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Happy Yellow Jaffa all'Executive Lounge: il reportage culinario

Avvicinandomi all’Executive Lounge in via De Tocqueville, in occasione dell’Happy Yellow Jaffa, per una degustazione di ricette a base di pompelmo preparate dallo chef Mattia Poggi, noto con sollievo che alle 18.30 corso Como ha ancora una dimensione umana, senza rampanti milanesi e neoproletari brianzoli in libera ostentazione. A quell’ora è una comune via di passaggio.

 

Mattia, allievo di Gualtiero Marchesi, lanciato da un programma su Alice Tv, sta diventando uno degli chef più noti del palinsesto televisivo. Giovane, brillante e di bell’aspetto, si racconta che abbia dato lezioni di cucina a Naomi Campbell e che sia stato bramato come personal chef da Jennifer Lopez.

 

In quest’occasione è a Milano per rilanciare il pompelmo Jaffa e per prepararci succulenti piatti basati su questo frutto che in Italia, spremute escluse, ha un ruolo piuttosto marginale. Eppure il pompelmo – per dirla come Oscar Wilde – è un limone che ne ha avuto l’opportunità e ne ha approfittato, e può offrire ottime prospettive culinarie.

 

L’aspetto più allettante è che io, in veste di addetto stampa, sono tenuto a valutare e soprattutto assaggiare queste portate libidinose per le papille gustative. La location, l’Executive Lounge, è un vastissimo open space di questa buia traversa di corso Como. Alle 18.30 è ancora vuoto, ma in serata si riempirà di trentenni appartenenti a quella Milano che guadagna tantissimo anche se non si sa bene quel che fa. C’è un tavolo su cui Mattia Poggi prepara i piatti mangerecci, mentre un assistente coi rasta dispensa cocktail, a bassissimo contenuto alcolico.

 

Per me che sono abituato a mangiare alla buona, descrivere il sapore delle singole portate sarebbe un abuso di superlativi. Come al solito si tratta di ricette che, mentre vengono preparate, pensi che siano tecnicamente riproducibili anche a casa, poi nel momento in cui ti cimenti (se mai ti viene l’azzardo di farlo), ti rendi amaramente conto che sarebbe più facile sequestrare uno chef. Oppure, se si ha la possibilità economica, assoldarlo per la propria cucina casalinga, come si racconta volesse fare Madonna con Mattia Poggi.

 

Questo il menu della serata:

  • crostini di spinaci con formaggio fresco, noci e gorgonzola
  • coppe di pompelmo rosso con polpa di nasello e olive taggiasche
  • gnocchetti con pescatrice e finocchi al profumo di pompelmo
  • bicchierino alla mousse di yogurt greco, pompelmo e pesca caramellata accompagnato con un gustoso frullato alla frutta.

 

Trattandosi di una promozione dei pompelmi israeliani Jaffa, si è voluto strafare e anche le bevande, analcolico Florida e vodka flour, erano basate sull’agrume protagonista della serata. In questo modo, anche se i piatti avevano una delicatezza di non ordinaria amministrazione, poco alla volta il gusto del pompelmo ha cominciato a conquistare tutto il palato e a monopolizzare le papille gustative.

 

Finiti gli assaggi c’era la possibilità di votare la migliore ricetta. Difficile esprimersi visto l’altissimo livello. Dopo aver complottato col vicino ho optato per gli gnocchetti. Si dice che tra i votanti verrà sorteggiato un vincitore di un week end relax in montagna a gennaio. Spero che Jaffa mi dia l’opportunità di raccontare anche quello!

 

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Gianluca Longhi
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