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Visitare la Germania e la Bassa Sassonia, itinerario guidato tra castelli, incantevoli parchi e visite sorprendentemente tecnologiche

La Germania è oggi una delle destinazioni più interessanti in Europa. Alcune delle sue principali città sono ai vertici delle classifiche di gradimento degli italiani, che non le scelgono solo per le vacanze, ma sempre più spesso anche per lunghi soggiorni di lavoro o studio. Se però si vuole cogliere l’essenza di questa nazione, bisogna necessariamente scoprire il suo territorio, le sue regioni, le sue tradizioni. Proprio come l’Italia.

 

L’itinerario che vogliamo proporvi è certamente molto suggestivo. Siamo nel cuore della Germania, dove l’asse est-ovest che porta da Berlino alle grandi città della Ruhr incrocia quello nord-sud che va da Amburgo alla Baviera. Siamo in Bassa Sassonia.

 

Per arrivarci dall’Italia potrete scegliere l’auto, attraversando la Svizzera o il Tirolo e poi, sfruttando l’eccellente rete autostradale tedesca, puntare verso Hannover. Per chi non ama i lunghi trasferimenti, l’aeroporto della stessa Hannover offre decine di voli diretti quotidiani dalle principali città italiane, in particolare da Milano e Torino. Noi scegliamo invece di viaggiare in treno con la DB, le ferrovie tedesche, una soluzione che permette di godere appieno dei panorami in totale relax.

 

Partiamo al mattino da Milano con un Cisalpino diretto a Berna, dove una comoda coincidenza ci permette di salire su un ICE, il treno ad alta velocità di DB, diretto a Berlino. Le ore del viaggio trascorrono piacevolmente; le belle giornate che fortunatamente ci accompagneranno per tutto il viaggio ci offrono colline cariche di grano, scorci di grandi città, grandi fiumi carichi di acqua, foreste che ci mostrano come fossero difficili da penetrare queste terre fino a pochi secoli addietro.

 

Arriviamo nel tardo pomeriggio a Wolfsburg, città nata nel 1937 insieme con il gigantesco complesso industriale, oggi il più esteso d’Europa, della Volkswagen. Dalla stazione raggiungiamo con il bus 207 il caratteristico Hotel An der Wasserburg, un tre stelle ricavato in una tipica casa del XVIII° secolo, perfettamente inserito nel tranquillo borgo medievale di Neuhaus. Lasciati i bagagli, decidiamo di andare subito alla scoperta di un altro villaggio medievale, sempre  compreso nella municipalità di Wolfsburg: Fallersleben. Qui scegliamo di cenare nella birreria più antica della città, la Altes Brauhaus zu Fallersleben (Am Alten Brauhaus 9, Wolfsburg-Fallersleben), dove in un ambiente davvero unico risalente al 1765 trascorriamo una piacevole serata gustando birra di loro produzione accompagnata da piatti tipici.

 

La mattina successiva, dopo un’abbondante colazione (in Germania la prima colazione è sempre molto ricca, con’un’ampia scelta di frutta, bevande, cibi dolci e salati), torniamo in centro città, attraversiamo il Mittellandkanal ed entriamo all’Autostadt, il grande parco della mobilità che Volkswagen ha aperto nel 2000 accanto al suo principale stabilimento.

 

L’Autostadt si rivela un parco dove storia, cultura, design e tecnologia offrono un’esperienza davvero unica, tanto ai bambini (per i quali vengono organizzati speciali corsi di guida, al termine dei quali vengono rilasciate delle simpatiche patenti), quanto agli appassionati di automobili (con le collezioni storiche e le ultimissime novità presentate da tutti i marchi del gruppo nei rispettivi padiglioni) ed alle famiglie, che possono trascorrere una piacevole giornata tra giardini, specchi d’acqua e mille opportunità di ristorazione ed intrattenimento, sempre in un contesto dove tutto esprime bellezza e serenità. E’ possibile quindi effettuare differenti esperienze di guida, capire come sono cambiate le auto negli anni e le strade nei millenni, apprezzare quanto l’industria automobilistica sta facendo in materia di sostenibilità ambientale. Davvero interessante, infine, la possibilità di visitare lo stabilimento, dove assistiamo in tutta sicurezza alle varie fasi di assemblaggio di un’autovettura, passando a pochi centimetri dagli operai al lavoro sulla catena di montaggio.

 

Per gli appassionati dei motori l’Autostadt è dunque una destinazione che da sola merita il viaggio, come dimostrano i due milioni l’anno di visitatori. Lasciamo l’Autostadt consapevoli di aver visitato un magnifico esempio di cultura industriale, e di quanto la tecnologia e la ricerca influiscano nell’evoluzione nostri costumi, parametri che tanto spiegano il successo mondiale dell’industria automobilistica tedesca. Questo ci convince indubbiamente, inoltre, di quanto successo riscuoterebbe uno spazio del genere anche in Italia, magari a Mirafiori o ad Arese.

 

Nelle due ore che ci rimangono da trascorrere a Wolfsburg, scegliamo di non addentrarci nel grande Designer Outlet che sorge in centro città, preferendo una veloce visita al Castello rinascimentale, oggi sede di un apprezzato festival estivo di musica e danza, ed al bellissimo parco che circonda l’Allersee, una vera oasi di verde pubblico dove è possibile praticare ogni sport, fare il bagno, prendere il sole sulla spiaggia in estate e pattinare sul ghiaccio in inverno, uno spazio che rende questa città industriale estremamente vivibile.

 

Lasciamo Wolfsburg nel tardo pomeriggio e, dopo soli 20 minuti su di un comodissimo treno regionale, arriviamo a Braunschweig.

 

Braunschweig è la principale città d’arte della Bassa Sassonia, famosa in Germania per il suo fitto calendario di eventi culturali e musicali. La sua storia è legata alla figura di Enrico il Leone, storico Duca del periodo medievale, ed alla sua adesione alla Lega Anseatica quale città libera. Ricostruita dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale, Braunschweig ha saputo valorizzare al meglio il suo notevole patrimonio, offrendo un riuscitissimo incontro tra palazzi storici, collezioni d’arte ed un clima estremamente vivace presente in tutta la grande isola pedonale che ha liberato dalle auto il centro storico.

 

Lasciati i bagagli nel centralissimo Hotel Deutsches Haus, un tre stelle che offre tutto il fascino di un albergo dei primi anni del 1900, decidiamo di rinunciare ad una tranquilla cena per assistere ad un concerto di musica classica presso il gotico Altstadtrathaus.

 

Il mattino successivo, dopo l’immancabile colazione, visitiamo la città. Partiamo dalla Burgplatz, la piccola piazza al cui centro troviamo il celebre Leone di bronzo voluto da Enrico il Leone nel 1166. Sui lati della piazza si aprono il Castello (ricostruito dopo la guerra nelle sue originali forme romaniche, al cui interno si trova il ricco Tesoro dei Welfen), alcune belle case graticcio con travi finemente intagliate, e la Cattedrale. Anche quest’ultima risale al XII° secolo ed è dunque romanica, con successive aggiunte gotiche risalenti al periodo della Riforma Protestante. Al suo interno meritano di essere ammirati gli affreschi che narrano scene della Bibbia, un Crocifisso ligneo di grande valore e la cripta ove sono sepolti i Principi di Braunschweig.

 

Percorriamo quindi le belle ed affollate vie pedonali fino all’Altstadtmarkt, la storica piazza dove la sera precedente abbiamo assistito al concerto. L’insieme è uno splendido esempio di architettura gotica, con al centro una maestosa fontana in bronzo, ed ai lati l’antico municipio (l’Altstadtrathaus), il magazzino delle merci (il Gewandhaus) e la chiesa di San Martino. Da qui una bella passeggiata attraverso le allegre piazze del centro, dove incrociamo il Residenzschloss: il Palazzo Ducale ottocentesco, danneggiato durante la guerra, demolito nel 1960 e ricostruito nel 2007, che oggi ospita una moderna galleria commerciale. Ai piani superiori non mancano anche una biblioteca e gli archivi della città; sul tetto dell’edifico, inoltre, si gode un’impareggiabile vista sulla città, e vi è la più grande quadriga d’Europa. Proseguiamo per il bel quartiere intorno alla chiesa di St.Magni (con la coloratissima Happy Rizzi Haus), fino al Museo Herzog Anton Ulrich, una delle principali pinacoteche di tutta la Germania, dove sono esposti alcuni capolavori di Rembrant, Rubens, Van Dyck, Brueghel, Tintoretto, Veronese e Giorgione.

 

Nel pomeriggio decidiamo di visitare la vicina cittadina di Wolfenbüttel. In 20 minuti il bus 420 ci porta in questa stupenda località, risparmiata dai bombardamenti alleati, notevole esempio urbanistico rinascimentale, con oltre 600 edifici con la tipica intelaiatura a graticcio.

 

Fin dalla Stadtmarkt, la piazza principale, rimaniamo colpiti dalla vivacità delle sue strade, con affollatissimi déhors, ma soprattutto dalle belle case, tutte ristrutturate nel rispetto degli stile e dei materiali tipici: il Rathaus (Municipio), la storica Apoteke (Farmacia), le facciate su Herzogstrasse, Krambuden e Löwenstrasse, fino ad arrivare al Palazzo Ducale, splendida residenza in cui, tanto all’esterno quanto negli interni, si mescolano gli stili rinascimentale e barocco. Proprio gli interni meritano una visita, grazie alle ricche collezioni di mobili, argenteria, arazzi, statue e dipinti che ne riempiono gli ambienti.

 

Ancor più sorprendente, di fronte al Palazzo Ducale, la Bibliotheca Augusta, un palazzo di stile fiorentino che contiene più di un milione di testi, dei quali 350.000 datati tra il XV° ed il XVIII° secolo, perfettamente conservati e consultabili per motivi di studio. Sempre nel grande piazzale davanti al Palazzo, meritano una veloce visita anche la casa dove trascorse gli ultimi anni della sua vita il grande drammaturgo G.E. Lessing e l’antica Armeria, oggi succursale della grande Bibliotheca Augusta.

 

Scopriamo infine dal negozio Jägermeister che siamo nella città dove viene prodotto il famoso amaro,  la cui fabbrica è peraltro visitabile, ma noi dobbiamo accontentarci di un piccolo souvenir perché il bus 420 ci aspetta per rientrare a Braunschweig.

 

Dopo un giornata davvero intensa scegliamo di cenare al Rheinische Republik (Neue Stasse 10-12), una bella birreria nel centro pedonale, dove servono abbondanti piatti tipici accompagnati dalle birre prodotte nella Regione.

 

Una passeggiata al tramonto ci offre nuovi scorci, nuove prospettive e nuove luci sulla Città, chiudendo così in modo suggestivo la nostra giornata.

 

L’indomani, lasciato l’hotel e raggiunta in pochi minuti con un tram la stazione, partiremo alla volta di Goslar. Ma per i nuovi itinerari da visitare, dovremo aspettare la prossima settimana. Intanto, come sempre, buon viaggio!

 

Informazioni di viaggio: di seguito le informazioni utili per il viaggio:

 

DOVE DORMIRE

–  A Wolfsburg, An dei Wasserbug Hotel, Wolfsburg

–  (An der Wasserburg 2, Wolfsburg-Neuhaus, +49.53639400, free WiFi)

–  A 5 km dal centro, bus 207 direzione Neuhaus o taxi

 

A Braunschweig, Hotel Deutsches Haus

– (Ruhfautchenplatz 1, Braunschweig, +49.53112000, free WiFi)

Centro Città

 

PER SAPERNE DI PIU’ –  Ulteriori informazioni sono disponibili sui seguenti siti:

www.germany.travel: Il sito dell’Ente del Turismo Germanico in Italia, ricco di informazioni e suggerimenti, dove è possibile richiedere materiale informativo per pianificare il vostro viaggio.

www.9cities.de: Il sito ufficiale dell’Ente del Turismo della Bassa Sassonia. Disponibile anche in Italiano.

www.autostadt.de: Disponibile in Inglese e Tedesco.

www.wolfsburg.de: Disponibile in Inglese e Tedesco.

www.braunschweig.de: Disponibile in Inglese e Tedesco.

www.wolfenbuettel-tourismus.de: Disponibile in Inglese e Tedesco.

 

AGGIORNAMENTO del 28 giugno 2013Per la seconda parte dell’itinerario in Bassa Sassonia, alla scoperta di Golsar e Celle, CLICCA QUI

 

INVIATECI LE VOSTRE SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni e foto circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci a redazione@cronacamilano.it

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Giulio Ciaffi

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