Cultura e Società

Incontro esclusivo col Cavaliere Giuseppe Prete: leader politico del ‘Movimento Gente Onesta’

Che cos’è la grandezza? E chi sono i grandi uomini? Incontrando il Cavaliere Giuseppe Prete, cosi, quasi per caso, a bordo di una barca nel bel mezzo dell’incantevole Tevere che sembra squarciare in due la Capitale, mi sono posto queste due domande apparentemente fuori contesto. Non è stata la magica aria romana, parafrasando una celebre canzone di Venditti, che ispira anche le menti meno avvezze al cambiamento, a catapultarmi in dubbi non di certo adatti a contesti spensierati e quasi di “villeggiatura” come possono essere le passeggiate romane, ma credo si sia trattato, anzi, ne sono oggi fortemente convinto, della figura rassicurante, forse quasi paterna, del Presidente Giuseppe Prete, il fondatore del ‘Movimento gente Onesta’.
Oggi come non mai abbiamo bisogno di una guida forte, sicura e amorevole che sia capace di prendere le nostre vite e trascinarle in salvo dal vortice dell’antipolitica che, negli ultimi 30 anni, ci ha risucchiato in un tunnel buio dal quale molti, forse per paura di cambiare o in preda alla disperazione, pensano di non poter più uscire. Moltissime persone stanno seguendo con interesse l’evoluzione politica del ‘Movimento Gente Onesta’, nato nel gennaio del 2013 come movimento di protesta con l’intento di proporre soluzioni concrete per tirar fuori l’Italia dai bracieri ardenti del nichilismo, il vero responsabile di una delle pagine più drammatiche dell’economia e della politica italiana dal dopoguerra ad oggi. Tanti gli argomenti al centro della vasta agenda del Presidente Giuseppe Prete: economia, giustizia, sanità, immigrazione, cultura, lavoro, e soprattutto, giovani. Già, i giovani, la nostra unica speranza di rinascita, che vivono costantemente un profondo e terribile disagio nei confronti dell’Istituzione, la sola che, in realtà, dovrebbe farsi carico delle loro sofferenze attraverso le riforme strutturali di cui tanto si vantano i partiti.
Il ‘Movimento Gente Onesta’, facendosi carico di questo fardello di responsabilità nei confronti del futuro di milioni italiani che hanno perso la speranza e la voglia di lottare, sta dando vita a programmi che mettano al centro i dialoghi con i cittadini, giacché, secondo le stesse indicazioni del Presidente Prete, è grazie alla dialettiche ch’è possibile effettuare un cambiamento radicale ed epocale che parta dal basso per arrivare a cambiare il sistema perverso della concezione politica e sociale nel nostro paese. Proprio su quella barca, che da semplice giornalista ho interpretato metaforicamente come l’arca dell’alleanza e della salvezza, ho udito un discorso di vero cambiamento. Di seguito un estratto del discorso tenuto a Roma dal Presidente MGO:
“Quello che ho sempre lamentato – chiosa il Presidente Giuseppe Prete – è che nonostante i tanti progetti interessanti, siamo sempre divisi su tutto. Forse come non mai, siamo arrivati ad un punto in cui dobbiamo sederci attorno ad un tavolo per cercare di trovare strategie utili che possano risollevare le sorti della nostra amata Italia. Purtroppo ci sono tantissime scatolette vuote che regalano il consenso ai partiti maggiori, i veri responsabili della debacle a cui stiamo assistendo da molti anni. Il nostro movimento si è presentato alle scorse elezioni nazionali e, stando ai sondaggi, aveva un buon 2%. A causa di una scelta sbagliata, non dovuta per nostre mancanze, non siamo entrati in Parlamento. Sono abituato a non piangermi addosso e a vedere il passato come storia da cui trarre un insegnamento per il futuro. Il mio progetto è incentrato molto sull’aspetto economico, che reputo il vero cardine di questo paese. Il rilancio dell’economia deve avvenire attraverso una politica di incentivi a favore degli artigiani, della piccola e media imprenditoria, dei giovani e degli anziani. Mancando il lavoro mancano delle entrate nelle case pubbliche, per cui il risultato è il conseguente aumento della tassazione. Con il problema della Delocalizzazione è purtroppo difficile parlare di occupazione e forza lavoro. Un altro problema riguarda il sistema pensionistico che va assolutamente riformato, attraverso un calcolo di coefficienti, senza cadere in populismi inutili e dannosi per il nostro paese. Non scordiamoci che non siamo un paese povero, perché siamo il quarto paese in Europa per contribuzione e l’ultimo per competitività industriale. Inoltre, a causa dei debiti degli ultimi tre decenni noi perdiamo costantemente liquidità e, in Europa, non siamo più nelle condizioni di poter alzare la voce. La riduzione delle tasse e la ristrutturazione del debito non devono essere visti come un problema. Impariamo a tenere sotto controllo il bilancio”.
“Se un giorno diranno di noi che, con il nostro lavoro, abbiamo contribuito al benessere ed alla felicità dei cittadini, allora sarò soddisfatto”. Questo in sintesi lo slogan che riassume tutta la filosofia del ‘Movimento Gente Onesta’

Gabriele Russo

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