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Juventus Lecce, Buffon come Van der Sar? Il Milan ci spera

Siamo, su per giù, alle 22.30 di mercoledì 2 maggio 2012; San Siro esplode di gioia, il tabellone mostra che il Lecce, in quel di Torino, ha agguantato il pareggio. L’eroe dei rossoneri è Bertolacci, centrocampista classe ’91 della Roma in prestito ai giallorossi di Cosmi. Il complice del giovane italiano è Gianluigi Buffon: colui che per molti anni è stato visto come il miglior portiere al Mondo si rende protagonista di un goffo e clamoroso errore che potrebbe costare caro alla Vecchia Signora. Errori che non possono far altro che far tornare alla mente Edwin Van der Sar.

 

BUFFON: CHE DISASTRO – “Un errore così da un campione di questo calibro era inaspettabile”: è questo il commento che va per la maggiore tra i tifosi bianconeri che, dall’85’ del match contro il Lecce, si sentono meno vicini alla conquista del 28°, 29° o 30° tricolore che sia.

– Antonio Conte, nel postpartita, interviene sull’erroraccio dell’estremo difensore juventino minimizzando l’accaduto: “Buffon, per la sua carriera, per quello che ha dato, per quello che sta dando e per quello che darà alla Juventus, non debba scusarsi, con nessuno, perchè è un grande campione”.

– La diretta tv però è più chiara di ogni dichiarazione: il tecnico della Vecchia Signora, dopo aver assistito alla ‘papera’ di Buffon, si volta verso la propria panchina disperato, con le mani nei capelli.

 

“UN UOMO AMAREGGIATO” – “Sono cose che succedono, non ne farei un dramma. Penso che Buffon l’abbia già, se non dimenticato, almeno lasciato alle spalle. Domenica non avrà alcuna ripercussione”: sono queste le parole usate oggi da Dino Zoff per commentare quanto accaduto ieri sera all’estremo difensore bianconero.

– Anche Silvano Martina, agente di Buffon, è intervenuto sulla vicenda: “Gigi non è felice, anzi è triste per l’errore. Il primo a essere arrabbiato e dispiaciuto era proprio lui. Però è forte di carattere e si riprenderà immediatamente. Già da domenica sono convinto che tornerà a sfoderare le sue parate”.

 

E VAN DER SAR COSA C’ENTRA? – Siamo nella stagione 2000/01, sulla panchina bianconera è seduto Carlo Ancelotti e tra i pali, il titolarissimo, è l’olandese Edwin Van der Sar. E le coincidenze non mancano, anzi.

– Alla sua seconda stagione in Italia, lo storico portiere olandese si rende protagonista di diversi interventi goffi che, in più di un’occasione, costano punti decisivi alla Vecchia Signora.

– Il primo di questi arriva l’11 novembre 2000; al ‘Delle Alpi’ si presenta la Lazio. Su un tiro di Marcelo Salas, Van der Sar manca goffamente la presa e l’1 a 1 è servito. Due punti persi per i bianconeri che, a conti fatti, saranno decisamente pesanti.

– Non è tutto; dopo altri episodi nei quali l’olandese si dimostrò poco lucido e sicuro, arriviamo al 6 maggio del 2001; a Torino, questa volta, c’è la Roma (capolista). La Juventus inizia alla grande e si porta sul doppio vantaggio con Del Piero e Zidane. Ma nella ripresa va in scena, per dirla alla Conte “l’imponderabile”: gran gol di Nakata e ‘cappellata’ del portiere olandese che, poco dopo, non trattiene un altro tiro del giapponese e favorisce il tap-in di Batistuta. 2 a 2 finale e giallorossi che conquistano il titolo.

 

IL MILAN SE LA RIDE – Come allora siamo a maggio; nel 2012 il fatto si è compiuto il 2, nel 2001 eravamo al 6 del mese; c’è sempre di mezzo la Roma dal momento che la rete del pareggio del Lecce è stata firmata da Bertolacci, di proprietà dei capitolini, e balla uno scudetto che, anche in questa occasione, potrebbe essere segnato da un clamoroso errore di un portiere.

– Romanticamente, alcuni, potrebbero rifarsi alla giustizia divina che, nella serata di mercoledì, ha ‘punito’ Buffon per le dichiarazioni, “Anche se l’avessi visto non l’avrei di certo segnalato”, pronunciate nel post-partita del match contro il Milan (per intendersi quello del gol-non gol, ma decisamente gol, di Muntari).

 

 Matteo Torti

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