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Cessione Sneijder, non convocato per l’Europa League, a gennaio partirà

Ormai è ufficiale: Wesley Sneijder, tra poche settimane, non sarà più un giocatore dell’Inter. L’incontro di lunedì, invece di riavvicinare le due parti, sembra aver dato lo strappo definitivo. E le dichiarazioni di Moratti e di Stramaccioni non sembrano lasciare altre speranze: a gennaio l’olandese sarà messo sul mercato. Chi lo prenderà? Difficile dirlo ora. Intanto anche per il match di questa sera non è convocato.

MORATTI NON SCHERZA: “O FIRMA, O SE NE VA” – Vie di mezzo non ce ne sono. O Wesley Sneijder accetterà la nuova proposta neroazzurra, oppure dovrà fare le valigie e lasciare, già a gennaio, Appiano Gentile.

– Non ha utilizzato mezzi termini il presidente interista Massimo Moratti che, nella giornata di martedì, si è espresso così sulla vicenda: “O se ne va o accetta, non abbiamo idea di alternative all’Inter perché non ce ne sono e cercarne sarebbe stato scorretto visto che è uno di noi e deve ancora decidere”.

– Il patron del Biscione è poi tornato sul comunicato pubblicato dall’olandese nel pomeriggio di lunedì: “Avendo un contratto, lui ha il diritto di dire di no. Noi avremmo quello di fare una controproposta, ma non credo ci siano margini. A noi sembrava una proposta equa, lui è libero di non ritenerla tale. Certo che il suo comunicato denota che è più lontano di quanto pensassi”.

STRAMACCIONI LO MOLLA: “SCELTE MIE” – E se fino a qualche giorno fa si pensava che dietro le continue e ripetute esclusioni di Wesley ci potesse essere una strategia dettata dalla società, ora appare chiaro che le mancate convocazioni del trequartista olandese sono da imputare solo e soltanto al tecnico romano.

– Andrea Stramaccioni, nella conferenza stampa del pre-Europa League, ha così affermato: “Io sono l’allenatore dell’Inter e io decido di non far giocare Sneijder. Se giocherà o non giocherà lo deciderò io, mi assumerò tutte le responsabilità. E’ solo una scelta tecnica, lui sta bene e si allena alla grande con tutti i suoi convocati”.

– E la conferma di tutto questo è arrivata, con qualche ora di anticipo, direttamente dalla bocca di Moratti: “Da sempre, la decisione di convocarlo o meno è in mano all’allenatore, che non ha ricevuto alcuna imposizione da parte della società. Sono il primo a chiedere all’allenatore di farlo giocare, non ho nessun interesse a pagare uno che va in tribuna, mentre potrebbe farci vincere le partite”.

– Il presidente neroazzurro, poi, è tornato anche sulle polemiche mediatiche che stanno seguendo questa vicenda: “Senza dimenticare il casino che si crea ogni sabato quando non viene convocato. Ecco perché la cosa va risolta in fretta, visto che genera tensione anche nella squadra. Per fatti psicologici, fisici e di poca integrazione, l’allenatore sino ad ora non ha ritenuto che fosse pronto”.

MI CONVOCA O NON MI CONVOCA? – Quanto accaduto lunedì pomeriggio negli uffici di Rinaldo Ghelfi e le successive dichiarazioni di Moratti sembravano preannunciare un ritorno in squadra per l’olandese.

– Il ritardo di Stramaccioni nel diramare i convocati per la sfida di questa sera con il Neftchi, però, aveva fatto pensare ad una nuova esclusione dell’olandese che, anticipando tutti, nella serata di ieri ha annunciato dal proprio profilo Twitter la mancata convocazione: “Per quelli che mi hanno chiesto se sono convocato per domani (oggi, ndr), non sono convocato!!!”.

LA RIFLESSIONE – Che senso può avere una decisione di questo tipo da parte del tecnico romano?

– Proprio quando potrebbero partire azioni legali verso la società neroazzurra da parte dell’entourage del giocatore, non sarebbe stato più opportuno convocarlo ed, eventualmente, lasciarlo in panchina trincerandosi dietro un “scelta tecnica”?

– La decisione di separarsi, possibilmente a gennaio, sembra ormai presa, ma è proprio necessario salutarsi in questo modo? L’esperienza avuta durante l’estate scorsa con Julio Cesar e Maicon non ha insegnato nulla all’Inter?

– Senza dimenticare che, così facendo, il valore del giocatore si sta quotidianamente abbassando.

A.A.A. SNEIJDER OFFRESI – “28enne, olandese, piacevole e gradevole, fisico definito, di belle prospettive, con un ‘triplete’ in bacheca offresi a mezza Europa dal mese di gennaio 2013”.

– Potrebbe essere questo l’annuncio che Soren Lerby, procuratore del trequartista, sta pubblicando sulla bacheca dei principali club europei alla ricerca, probabilmente disperata, di piazzare il suo assistito in un team di primo piano.

– Ad ora, come conferma lo stesso Moratti, non sono pervenute offerte in sede: “No, oggi (lunedì, ndr) non ce le hanno presentate. Se ci avessero portato un’offerta saremmo già due passi avanti”. Come a dire: se ci avessero portato un’offerta, l’avremmo già “impacchettato e spedito”.

– E, da qui in avanti, chi si potrà presentare? Certamente il prezzo, con le recenti non convocazioni e con le ultime dichiarazioni, è crollato: ora l’olandese non vale più di 15 milioni di euro, praticamente la metà di quanto si richiedeva solamente qualche mese fa.

– Questo rende appetibile un acquisto al quale, però, è necessario aggiungere un contratto di almeno 5,5 milioni di euro netti annui per tre anni. Nel complesso, quindi, si tratterebbe di un investimento di oltre 40 milioni di euro.

– Sulla rosa dei pretendenti poche le novità: il Psg ha già preso Lucas, il Chelsea sta tentando William dello Shaktar, Mancini è in rotta di collisione con il City, Real e Barça sembrano ampiamente al completo e Ferguson non sembra intenzionato ad accollarsi questo ingaggio.

– Le offerte, quindi, potrebbero pervenire da squadre “minori” come il Fenerbahce, lo Zenit, l’Arsenal, lo Schalke 04 ed il Borussia Dortmund.

– Nel frattempo una squadra italiana si tira fuori dalla corsa all’olandese; si tratta della Juventus che, per bocca di Marotta, dichiara: “Sneijder? Non ci interessa”. Matteo Torti

 

 

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