Cronaca

Liste respinte Fratelli d’Italia Milano: “Problema solo per i Consiglieri comunali, piena accettazione per le liste dei Consiglieri di Zona”. Oggi la discussione al TAR

fratelli d'ItaliaÈ ancora tutta da giocare la battaglia di Fratelli d’Italia per l’errore riscontrato circa la candidatura delle liste comunali di Milano, e rispetto al quale c’è da fare un po’ di chiarezza. Come prima cosa, infatti, è bene spiegare che nell’occhio del ciclone sono finite solo ed esclusivamente le liste dei candidati al Consiglio comunale, e non ai Consigli di Zona, invece completamente regolari e quindi accettate. Inoltre, il parere negativo emesso è stato quello della Commissione elettorale del Comune mentre, circa il ricorso al TAR, la discussione avverrà oggi pomeriggio. La partita, dunque, è ancora assolutamente aperta.
IL RIGETTO DELLA COMMISSIONE ELETTORALE DEL COMUNE, CHE RIGUARDA SOLO LE LISTE AL CONSIGLIO COMUNALE – “Fratelli d’Italia ha presentato ricorso al TAR – ha spiegato Carlo Fidanza, responsabile nazionale enti locali Fdl-AN – contro la decisione della Commissione Elettorale Circondariale di Milano di confermare la ricusazione della lista di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale per il Consiglio comunale, sollevando la mancanza nella accettazione di candidatura di tutti i 48 candidati, per un puro errore materiale ascrivibile a un dato tecnico, della dichiarazione di non rientrare nei casi di incandidabilità previsti dalla Legge Severino”.
ACCETTATE E GIÀ IN PIENA CORSA ELETTORALE LE LISTE DEI CONSIGLIERI DI ZONA – “Tale dichiarazione – precisa Fidanza – era invece presente nelle accettazioni di tutti i candidati di Fratelli d’Italia nelle 9 liste per i municipi, che infatti sono state regolarmente ammesse. Le dichiarazioni mancanti sono state puntualmente integrate entro il giorno successivo, unitamente al ricorso.
TUTTO È ANCORA DA VEDERE: OGGI POMERIGGIO LA PAROLA AL TAR – “Il ricorso verrà discusso dal TAR Lombardia già nel pomeriggio di oggi. Confidiamo – conclude Carlo Fidanza – che la giustizia amministrativa riconosca che si è trattato di mero errore materiale e dunque sanabile secondo i principi del diritto amministrativo, e garantisca i diritti costituzionali sia dei candidati, tutti candidabili ai sensi di Legge, sia dei tanti elettori che hanno il diritto di trovare il simbolo FdL-AN sulla scheda elettorale”.

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