Cronaca

Terapie Alzheimer, nuova struttura al Pio Albergo Trivulzio, per curare anche i disturbi mentali

Pio_albergo_trivulzioE’ stata inaugurata la nuova RSA, Residenza Sanitaria Assistenziale, destinata a malati di Alzheimer e a pazienti affetti da disturbi mentali. È la prima realizzata con tecnologie “verdi” per il risparmio energetico, per coniugare la massima confortevolezza per i pazienti, l’eccellenza tecnologica delle terapie e il rispetto dell’ambiente

 

La palazzina inaugurata ospiterà una Residenza Sanitaria Assistenziale che garantirà terapie all’avanguardia ai malati di Alzheimer e ai pazienti affetti da disturbi mentali e neurologici.

 

Si tratta di una struttura di 5.600 metri quadrati, frutto di una profonda ristrutturazione avviata nel 2008, e che s’inserisce in un programma di lavori che sta rendendo il Pio Albergo Trivulzio una delle realtà assistenziali più avanzate a livello europeo: un punto di riferimento per Milano, in cui innovazione, efficienza e attenzione verso chi ha bisogno procedono di pari passo.

 

Inoltre, si tratta della prima RSA realizzata con un sistema di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, una palazzina “verde” che utilizza pannelli fotovoltaici allestiti sul tetto dell’edificio, concepita per realizzare i più elevati standard di risparmio energetico in una ristrutturazione. 

L’edificio, disposto su 7 livelli, coniuga quindi il rispetto per l’ambiente e l’innovazione tecnologia, con spazi a misura d’uomo accoglienti e il più possibile simili a quelli domestici, in contrapposizione alla tradizionale architettura sanitaria.

 

“L’inaugurazione di una nuova palazzina RSA e soprattutto dei 3 nuclei residenziali per malati di Alzheimer – ha dichiarato l’assessore alla Salute Landi di Chiavenna – conferma l’impegno costante del Pio Albergo Trivulzio, la maggiore azienda italiana di servizi  alla persona e una delle più stimate in Europa, nell’assistere i cittadini milanesi che soffrono di una malattia dolorosamente invalidante, che ogni anno solo a Milano viene diagnosticata a 500 persone. Al contempo non ignoriamo che questa patologia presenta delle criticità particolari, mettendo a dura prova la sensibilità, la resistenza e non ultime le risorse materiali delle famiglie coinvolte.

 

 

“Si tratta, dunque, non solo di curare, ma anche di recare conforto – aggiunge l’Assessore – e l’ampliamento della capacità ricettiva del Trivulzio, con i 125 nuovi posti dedicati ai pazienti con Alzheimer, va proprio incontro a questa esigenza, ispirandosi al principio inderogabile del rispetto per la persona anziana, per la qualità della sua vita, per il diritto del malato a godere, nei limiti del possibile, di una serenità ambientale quotidiana. Le strutture aperte oggi si pongono, dunque, come luoghi di vita e non solo di cura e terapia, residenze non di rado definitive improntate alla massima attenzione per la persona e al mantenimento di un contesto positivo ed accogliente”.


Per info: Telefono 02-40.291

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Di Redazione

 

 

 

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