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Arresto ladro di Gratta e Vinci via Binda Milano, bottino da 150mila euro

Venerdì 6 ottobre 2017, la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza un cittadino italiano, di 44 anni, incensurato, per essersi reso responsabile di una serie di furti di “Gratta e Vinci” continuati nel tempo, ai danni di una tabaccheria di via Binda a Milano.
Gli agenti del Commissariato Porta Ticinese hanno iniziato l’attività di indagine dalla denuncia di furto, sporta dal titolare della tabaccheria il 29 settembre scorso.
Nella denuncia, la vittima indicava che l’ammontare totale dei “Gratta e Vinci” rubati dal suo negozio era corrispondente a circa 150.000 euro.
Durante alcuni servizi di osservazione predisposti e con il posizionamento di telecamere nascoste, i poliziotti hanno identificato il responsabile dei furti, il quale si recava presso la tabaccheria all’incirca all’orario di apertura e, sfruttando un momento di disattenzione del titolare, sottraeva i beni.
Il giorno 6 ottobre, a seguito dell’ultimo furto compiuto, gli agenti del Commissariato Porta Ticinese, che già si trovavano sul posto, hanno notato la persona, intorno alle ore 06:00, fare ingresso all’interno dell’esercizio, attraverso la porta laterale e uscirne alcuni minuti dopo.
Raggiunti telefonicamente dal titolare della tabaccheria che confermava l’ennesimo furto subito, gli operatori di Polizia hanno fermato l’autovettura a bordo della quale il ladro si stava allontanando e all’interno della stessa, dopo una perquisizione personale, hanno ritrovato:
– 10 Gratta e Vinci del valore di € 10,00 cadauno;
– 60 Gratta e Vinci del valore di € 5,00 cadauno;
– 15 Gratta e Vinci del valore di € 20,00 cadauno;
– 30 Gratta e Vinci del valore di € 10,00 cadauno.
A seguito delle perquisizioni effettuate presso la residenza ed il posto di lavoro dell’uomo, gli agenti hanno trovato molti altri “Gratta e Vinci” già utilizzati.
A seguito dell’arresto, il reo ha ammesso totalmente la propria responsabilità per tutti i furti denunciati.
L’Autorità Giudiziaria ha disposto l’associazione presso le camere di sicurezza della Questura per la celebrazione del rito direttissimo.
(Foto: di Archivio)

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