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Roma Milan 2 a 3 Serie A decima giornata, rossoneri più forti anche di Damato

In quello che lo stesso mister rossonero ha definito un “match scudetto”, gli occhi sono puntati sui numerosi ex: Cassano ed Aquilani tra le fila rossonere e Borriello per i giallorossi. Tra questi però l’unico titolare è l’ex “pricipino” romano che Allegri decide di schierare a centrocampo al fianco di Nocerino e Van Bommel. Davanti spazio a Robinho e Boateng alle spalle di Ibrahimovic. Luis Henrique, dopo la sconfitta di Genoa, punta tutto su Osvaldo con al proprio fianco Borini ed alle spalle Pjanic. A centrocampo spazio a Gago con De Rossi e Pizarro.

 

Il match inizia subito forte; i giallorossi pressano ed i rossoneri tentano di agire di rimessa. Al 1’ è Ibrahimovic ad involarsi verso la porta avversaria ma viene fermato per fuorigioco. Al 5’ è ancora lo svedese a rendersi pericoloso in area giallorossa: cross dalla destra di Abate, ma la punta rossonera non conclude bene.

 

La Roma si fa vedere solamente al 7’ con una spenta girata di Borini che Thiago Silva mura facilmente. È ancora il difensore brasiliano rossonero a spazzare la sfera al 13’ sul cross di Cassetti.

 

La partita si rompe al 16’ quando Aquilani pennella, dalla destra, per Ibrahimovic; lo svedese questa volta non sbaglia. Colpo di testa perfetto e palla in rete alle spalle di Stekelenburg, suo ex compagno di squadra ai tempi dell’Ajax.

 

Al 21’ ottima occasione per Robinho che, dal cerchio del centrocampo, vede l’estremo difensore giallorosso fuori dai pali e tenta la sventagliata. Sfera che si spegne di poco a lato della porta romanista.

 

Passano sette minuti e la squadra di Luis Henrique pareggia: corner battuto dalla sinistra, Zambrotta viene anticipato da Burdisso e palla che termina alle spalle di un immobile Abbiati, ancora poco sicuro tra i pali.

 

La reazione dei rossoneri è rabbiosa: calcio d’angolo battuto al 29’ da Robinho e testa piena di Sandro Nesta. Palla nuovamente in rete e Diavolo ancora in vantaggio. Il secondo gol degli undici di Allegri “ammazza” la Roma che fatica a rispondere.

 

La ripresa si apre con gli stessi effettivi in campo e con i padroni di casa maggiormente decisi a rimettere subito in parità l’incontro. Il Diavolo agisce in contropiede e si fa vedere già al 47’ quando Ibrahimovic si fa murare da Cassetti. Sulla respinta si avventa Nocerino che, però, spara alto.

 

Nella ripresa, ancor più che nella prima frazione di gioco, l’assoluto protagonista vuole esserlo l’arbitro, Damato, che agevola palesemente i padroni di casa non fischiando alcun fallo ai rossoneri.

 

Al 57’ torna a farsi vedere la Roma: sventola di Pjanic e bella parata di Abbiati. Passano tre minuti ed i giallorossi sono nuovamente nell’area rossonera: questa volta è De Rossi che spedisce a lato vanificando un’ottima occasione da rete.

 

L’arbitro continua nel suo personalissimo duello contro il Milan al 65’ quando espelle Boateng che, mentre usciva per lasciare spazio ad Emanuelson, dice qualcosa al quarto uomo. Al 70’ Abbiati viene impegnato nuovamente: Osvaldo colpisce a botta sicuro dopo un calcio d’angolo e l’estremo difensore rossonero riesce ad alzare la palla sopra la traversa.

 

Al 73’ Allegri si gioca la carta Cassano per uno stanco Robinho, martellato dai falli dei padroni di casa. Passano cinque minuti e l’ingresso del barese porta i suoi frutti: azione prolungata sulla sinistra e palla che termina ad Aquilani che, splendidamente, serve in mezzo Ibrahimovic. Pennellata di testa per lo svedese e palla in rete per il tris del Diavolo.

 

I rossoneri provano a chiudere il match in tutti i modi: al 79’ cross di Cassano e mezza rovesciata di Ibrahimovic che si spegne sopra la traversa. All’85’ l’occasione d’oro capita tra i piedi di Nocerino: il passaggio di Cassano è perfetto, ma l’autore della tripletta contro il Parma, spara incredibilmente alto a mezzo metro dalla porta, vuota, giallorossa.

 

E come nei più classici proverbi: gol fallito, gol subìto. Passano sessanta secondi di orologio e la Roma accorcia. Ambrosini, Thiago Silva e Nesta entrano in punta di piedi su Lamela che ha tutto il tempo di tirare un ottimo rasoterra che Abbiati non riesce a trattenere. Sul pallone si getta Bojan che mette in rete.

 

Gli ultimi quattro minuti trascorrono senza particolari pericoli e l’unica azione degna di nota è la conclusione del duello Damato-Milan: il fischietto sventola il rosso ad Allegri che, dalla propria area di competenza, pare in disaccordo con una decisione del direttore di gara.

 

A parte le due espulsioni rimediate, l’amnesia difensiva sul gol di Bojan e le continue incertezze di Abbiati, è un Milan veramente da scudetto. Nelle ultime quattro partite sono 14 i gol segnati, anche se le palle raccolte nella porta di Abbiati vanno inevitabilmente ridotte.

 

In attesa del “derby d’Italia” tra Inter e Juventus, il Milan si accomoda in testa alla classifica con 17 punti totalizzati in nove giornate. Per la Roma è crisi nera ed ora anche il progetto Luis Henrique rischia di saltare.

Matteo Torti

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