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EA7 Milano in Finale! Battuta la Scavolini Pesaro 73-63 in gara 4 di semi-finale

Milano – Impresa Olimpia. All’Adriatic Arena di Pesaro il roster di coach Scariolo batte i padroni di casa della Scavolini in gara 4 delle semi-finali play-off staccando il pass per la finalissima contro i Campioni in carica della Montepaschi Siena.

Quaranta minuti di pura battaglia, dove entrambe le formazioni non hanno mollato un solo centimetro di campo, lottando ad ogni rimbalzo. La Scavolini ha dimostrato di essere un avversario ostico, tosto e determinato. C’è voluta una grande prestazione collettiva per avere la meglio sul roster di Dalmonte.

Daniel Hackett e Jumane Jones hanno costretto agli straordinari Cook e compagni. Un Antonis Fotsis in grande spolvero è stato l’arma in più dei meneghini. Così come Malik Hairston, che riscatta l’opaca prestazione di 48 ore fa.

Pesaro e Milano hanno dato spettacolo per gli oltre 9.000 spettatori dell’Adriatic Arena. Un finale di gara intenso dove i padroni di casa tentavano la rimonta, ma il muro eretto da Melli e Gentile ha retto bene le sfuriate di Jones e compagni. I due tiri liberi di Cook nel finale decidono la gara dopo una generosa prestazione dei marchigiani.

Match combattuto – Il cammino verso la finale passa, quindi, da Pesaro. Per centrare l’obiettivo coach Scariolo schiera il quintetto titolare composto da Mancinelli, Fotsis, Hairston, Bourousis e Cook. Dalmonte per tentare l’impresa si affida a White, Hickmann, Jones,  Hackett e Cusin. Avvio intenso: Bourousis con una tripla spezza l’equilibrio, Hackett risponde dalla distanza, Mancinelli sigla cinque punti consecutivi e l’EA7 va in vantaggio.

Cusin pareggia e ribalta il parziale in favore dei marchigiani, Lydeka firma quattro punti, ma Cook da tre e Radosevic cambiano lo score di fine primo quarto: Olimpia avanti 21-20.

Nel secondo quarto Milano allunga con Gentile. Pesaro non ci sta e grazie a Jones e Hackett recupera il gap. Il roster di Scariolo a differenza di gara 3 mantiene alta la concentrazione. Radosevic porta avanti di 3 punti i meneghini, poi Pesaro ribalta con Hickmann.

In un frangente di gara dove le squadre si danno battaglia a suon di canestri, ecco che l’Olimpia mette nuovamente la freccia. Antonis Fotsis prende per mano la squadra grazie alla sua immensa classe, piazzando due triple consecutive, Hairston sfrutta due tiri liberi consentendo all’EA7 di chiudere in vantaggio anche i secondi dieci minuti: 38-41.

Il terzo quarto si apre con la tripla di Jumane Jones. Pesaro recupera il parziale grazie allo statunitense ed al connazionale Hickman. Padroni di casa che provano la fuga ma Mancinelli pareggia il conto. Milano torna in vantaggio grazie all’ennesima tripla di Fotsis ed il canestro di Capitan Mason Rocca.

L’Olimpia fa registrare il massimo vantaggio della partita andando a +6 intorno la metà del tempo. Pesaro riprende quota con le giocate di un ispirato Jumane Jones. Nicolò Melli, però, si rende protagonista di due giocate difensive decisive proprio sull’arrembante Jones. Prima lo induce all’infrazione di passi, poi ne stoppa la conclusione in bello stile. Il terzo quarto si conclude con l’Olimpia avanti di 8 lunghezze: 62-54, presa per mano da Gentile.

L’ultimo periodo si gioca sul filo della tensione. Le squadre distanti di 4 punti, con Milano ovviamente a condurre, non trovano la via del canestro con regolarità, sbagliando molte occasioni e regalando spunti per le ripartenze. Le difese reggono bene, mantenendo invariato lo score.

Dopo un paio di minuti dove i punti vengono meno, Hickman decide di dare un pò di pepe al finale. Spettacolare terzo tempo a canestro che vale il meno 2 dai meneghini. La banda Scariolo non esita a farsi sotto e Cook sfrutta un fallo di Cusin realizzando due liberi. Hackett fa 0/2 dalla lunetta, Fotsis , invece, 2/2 sfruttando il fallo sistematico di Pesaro.

Il finale è tutto di marca “Armani” con il roster di Scariolo che centra la finalissima scudetto espugnando l’Adriatic Arena per 73-67. Sabato 9 Giugno gara 1 al PalaEstra di Siena alle ore 20.30. La grande sfida ha inizio.

Giovanni Parisio

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