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Inter – Bologna 0 a 1 Serie A ventottesima giornata, per Stramaccioni è crisi

Una delusione dietro l’altra. Chi credeva che contro il Bologna l’Inter potesse riscattarsi dalla brutta figura di giovedì sera contro il Tottenham non ha visto esaudire le proprie speranze. I neroazzurri, autori di una prova incolore nel primo tempo, reagiscono solo negli ultimi venti minuti. L’orgoglio e la forza della disperazione, però, non sempre possono essere la soluzione a delle pesanti lacune tecnico-tattiche.

 

Moratti non ha certo utilizzato mezze parole per indicare l’obiettivo stagionale: secondo o terzo posto; il diktat del presidente è chiaro: la qualificazione alla prossima Champions League è di fondamentale importanza, soprattutto sul fronte economico.

 

Stramaccioni, per centrare l’obiettivo indicato da Moratti, decide di rivoluzionare la squadra. A pagare sono Chivu, Kuzmanovic, Cambiasso, Kovacic e Cassano. A loro bisogna aggiungere le assenze di Handanovic, squalificato, di Alvarez infortunatosi nel match di Londra e dei lungodegenti Samuel, Nagatomo e Milito.

 

In porta spazio per Carrizo, con capitan Zanetti, Ranocchia, Juan Jesus e Pereira davanti all’ex Lazio. Centrocampo con Stankovic e Gargano. Schelotto, Guarin e Benassi agiranno alle spalle di Palacio, unica punta. 4-2-3-1 in fase offensiva e 4-5-1 in fase difensiva.

 

Pioli, invece, non può contare sulla rilevazine Konè. Dietro Gilardino, spazio per Gabbiadini, Diamanti e Christodoulopoulos. Mediana con Taider e Perez. In difesa, davanti a Curci, dentro Garics, Sorensen, Antonsson e Morleo.

 

Dopo ottanta secondi primo brivido per la difesa neroazzurra: bel calcio di punizione di Diamanti per Sorensen che, però, non inquadra la porta di testa. Nell’occasione uscita a vuoto di Carrizo.

 

Al 3’ seconda grande chance per i rossoblu: bel contropiede avviato da Diamanti e concluso, a lato, da Gabbiadini. Che errore per l’ex punta dell’Atalanta. I neroazzurri provano a reagire al 6’ con uno scambio tra Schelotto e Benassi, ma l’italo-argentino non riesce ad arrivare sul pallone.

 

E’ sempre il Bologna a rendersi pericoloso; è l’11’ quando Diamanti inventa per Gilardino, ma l’attaccante ex Milan non trova la porta. Palla che lambisce il palo e si spegne a lato.

 

Due minuti dopo primo giallo del match: Calvarese lo sventola a Gabbiadini, reo di aver simulato a metà campo; i replay mostrano che, in realtà, era fallo per il Bologna con giallo per Ranocchia.

 

Al 30’ bordata di fischi per Schelotto che, ingenuamente, spreca un buon contropiede in cui l’Inter era 3 contro 3. Il pubblico non perdona l’errore al giocatore arrivato a fine gennaio dall’Atalanta. Pochi secondi dopo San Siro mostra tutto il suo disappunto anche nei confronti di Guarin, che si fa portare via palla in modo superficiale.

 

Dopo un brillante inizio, anche gli uomini di Pioli optano per un atteggiamento rinunciatario, affidandosi soprattutto alle ripartenze ed all’estrosità di Diamanti. Al 37’ i rossoblu si rifanno vedere: bella triangolazione tra Diamanti, Gilardino e Garics con palla che arriva a Gabbiadini, anticipato da Zanetti. Il capitano neroazzurro mette in corner.

 

Dagli sviluppi del calcio d’angolo è ancora Gabbiadini a non approfittare di una indecisione di Ranocchia. Nulla di fatto. Al 39’ brutto fallo di Stankovic su Diamanti: il serbo, dopo essere stato ammonito, va a redarguire a suo modo Diamanti. Calvarese gli risparmia il secondo giallo.

 

Al 45’ intervento molto duro di Benassi su Garics; Calvarese non lo ammonisce. Dopo due minuti di recupero termina il primo tempo. L’Inter sembra accusare ancora la fatica di Londra: nessuna azione degna di nota creata e svantaggio evitato solo grazie agli errori sottoporta di Sorensen e Gabbiadini.

 

La ripresa inizia con un doppio cambio: nel Bologna entra Naldo al posto di Sorensen, mentre nell’Inter dentro Cassano per Benassi. Stramaccioni continua sulla sua strategia di bocciare, a fine primo tempo, i giovani: era successo per Kovacic ed ora la “punizione” arriva per il giovane della Primavera. Ora sarà 4-4-2 con Schelotto e Guarin esterni di centrocampo.

 

Al 47’ ci prova Schelotto: l’ex Atalanta supera Morleo sulla destra e va al cross; il terzino del Bologna manda in angolo. Il Bologna risponde due minuti più tardi con Gabbiadini, che non riesce a sorprendere Carrizo: il colpo di testa dell’attaccante ospite è troppo debole.

 

Ora le due squadre sono molto più lunghe e lo spettacolo sembra beneficiarne maggiormente. Al 53’ incertezza per Carrizzo che, su un innocuo cross di Morleo, si trascina la palla in angolo. Pochi secondi dopo tegola per l’Inter: Stankovic chiama il cambio; non ce la fa a proseguire. Entra Kovacic.

 

Al 57’ arriva la rete che sblocca il match: Perez, dalla trequarti, inventa per Gilardino che approfitta di una marcatura troppo superficiale di Juan Jesus ed incrocia con la punta del piede destro. Carrizo guarda la sfera entrare nella propria rete. L’attaccante ex Milan è tenuto in gioco da capitan Zanetti.

 

Al 60’ secondo cambio anche per Pioli: esce proprio l’autore del gol ed entra Khrin, proveniente dal vivaio interista. Al 62’ Calvarese lascia correre in favore dell’Inter, ma quando la palla esce si dimentica di ammonire Naldo, che in precedenza aveva fatto fallo su Palacio.

 

Al 65’ Stramaccioni si gioca anche la terza carta: dentro Cambiasso e fuori Schelotto, pizzicato dal pubblico interista per la sua prestazione non particolarmente brillante. Un minuto dopo Cassano gira al volo per Ranocchia, che però viene anticipato da una pronta uscita di Curci.

 

Sul prosieguo dell’azione veementi proteste per un presunto intervento di Naldo su Palacio: Calvarese lascia correre. Le immagini non chiariscono se il contatto c’è effettivamente stato o meno.

 

Al 69’ ci prova Guarin: il colombiano entra in area dalla destra e va al tiro. Curci si rifugia in angolo. Sugli sviluppi del corner atterrato Kovacic sulla trequarti: Juan Jesus entra a contatto con Calvarese e si prende il giallo per proteste.

 

Al 71’ ottimo contropiede avviato da Ranocchia; il difensore sventaglia per Cassano, ma il barese non trova la porta. Palla in corner. Ora l’Inter sembra crederci di più, ma fatica a centrare lo specchio avversario.

 

Al 76’ entrataccia di Pereira su Gabbiadini; la punta del Bologna resta a terra, ma Ranocchia decide di continuare a giocare. Un minuto dopo terzo cambio anche per Pioli: entra Guarente al posto di Perez, uomo-assist nel gol di Gilardino.

 

Al 79’ rossoblu vicini al raddoppio con Garics che, di testa, impegna Carrizo sugli sviluppi di un corner. L’estremo difensore, reattivo, alza sopra la traversa.

 

L’Inter risponde all’84’ con Ranocchia che, nell’area del Bologna, si inventa una rovesciata tanto spettacolare quanto imprecisa. Palla ampiamente a lato. Cassano si lamenta con il difensore: sarebbe stato tutto solo davanti a Curci.

 

All’85’ giallo per Naldo: il difensore ferma con la mano un passaggio filtrante di Cambiasso. Zolla molto interessante per Cassano, ma al tiro ci va Gargano: barriera piena per l’ex Napoli. Pochi secondi dopo è ancora Ranocchia, in proiezione offensiva, a non trovare la via del gol.

 

All’88’ l’Inter ci prova con Palacio: l’argentino, di testa, non angola a sufficienza. Curci blocca in volo. L’estremo difensore del Bologna salva il risultato anche al 92’, deviando in area un tocco di testa di Cambiasso.

 

Dopo quattro minuti di recupero Calvarese fiscia la fine. Termina 0 a 1 a San Siro, con il Bologna che porta a casa tre punti fondamentali. L’Inter, invece, non approfitta del passo falso di Napoli e Lazio e, restando ferma a quota 47 punti, si fa superare dalla Fiorentina, ora a 48, e vede il Milan allungare, ora a + 4.

 

I neroazzurri, che settimana prossima andranno al Ferraris per sfidare la Sampdoria, si allontanano dal terzo posto. E giovedì c’è un’altra sfida delicata: il ritorno di Europa League contro il Tottenham.

 

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Matteo Torti

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