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Senzatetto morto per colpo di arti marziali via Corelli Milano, arrestato aggressore

Sparatoria-3L’aggressione risale allo scorso 22 luglio. Un senzatetto di 33 anni, nordafricano, benvoluto dal quartiere, stava camminando in via Corelli, fuori da una discoteca. Qui, dopo un iniziale diverbio, l’uomo è divenuto vittima di un’aggressione vera e propria, che lo ha portato a lottare tra la vita e la morte. Dopo un settimana di coma però, purtroppo, l’uomo è deceduto. Dopo mesi di indagini, gli investigatori hanno smentito l’iniziale versione dell’aggressore, acclarando che il malvivente avrebbe colpito il 33enne con una mossa di lotta thailandese, solo al fine di dimostrare agli amici presenti la propria bravura nelle arti marziali. Per l’aggressore, di 24 anni, sono scattate ora le manette.
IL DIVERBIO – Lo scorso 22 luglio, il 33enne stava camminando in via Corelli quando, in prossimità di una discoteca, ha incrociato un gruppetto di ragazzi.
– Purtroppo, le cose hanno preso da subito una brutta piega e, dal gruppo, si è staccato un 24enne italiano che, per “divertimento”, avrebbe iniziato a spintonare il 33enne, portandogli via una bottiglietta d’acqua dalle mani.
– La vittima, benvoluta dagli abitanti del quartiere e conosciuta poiché, spesso, i residenti erano soliti affidargli piccoli lavoretti ripagati con cibo e vestiti, si è difesa, suscitando la rabbia del 24enne.
– Solo grazie all’intervento degli altri componenti del gruppo, il 24enne era stato convinto a desistere, lasciando andare il 33enne.
L’AGGRESSIONE LETALE – Purtroppo, l’episodio non si è concluso qui e, dopo pochi istanti, l’aggressore è tornato alla carica, forte anche di un mix di alcool e stupefacenti.
– Questa volta, il 33enne non ha avuto scampo e, ricevuti un calcio e poi una gomitata che l’ha raggiunto in pieno volto, è caduto riverso a terra, battendo la testa.
Neppure l’intervento immediato del 118 è valso a salvare il senzatetto dalla letale fine, sopraggiunta dopo una settimana di coma.
LA VERSIONE RACCONTATA ALLA POLIZIA – Sopraggiunti sul luogo dell’aggressione gli agenti del commissariato “Lambrate”, il 24enne ha raccontato di essersi dovuto difendere.
– La versione sarebbe stata avallata anche da uno dei componenti del gruppo presenti al tragico atto, e rinforzata dall’ulteriore dettaglio (poi risultato completamente falso), della necessità di agire per difendere, in particolare, due fantomatiche ragazze.
LE INDAGINI – Subito iniziate le indagini, gli agenti hanno non solo raccolto tutte le prove testimoniali e i rilievi, ma hanno anche vagliato i filmati delle telecamere installate sul posto e diverse intercettazioni telefoniche.
Da qui la tragica verità: non solo non si era affatto trattato di legittima difesa ma, l’aggressione, sarebbe stata perpetrata dal 24enne allo scopo di mostrare agli amici la propria bravura nella pratica della lotta thailandese.
L’ARRESTO – Ora il 24enne è stato arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale, e si trova agli arresti domiciliari.
– Conseguenze anche per alcuni dei componenti del gruppo, due dei quali sono indagati, a vario titolo, per spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento personale.

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