secondo quanto spiegato dalla Polizia di Frontiera, una pattuglia stava transitando in via Oldelli, a Como, quando ha rilevato due auto in prossimità di un edificio abbandonato e della linea di confine con la Svizzera. Lì accanto, tre uomini di 36, 40 e 46 anni che, gli agenti, hanno notato innervosirsi alla presenza delle Volanti.
ARMI E MAKE-UP: DAI VIDEOGAME, AL MONDO REALE – Una volta raggiunti i tre uomini, i poliziotti hanno proceduto a perquisire i veicoli, rinvenendo oggetti decisamente originali: abbigliamento militare, due coltelli a lama seghettata lunga 18 centimetri, tre proiettili e una carabina Mosin-Nagant risalente alla prima guerra mondiale, nonché apparecchiatura fotografica, varie tute mimetiche, accessori per make-up, corpetti e maschere da zombie.
IN NOME DELLO SCATTO PIU’ COOL – La sorpresa è stata presto spiegata dai tre uomini: il 40enne, infatti, si trovava con gli amici alla ricerca di location adatte dove farsi fotografare come nel suo videogioco preferito, “Resident Evil”, dove i soldati vanno a caccia di zombie. E ovviamente, le pose sarebbero state da postare sui Social, senza fare male a una mosca.
Nonostante le innocue intenzioni, gli agenti hanno dovuto vagliare, innanzitutto, le armi in possesso dei tre, rilevando peraltro che la carabina e i proiettili erano inoffensivi, in quanto disattivati e bloccati.
DENUNCE E SEQUESTRI – Nei guai, tuttavia, è finito il proprietario dell’auto dove le armi (ora sequestrate) si trovavano, denunciato per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere ed armi da guerra. E’ andata meglio per i due amici, che non hanno riportato provvedimenti nei propri confronti.

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