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JUVENTUS – MILAN 0 a 1, Serie A 28esima giornata

Allegri perde Pato qualche ora prima del fischio d’inizio, il brasiliano ha la febbre e ritorna a Milano. Al suo posto entra Cassano, schierato dopo le ultime due panchine.
Delneri si affida a Martinez sulla fascia sinistra e non riesce ad avere la disponibilità di Aquilani, nel mezzo viene dirottato Marchisio.

 

Dopo soli due minuti i rossoneri avrebbero già l’occasione di passare in vantaggio; dalla sinistra Flamini crossa, Ibrahimovic colpisce mandando sopra la traversa, palla leggermente sporcata da Barzagli.

 

Sono poche le occasioni da rete durante la prima frazione, i bianconeri si chiudono a riccio e cercano le ripartenze sfruttando al massimo la velocità di Krasic, il serbo però fatica ad imbeccare il duo offensivo composto da Matri e Toni, che trovano difficoltà a smarcarsi dal muro difensivo rossonero.

 

In realtà, le uniche palle gol potenziali le creano gli ospiti; dopo quella di Ibrahimovic in apertura è Cassano al 22’, da ottima posizione, ad avere tra i piedi il pallone del possibile vantaggio, ma il suo tiro di sinistro finisce alto; il barese è stato disturbato dall’uscita di Buffon che gli chiude lo specchio della porta.

 

La ripresa inizia subito con Robinho al posto di Boateng, il ghanese nel primo tempo ha preso un pestone sulla caviglia dopo un contrasto con Felipe Melo.

Inizialmente le due squadre si chiudono e non riescono a creare occasioni da rete; i rossoneri faticano con Ibrahimovic, lo svedese appare svogliato.

 

Ma il lampo di fulmine arriva al 67’ quando la punta svedese appoggia la palla di petto a Gattuso, il capitano rossonero dal limite dell’area calcia di sinistro, il suo rasoterra passa sotto le braccia di Buffon e si infila in rete.

 

È a questo punto che gli ospiti riescono ad amministrare agevolmente la palla senza incorrere in pericoli, tant’è che Abbiati non deve nemmeno compiere un intervento in tutto il match.

Dopo quattro minuti di recupero Rizzoli fischia la fine; i rossoneri espugnano l’Olimpico di Torino, e mandano un altro segnale forte al campionato ed alle inseguitrici, l’Inter ed il Napoli, entrambe di scena domani pomeriggio alle 15.


Matteo Torti

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