Cronaca

Occupazione via Molise, sono 14 gli stabili occupati dai centri sociali, ecco dove

RacailleDopo lo stabile occupato domenica 17 ottobre in via Giannone, i centri sociali tornano ‘in azione’ e occupano, guidati dal gruppo di antagonisti ‘Corsari’ un altro edificio abbandonato in viale Molise.

 

Un’occupazione diffusa attraverso internet, e che gli antagonisti annunciano sarà solo ‘temporanea’. Siamo dentro “Zam Racaille”, scrivono intanto gli occupanti sul web, “il posto e’ bellissimo e enorme“.

 

Di rimando, il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato replica: “La prova di forza dei Corsari che hanno occupato, dicono loro, ‘temporaneamente’ uno stabile comunale di via Molise, non porterà da nessuna parte se non alla denuncia, che si aggiungerà ad altre segnalazioni all’autorità giudiziaria“.

 

Inoltre, il vicesindaco informa che “Su sollecitazione del Comune, la Sogemi, che ha in gestione l’immobile comunale, ha sporto querela per l’ occupazione abusiva di viale Molise 58. Tanto più che in tale area sono in programma ben 5 concerti abusivi nella totale assenza di condizioni di sicurezza. E se si verificheranno dei danneggiamenti si aggiungeranno altre denunce, sempre che poi ci siano dei giudici pronti a esercitare l’ azione penale.

 

Dopo il clamoroso caso della “bottiglieria occupata” di via Savona, liberata a seguito di una situazione da guerriglia urbana con lanci di petardi e fumogeni contro le Forze dell’Ordine, nonché 7 manifestanti abbarbicati sul tetto giorno e notte, gli stabili dei proprietà del Comune o di privati occupati da centri sociali e no global sono saliti a 14.

 

“L’ abusivismo a Milano si estende a macchia di leopardo – ha commentato infatti De Corato, – con 14 stabili ormai sotto il controllo dei ‘ bravi ragazzi’, dal Cantiere alla Panetteria okkupata, dal Torchiera al Casa Loca.  Le vie in questione sono via dei Transiti 28, via Conte Rosso 20, via Torricelli 19, piazzale Cimitero Maggiore 18, via Conchetta 18, via Watteu 7, via Monterosa 84, viale Sarca 183, via Litta Modignani 66, via Micene 4, viale Gorizia 28, via Sangallo 5, via Giannone 8” .

 

“Questa nuova occupazione rappresenta l’ennesimo sberleffo alla proprietà fatto dai centri sociali e no global – ha aggiunto il vicesindaco, – un’ azione pianificata e preannunciata in Internet da giorni, senza che si sia mossa foglia. Tutto permesso. Se il ministro dell’Interno Roberto Maroni non vuole oscurare i blog che fanno il tam tam per azioni violente, per lo meno dia disposizioni per tenerli sotto controllo, altrimenti è una presa in giro” .

 

” La cosa clamorosa – sottolinea ancora De Corato – è che per 5 degli immobili occupati abusivamente dai centri sociali, ci sono già dei decreti di rilascio emessi dai Tribunali che impongono lo ‘sfratto immediato’, come nel caso della sentenza del 7 ottobre scorso che ha condannato l’Associazione Cox a rilasciare l’ immobile comunale di via Conchetta 18, occupato abusivamente, e risarcere dei danni subiti dal Comune. E invece va avanti la pantomima delle proroghe, che si è verificata 45 volte al Circolo dei Malfattori di via Torricelli, altro stabile comunale, e ben 25 volte al Leoncavallo“.

 

Intanto, prosegue De Corato rispetto ai gruppi che occupano lo stabile in via Giannone, “Facciano pure la cena di festeggiamento in via Giannone. Ma sappiano i ‘bravi ragazzi’ e i cittadini invitati, che lo stabile, come altri dei 14 immobili occupati dai no global, è a rischio crollo, oltre a essere vincolato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici. Dopo la querela della proprietà ho scritto pertanto al Prefetto Gian Valerio Lombardi, al Questore Vincenzo Indolfi e al Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Sergio Pascali, per sollecitare un intervento delle Forze dell’Ordine, anche alla luce della situazione di instabilità strutturale dell’immobile che, nella malaugurata ipotesi di un infortunio, potrebbe anche far emergere profili di rilevanza penale“.

 

L’occupazione abusiva di stabili pericolanti – conclude il vicesindaco – è una pericolosa costante. Per la stamperia di via Giannone esistono rischio di crolli come anche per la Cascina Torchiera: un immobile comunale fatiscente e in precarie condizioni igienico-sanitarie occupato dal 1993 e incluso nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Tuttavia, nonostante i ripetuti inviti alla Questura di interventi da parte del settore Demanio, lo stabile è rimasto occupato da soggetti che non perdono l’occasione per fomentare odio. Infatti, proprio lo scorso maggio, 12 appartenenti al centro sociale Cascina Torchiera hanno tentato di suscitare tensioni con i nomadi del campo di via Triboniano, ma in quel caso furono allontanati dalle Forze dell’Ordine“.

 

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Di Redazione
 
 
 

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