Cronaca

Luminarie via Padova – polemiche tra l’assessore Cadeo e le altre realtà milanesi, da Comin alla Casa della Carità

Luminarie_NatalizieIn via Padova gli auguri di buon Natale in tante le lingue del mondo, invece di portare pace, hanno portato l’ennesima polemica in salsa politica. Purtroppo.

 

GLI AUGURI DELLA DISCORDIA E IL MISTERO DELLE SCRITTE IN ITALIANO – Il vaso di Pandora si scoperchia quando l’assessore al Decoro, all’Arredo Urbano e al Verde del Comune di Milano, Maurizio Cadeo, fa spostare le suddette luminarie “multietniche”, fatto ulteriormente “chiacchierato” per la questione degli auguri in italiano: sono stati rimossi oppure no?

 

PER COMIN LE SCRITTE ITALIANE CI SONO ANCORA – Secondo la cooperativa sociale Comin, attiva nella periferia nord-est della città, no: le scritte italiane sarebbe le uniche “risparmiate” dalla foga transmigratoria dell’Assessore.

 

PER L’ASESSORE CADEO, INVECE, NO – Secondo Cadeo, invece, anche quelle sono state eliminate dal contesto di via Padova: “Ho ritenuto opportuno spostare le scritte, compresa quella in italiano, in una delle vie di accesso alla città di Milano”.

 

IL PROGETTO INIZIALE NON PREVEDEVA LUMINARIE MULTIETNICHE – L’Assessore ha quindi spiegato che per l’Amministratore il progetto originario non prevedeva messaggi augurali multietnici: “L’aggiunta di scritte in diverse lingue – continua l’assessore Maurizio Cadeo – è nata da una richiesta all’allestitore Seghieri da parte di alcuni soggetti del mondo associazionistico culturale”.

 

LO SPOSTAMENTO IN VIA FORLANINI – “Ho fatto spostare le scritte in viale Forlanini – aggiunge Cadeo – perché ritengo che l’integrazione non possa essere utilizzata  a fini di strumentalizzazione politica e che i veri valori dell’integrazione si concretizzano nel non creare quartieri ghetto.

 

I CUORI DI LUCE – “L’illuminazione di viale Padova, con il progetto dei cuori di luce – sottolinea ancora l’Assessore – è stata fortemente voluta e pagata dal Comune di Milano al di fuori dal bando delle luminarie natalizie indetto dal Comune e dalla Camera di Commercio come segnale forte di attenzione di una importante via di periferia.

 

ANCORA CADEO: INTEGRAZIONE PER TUTTI – “L’integrazione deve essere estesa a tutta la città. Siamo di fronte – conclude Maurizio Cadeo – a speculazioni politiche, come dimostra la reazione dell’opposizione. Una reazione che documenta come si cerchi di sfruttare strumentalmente l’integrazione in ogni occasione, compreso il Natale”.

 

LA REPLICA CI COMIN E IL SOSTEGNO DELLA CASA DI CARITA’ – Dura però la replica di Comin, che scrive: «Sicuri di interpretare il pensiero di altre persone che vivono in via Padova riteniamo che le differenze non si possono cancellare staccando un interruttore. Riteniamo questo messaggio lesivo dell’immagine cosmopolita di cui Milano è sempre andata orgogliosa». D’accordo con Comin anche la Casa della Carità con Virginio don Colmegna, che sottolinea «altre inopportune installazioni natalizie» riferendosi all’albero di Tiffany di piazza Duomo.

 

SPECULAZIONI POLITICHE? – Saranno solo “speculazioni politiche”, come conclude l’Assessore Cadeo? Di sicuro, da tutto ciò non emerge ancora il messaggio della “pace nel mondo”.

 

Di Redazione
 
 

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