Cronaca

Writers muro antigraffiti passaggio pedonale via Farini e via Pepe, colto in flagrante un 25enne italiano

MuralesPresso il passaggio pedonale per disabili tra via Farini e via Pepe, il Comune sta sperimentando vernici antigraffiti ma, tale sperimentazione, sembra aver reso lo spazio ancora più “appetibile”.

 

I muri dell’area di cantiere sono infatti in corso di verniciatura con prodotti chimici protettivi anti-graffiti, sperimentali, che dovrebbero consentire a fine lavori la rimozione di eventuali scritte. Di qui l’accanimento dei graffitari con ripetuti episodi iniziati la scorsa settimana.

 

“La Polizia Locale di Milano, a seguito di appostamenti, –  dice il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, – ha colto in flagranza di reato un writer italiano di 25 anni, con precedenti specifici, mentre imbrattava con delle ‘tag’ il muro di un passaggio pedonale per disabili che collega via Guglielmo Pepe a via Farini. Un altro giovane  italiano, di 20 anni, risulta già identificato e verrà denunciato.

 

“Dopo un primo episodio mercoledì scorso, e un secondo venerdì, ho chiesto al comandante Tullio Mastrangelo di far effettuare degli appostamenti, che sono  avvenuti alla presenza dello stesso comandante e degli agenti del Nucleo Decoro Urbano e Nucleo operativo”, spiega il vicesindaco, e aggiunge: “Dalle testimonianze riscontrate, il giovane colto in flagranza di reato è poi lo stesso responsabile dei due episodi e, un suo compagno, che non era sul posto, è già stato individuato”.

 

“E’ letteralmente vergognoso – aggiunge De Corato, – che si imbrattino opere che il Comune sta realizzando per agevolare il passaggio dei disabili. E ancora più vergognoso che si inneschi una competizione stimolata dall’aver saputo che si stanno approntando sperimentalmente delle vernici antigraffiti.

 

“Da quando è stato istituito il Nucleo Decoro Urbano, – sottolinea De Corato, – sono 72 i writers  denunciati, 7 i processi già chiusi con le condanne dei responsabili e 4 le presenze del Comune in procedimenti in corso come parte civile.

 

“I giovani individuati sappiano, – avvisa il vicesindaco, – che in base alla nuova riformulazione dell’articolo 639 del Codice Penale rischiano anche la reclusione,  e mi auguro che la Procura non tenga nel cassetto le denunce.

 

“E’ passato ormai un anno da quando è stata inasprita la pena per i writers – conclude De Corato, – consistente nella reclusione fino a 2 anni se recidivi, e in una multa fina a 10 mila euro. Da allora sono almeno 35 gli episodi segnalati all’autorità giudiziaria da Polizia Locale e Forze dell’Ordine, di cui 18 dai vigili. Ma da quella data finora nessuna notifica di rinvio a giudizio è stata comunicata al Comune”.

 

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Di Redazione
 
 
 

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