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L’Inter è ufficialmente di Thohir, Moratti firma e rimane con il 30%. Gli sviluppi

Erick ThohirSekarang resmi. Kemarin pagi datang tanda tangan. Moratti menyambut Inter. Perusahaan menjadi neroazzurra Indonesia. No, non c’è alcun errore di visualizzazione; è semplicemente la nuova lingua che dominerà in casa Inter. I lettori indonesiani ci perdoneranno qualche errore di grammatica. La traduzione? “Molto” semplice: Ora è ufficiale. Nella mattinata di ieri sono arrivate le firme. Moratti saluta l’Inter. La società neroazzurra diventa indonesiana.

 

IL COMUNICATO UFFICIALE – Sono le 15.25 circa di ieri quando il sito ufficiale dell’F.C. Inter pubblica il comunicato con cui viene sancito il passaggio del 70% delle quote interiste nelle mani del gruppo indonesiano che fa capo ad Erick Thohir.

– Del comunicato, che potete leggere interamente a questo link, vi proponiamo i passi principali: “F.C. Internazionale Milano S.p.A. (‘Inter’) e il suo azionista di maggioranza Internazionale Holding S.r.l., interamente controllato da Massimo Moratti, hanno firmato oggi un accordo vincolante in base al quale International Sports Capital (‘ISC’), società indirettamente posseduta da Erick Thohir, Rosan Roeslani e Handy Soetedjo, tre importanti uomini d’affari indonesiani, diventerà l’azionista di controllo dell’Inter con una partecipazione del 70% attraverso un aumento di capitale riservato”.

– “Erick Thohir, Rosan Roeslani, Handy Soetedjo e la Famiglia Moratti lavoreranno insieme per assicurare un futuro vincente e rendere il Club ancora più competitivo in Italia, in Europa e nel resto del mondo, in linea con la filosofia del Club sin da quando è stato creato nel 1908, quando i suoi fondatori decisero di chiamarsi fratelli del mondo”.

 

MORATTI E THOHIR: DICHIARAZIONE D’AMORE – Puntuali sono arrivate anche le prime dichiarazioni ufficiali dei due uomini chiave di questa “nuova stagione neroazzurra” per dirla alla Moratti.

– Il presidente neroazzurro, uscente o futuro ancora non è dato saperlo, afferma: “Auguro a Erick, Rosan e Handy di aggiungere altre vittorie ai nostri amati colori, con la fiducia e l’amicizia dei nostri fantastici tifosi. La mia famiglia ed io continueremo a vivere questa straordinaria avventura insieme a Erick, Rosan e Handy, con la stessa dedizione e l’affetto che ci legano all’Inter e agli Interisti”.

– Parla anche Thohir: “Oggi è davvero un giorno speciale. Sono onorato che Massimo Moratti mi abbia affidato la responsabilità di guidare l’Inter in un nuovo capitolo della sua storia, e sono molto felice per il fatto che continuerà ad essere presente come mio partner. Il lavoro fatto dalla Famiglia Moratti, dalla Grande Inter di Angelo al Triplete di Massimo, ha reso l’Inter uno dei club più rispettati al mondo, per il suo valore in campo, e per il suo impegno sociale. Sono un imprenditore, ma prima ancora un tifoso e un amante dello sport. Non vedo l’ora di mettere la nostra passione e la nostra esperienza internazionale al servizio di questo fantastico Club e dei suoi tifosi”.

 

MORATTI, COMMOSSO, SALUTA – Sono le prime ore dell’alba di martedì 15 ottobre 2013 quando si diffonde la notizia che, di lì a breve, Moratti da una parte e Thohir dall’altra si scambieranno i fax autografati che sanciranno, ufficialmente, il passaggio di proprietà dell’Inter.

– L’annuncio viene dato dal presidente neroazzurro alle 11.20 circa: “E’ stato firmato tutto, tra poche ore ci sarà il comunicato. Soddisfatto? Sì, i tempi sono stati lunghi, ma alla fine ci siamo arrivati, la cosa sembra essere equilibrata”.

– Inevitabile un pensiero ai tifosi ed una rassicurazione sul futuro della società: “Quando cambi qualcosa nella vita, non sai mai se dispiacerti o adattarti ad un ritmo diverso. C’è tutto l’amore ma anche il sollievo di lasciare tutto a gente molto per bene dal punto di vista caratteriale. Non è un momento di commozione, bensì di attenzione per vedere come la società possa trarne il massimo vantaggio. Stai facendo una certa cosa, cerchi di farla bene; poi i sentimenti sono mille e devi fare ordine”.

– Nel giorno del saluto c’è spazio per parlare anche di aspetti “giuridici”: “Io rimarrò comunque nella società, quindi la storia continuerà. Poi qualcun’altro dimostrerà di esserlo altrettanto. Se rimarrò presidente non lo so, ma dipende tutto da me”.

 

UNA STORIA LUNGA 18 ANNI – Sabato 18 febbraio 1995 l’inizio, sabato 22 maggio 2010 il culmine e martedì 15 ottobre 2013 la fine. Sono queste le tre date fondamentali della storia dell’Inter di Massimo Moratti.

– Un presidente che ha comprato l’Inter da Pellegrini e che, con passione e sforzi economici, è riuscito nella missione di emulare quanto aveva vinto il padre Angelo tra il 1955 ed il 1968.

– Un presidente appassionato, innamorato, identificato che ha conquistato sedici trofei, non senza incontrare delle difficoltà. Come la scomparsa e l’ultimo saluto a Giacinto Facchetti con la voglia di abbandonare il calcio, di lasciare tutto. Voglia accantonata nel desiderio di

– Una prima parte di carriera priva di successi, nonostante i grandi investimenti per comprare giocatori ed una seconda parte sorprendente, entusiasmante, emozionante che ha il culmine nella serata del Santiago Bernabeu del 22 maggio del 2010. L’Inter torna ad alzare la “Coppa dalle grandi orecchie”; l’Inter torna ad essere la Grande Inter, quella che non si vedeva dal 1965 e che aveva fatto gioire papà Angelo.

 

DOPO IL SIGNING ARRIVA IL CLOSING – Le firme, il signing, sono arrivate ieri. Il closing, la chiusura giuridica della trattativa, arriverà invece a fine ottobre. L’F.C. Internazionale ha già pubblicato l’annuncio della convocazione della nuova Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci.

– Prima convocazione per venerdì 25 ottobre e seconda convocazione per lunedì 28 ottobre 2013. Se la Parte ordinaria prevede l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2013, è quella straordinaria ad interessare maggiormente la vicenda Thohir: nomina del nuovo Presidente del Cda e definizione dei Consiglieri.

– Dopo il closing, inizierà veramente la nuova era dell’IndonesInter. L’obiettivo di Thohir, già accettato da Moratti, è quello di far entrare in Borsa non l’Inter in sé quanto piuttosto la ISC, ossia la società che è stata costituita per rilevare il 70% della società neroazzurra.

– L’obiettivo è quello di rastrellare capitali freschi presso la Borsa di Giacarta, anche se Thohir & Co. dovranno comunque mantenere il 51% di questo veicolo in quanto sono loro le persone che si dovranno interfacciare con l’Inter. Il tutto finalizzato a ristrutturare il debito neroazzurro, un pò come fatto poco più di due anni fa da Prada ad Hong Kong.

 

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Matteo Torti

Foto: wikipedia.org

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