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Favoreggiamento immigrazione clandestina Monza, maxi operazione Polizia di Stato

Tra Settembre 2015 e Maggio 2017 la Squadra Investigativa del Commissariato di Monza conduceva  l’indagine denominata “Velarium”, conclusasi con l’esecuzione di 27 misure cautelari. Il Tribunale di Monza condannava tutti gli imputati ad oltre 100 anni di carcere in totale  per i reati, tra gli altri, di tentato omicidio, traffico di sostanze stupefacenti,  estorsione, rapina e detenzione di armi.
Nel corso dell’attività emergevano elementi di reità  a carico di 3 soggetti anche  in ordine a fattispecie di reato  autonome rispetto al filone principale dell’indagine: una donna italiana, nel mese di Agosto 2013 dava alla luce un bambino, frutto della relazione con il convivente italiano.
La coppia,  sempre alla ricerca di facili guadagni, da anni conosceva  un cittadino albanese,  pluri pregiudicato e clandestino, per il quale si è già prestata, ovviamente dietro compenso, ad intestarsi fittiziamente alcuni veicoli in uso in realtà allo stesso albanese.
Questi, già espulso dal territorio nazionale e quindi impossibilitato a ottenere un permesso di soggiorno per via ordinaria, con la complicità dei genitori naturali del bambino, riconosceva falsamente come proprio figlio naturale il neonato e pochi giorni dopo otteneva direttamente il permesso di soggiorno  in quanto padre di cittadino italiano.
Il tutto, ovviamente, in cambio di denaro, unico vero interesse dalla coppia.
I tre, ai quali nei giorni scorsi è stata notificata l’informazione di garanzia, risponderanno dei gravi reati di alterazione di stato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dinanzi al Tribunale di Monza. Il Tribunale per i minorenni di Milano ha già adottato i dovuti provvedimenti cautelari nei confronti del minore.
Anche l’ufficio Immigrazione di Monza ha già avviato le pratica per la revoca al cittadino albanese del titolo di soggiorno.
Un altro frutto dell’indagine Velarium che, in aggiunta al filone principale,  già nell’aprile del 2017 aveva anche contribuito all’operazione antidroga condotta dalla Guardia di Finanza di Gorgonzola che ha condotto in carcere il fratello di uno degli indagati.

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