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Pato resta al Milan, il Psg dovrà aspettare giugno: voci di corridoio ed analisi concreta della situazione

“Ancelotti veniva sempre da me e mi parlava, spiegandomi ciò che dovevo fare in campo. Anche Allegri dovrebbe fare lo stesso, per indicarmi in quali aspetti del mio gioco si aspetta che io migliori”. E’ iniziato tutto il 27 dicembre grazie a queste parole pronunciate da Pato. Ed in un periodo, quello natalizio, così povero di notizie sportive, televisioni, radio e giornali si sono scatenati nell’imbastire la trattativa, secondo alcuni prossima alla chiusura, tra il Psg di Leonardo, ed a breve di Ancelotti, e la dirigenza del Diavolo.

 

UN PSG MADE IN MILAN – Leonardo come direttore generale, Ancelotti come tecnico, Kakà come trequartista e Pato come punta. Il progetto è definito: il Psg degli sceicchi, a sentire le notizie sportive di questi giorni, intende conquistare la Francia prima ed il Mondo poi, divenendo una succursale di presenti o prossimi ex milanisti.

  • Dopo aver speso, nel mercato estivo, l’enorme cifra di 45 milioni di euro per acquistare il giovane Pastore del Palermo, Leonardo ha a disposizione un budget di 100 milioni di euro per rinforzare la squadra che, nonostante il progetto ambizioso, ha dovuto abdicare nel girone di Europa League alle più modeste Atletico Bilbao, Salisburgo e Bratislava.
  • Se Leonardo ha già il suo posto nella dirigenza ed il tecnico di Reggiolo dovrebbe firmare ad ore, ben diverso è il discorso mercato: con Kakà Leonardo vorrebbe mettere a segno un colpo “pubblicitario” che possa aprire la strada per l’approdo di nuovi e più promettenti campioni.
  • E Pato? Cerchiamo di mettere un po’ d’ordine in questa grottesca e finta trattativa che ha visto strumentalizzare le parole dell’attaccante rossonero arrivando al punto di ipotizzare la firma, tra il Papero ed il club parigino, per il 4 gennaio 2012.

 

PATO-PSG: COSA C’E’ DI VERO? – Pato è in rottura con Allegri ed il Milan, con Leonardo alla finestra che lo stima, ed Ancelotti che l’ha lanciato in Italia. Ecco il quadretto di capodanno che, in Francia ed in parte dell’Italia, sta prendendo piede:

  • Ad alimentare le infondate notizie sulla trattativa ci ha pensato oggi Gilmar Veloz, procuratore del giovane attaccante brasiliano del Milan, dicendo: “C’è un’offerta del PSG per Pato, molto interessante perchè a Parigi ci sono Ancelotti e Leonardo. Ma ora dipende dal Milan”.
  • In tutto questo tuttavia nessuno ha pensato alla società di via Turati, che ha l’obiettivo di vincere, a maggio 2012, il suo 19° tricolore, e vuole superare lo scoglio degli Ottavi di finale in Champions League.
  • Siamo davvero sicuri che i rossoneri siano disposti a rinunciare a Pato a gennaio per disputare la seconda parte della stagione con Ibrahimovic, Robinho, El Shaarawi e, a breve, Tevez? Considerando che mentre Pato può giocare in Champions, l’argentino che a breve approderà a Milano, non può disputare la “coppa dalle grandi orecchie”.

 

PATO E LA SUA PAURA – Il tutto è nato dopo che il Papero ha espresso un malumore per alcuni, ed un consiglio per altri, verso Allegri, reo secondo il brasiliano di non aver costruito un rapporto di fiducia con lui.

  • Siamo sicuri che dietro le parole pronunciate da Pato si nasconda la volontà di rompere drasticamente con il Milan, con i compagni di squadra e con i tifosi? O forse c’è la preoccupazione, fondata, che l’arrivo di Tevez possa aumentare la concorrenza nel reparto offensivo?
  • Noi crediamo che l’ipotesi più verosimile sia la seconda; Pato ha paura di fare la fine di Cassano nella scorsa estate: diventare il 4° attaccante del Milan. Ma è proprio questo che deve portarlo ad una reazione d’orgoglio: il barese, in poco più di un mese, è passato dall’aver la valigia in mano ad essere il titolare indiscusso al fianco di Ibrahimovic.
  • Come ci è riuscito? Semplice: con lavoro ed impegno, soprattutto in allenamento. È esattamente lo stesso percorso che Pato deve riuscire a fare nei prossimi mesi. Il brasiliano a pieno regime è in grado di mandare in panchina anche campioni del calibro di Tevez.
  • Certo è però che, qualora Pato non dovesse avviare questa crescita, allora il discorso “cessione” potrebbe ripresentarsi, questa volta con ragione, nel prossimo mercato estivo.

 

PATO: A GENNAIO NON SI MUOVE – E’ giovane, ha una media gol spaventosa, deve giocare la Champions con il Milan e non c’è nessuno sul mercato che possa minimamente sostituirlo: ecco perché, a gennaio, i rossoneri non si priveranno in alcun modo del loro gioiello.

  • A rinforzare questa tesi ci sono le parole pronunciate da Adriano Galliani: “Posso dire assolutamente che sento Carlo Ancelotti, che non ha ancora firmato ma che diventerà un allenatore. Non ho sentito Leonardo, non ho sentito nessuno nè Pato. Non c’è nessuna trattativa: ci sta che Pato possa piacere a Carlo e ci sta. Pato è un giocatore del Milan: questa è semplicemente la verità. Non esiste nessuna trattativa. In questi giorni in cui il Campionato è fermo i giornale non sanno cosa scrivere”.
  • Oltre all’amministratore delegato rossonero, anche l’uomo mercato Bronzetti ha espresso lo stesso concetto: “E’ solo lo sfogo di un ragazzo. Difficile trovare una società meglio organizzata del Milan e poi, con tutto il rispetto, il campionato francese non vale quello italiano. Tutto ingigantito dai giornali. Hanno vinto il campionato, sono primi e qualificati in Champions. Quali sono i problemi?”.

 

A GENNAIO NO, MA A GIUGNO…? – Pato venduto nel mese di gennaio? Ci sentiamo di esprimere un categorico ed imperativo no. Ma a giugno? Qui potrebbe aprirsi un discorso diverso che dipende, in primis dalle performance del brasiliano ed in secondo luogo “dall’assegnone”.

  • Cosa intendiamo dire? Il Milan ha blindato unicamente Thiago Silva, ergo anche Pato è cedibile. Ma ad una certa cifra: i rossoneri non si siederanno al tavolo con nessuna società, a meno che non venga formulata un’offerta di, almeno, 45 milioni di euro.
  • Eccoci arrivati al punto: se anche da Parigi dovesse arrivare un’offerta di questo tipo a gennaio, questa non verrebbe presa in alcun modo in considerazione.
  • Discorso diverso per giugno quando, un’eventuale partenza di Pato potrebbe essere degnamente sostituita dall’arrivo del rossonero Balotelli.


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Matteo Torti

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