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Sanzioni cori razzisti per Inter, Milan, Roma e Torino: ammontare delle multe e chiusura delle 4 curve

SentenzaE’ stato un lunedì di passione per Gianpaolo Tosel. Dopo le polemiche seguite alla settima giornata di campionato, il Giudice Sportivo ha dovuto affrontare nuovamente la delicata questione dei cori con discriminazione territoriale. La mano è stata pesante, ma con riserva: le Curve di Inter, Milan, Roma e Torino sono state chiuse, ma la sanzione è stata sospesa per un anno. Vediamo il comunicato.

 

UN WEEKEND DISCRIMINATORIO – Dopo Juventus – Milan e le famose polemiche seguite ai presunti cori rilevati dagli ispettori della procura federale posizionati nell’ultima fila dello spicchio di stadio che ospitava i pochi tifosi rossoneri arrivati a Torino, anche l’ottava giornata è stata contraddistinta dagli “sfottò” tra ultras.

– Si è iniziato venerdì sera durante Roma – Napoli, si è proseguito sabato sera in Milan – Udinese e si è concluso durante Atalanta – Lazio e Torino – Juventus. La stupidità degli ultras da una parte ed il buon senso delle istituzioni dall’altra. Una bella gara.

– Episodi tutti rilevati e consegnati al Giudice Sportivo Tosel che, nel tardo pomeriggio di ieri, ha emesso il verdetto: chiuse le curve dell’Olimpico di Roma, di San Siro (tra l’altro recidiva per entrambe le società) e di Bergamo.

– Il Consiglio federale straordinario di mercoledì scorso ha deciso di introdurre la condizionale: niente chiusura degli stadi se non per casi estremi. Mantenuta, invece, la sanzione di chiusura parziale dell’impianto.

 

L’OCCHIO VIGILE DELLA PROCURA FEDERALE – I Collaboratori della Procura Federale nell’ottava giornata di campionato hanno rivelato cori oggetto di discriminazione territoriale in tre partite: Roma – Napoli, Milan – Udinese e Torino – Inter. Curioso il fatto che nel posticipo, l’ultimo elencato sopra, entrambe le tifoserie si siano fatte carico di cori di questo tipo.

Roma – Napoli: “I sostenitori della Società Roma scandivano il coro – lavali, lavali col fuoco o Vesuvio lavali col fuoco – nelle seguenti occasioni ed in maniera sempre udibile dal centro del campo: alle ore 19,20; 19,28; 19,50; 19,55; 20,26; 20,36; 20,45 e 20,47 dal settore Curva Nord; alle ore 19,28; 20,13; 20,45 e al 30° del secondo tempo dal settore Curva Sud: sempre i sostenitori della Roma, dai settori Curva Sud e Curva Nord alle ore 20,38 scandivano in maniera udibile dal centro del campo il coro – Napoli m…., Napoli colera sei la vergogna dell’Italia intera”. In ripetute occasioni la tifoseria napoletana rispondeva con cori “Romani b……. -“.

Milan – Udinese: “Milan: la Curva Sud secondo anello era occupata da circa 7/8 mila tifosi (fonte Polizia di Stato) dove la maggior parte di loro al 16° del primo tempo intonava il seguente coro: – noi non siamo napoletani, senti che puzza scappano anche i cani stanno arrivando i napoletani Napoli m….. Napoli colera sei la vergogna dell’Italia intera – il coro proseguiva per altri 15/20 secondi ma non si è ben percepito quanto recitava all’11° del secondo tempo sempre dalla medesima provenienza è stato intonato un secondo coro meno 63/173 chiaramente percepito del primo dove veniva ripetuto: – noi non siamo napoletani, senti che puzza scappano anche i cani stanno arrivando i napoletani – poi il coro continuava per altri 20 secondi circa, ma la percezione di quanto detto era poco chiara. Quanto sopra espresso è stato percepito da entrambi gli addetti della Procura federale posti all’interno del recinto di giuoco, nel campo per destinazione all’altezza della linea mediana di centrocampo. Udinese: Curva Nord terzo anello presenti circa 260 (duecentosessanta) tifosi Udinese (fonte Polizia di Stato) Al 24° del primo tempo lo speaker dello stadio invitava i presenti ad astenersi da cori e comportamenti da determinare la sospensione della gara. Al 25° del primo tempo un numero imprecisato di tifosi Udinese, dalla Curva Nord terzo anello, intonava il seguente coro: – noi non siamo napoletani – .Quanto sopra espresso è stato percepito da entrambi gli addetti della Procura federale posti all’interno del recinto di giuoco, nel campo per destinazione all’altezza della linea mediana di centrocampo in modo poco chiaro ed il contenuto dello stesso coro ci è stato poi confermato dal dirigente del servizio di Pubblica Sicurezza”.

Torino – Inter: “I tifosi ospiti (Inter) circa 500 su un totale di circa 1.200 intonavano i seguenti cori al 1° pt – Napoli colera – al 2° pt – noi non siamo napoletani – al 3° pt – Vesuvio, Vesuvio lavali con il fuoco – al 12° pt annuncio speaker anti discriminazione razziale e territoriale al 13° pt dalla Curva Primavera circa 50 tifosi del Torino cantavano: – lavali, lavali o Vesuvio lavali con il fuoco – subito dopo 13° pt i tifosi dell’Inter rispondevano con il seguente coro: – noi non siamo napoletani, bruciali bruciali con il fuoco – al 24° pt i tifosi dell’Inter intonavano: – Napoli colera – al 27° pt i tifosi dell’Inter intonavano – noi non siamo napoletani al 30° pt Curva primavera Torino intonavano: – lavali, lavali, lavali con il fuoco – al 35° pt seguiva il secondo avviso dello speaker anti discriminazione razziale e territoriale al 35° e 38° pt i tifosi dell’Inter si ripetevano: – noi non siamo napoletani – al 43° pt per circa due minuti la società Torino calcio attraverso il display si dissociava da ogni forma di discriminazione, al 13° pt i tifosi del Torino posizionati nella Curva Maratona esponevano per qualche minuto il seguente striscione : – discriminazione territoriale legge da …… – dopo i puntini era raffigurata la testa di un maiale. I cori sopramenzionati e intonati dai circa 500 tifosi dell’Inter e dal circa 50 tifosi della Curva Primavera del Torino sono stati chiaramente uditi dal recinto di gioco e dalla Tribuna Ovest opposta al settore in cui erano posizionati i tifosi dell’Inter”.

 

IL VERDETTO – Tosel, nel comunicato n° 63 del 21 ottobre 2013, proseguendo spiegando che gli ultras hanno intonato cori connotati da “un’evidente intenzionalità discriminatoria sia da quella rilevante dimensione e percepibilità” e che le società coinvolte – Inter, Milan, Roma e Torino – debbano rispondere di quanto successo a titolo di responsabilità oggettiva.

– “Delibera di sanzionare la Soc. ROMA con l’ammenda di € 50.000 e l’obbligo di disputare una gara con i settori denominati “Curva Sud” e “Curva Nord” privi di spettatori”.

– “Delibera di sanzionare la Soc. MILAN con l’ammenda di € 50.000 e l’obbligo di disputare una gara con i settori denominati “Secondo Anello della Curva Sud” privi di spettatori”.

– “Delibera di sanzionare la Soc. INTERNAZIONALE con l’ammenda di € 50.000 e l’obbligo di disputare una gara con i settori denominati “Secondo Anello Verde ” privi di spettatori (in assenza di precisi criteri normativi in tema di manifestazioni discriminatorie da parte di tifoserie “in trasferta” è equo far riferimento al settore dello stadio in precedenza destinatario di analoga sanzione)”.

– “Delibera di sanzionare la Soc. TORINO con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Primavera” privo di spettatori”.

 

PENA SOSPESA – Non finisce qui. Tosel ha specificato che l’esecuzione di queste sanzioni sia sospesa per un anno. C’è però un’avvertenza: in caso di recidiva durante questi 365 giorni “la sospensione verrà revocata e la sanzione si aggiungerà a quella deliberata per la nuova violazione”.

 

CHIUDIAMO CON LE MULTE – Il comunicato di ieri pomeriggio non finisce con la chiusura delle curve. La parte seguente vede le ammende comminate a Juventus, Napoli, Roma, Atalanta e Fiorentina.

– 50.000 euro ciascuna per le prime tre. Gli ultras bianconeri hanno colpito uno steward con una bottiglietta, mentre quelli partenopei e quelli giallorossi hanno effettuato un fitto lancio di oggetti contundenti nel settore occupato dai tifosi avversari.

– Di importo inferiore le sanzioni pecuniarie ad Atalanta e Fiorentina. 7.000 euro ai primi per il lancio di petardi e fumogeni nel proprio settore e sul terreno di gioco e 5.000 euro ai secondi per il lancio di fumogeni sul terreno di gioco.

 

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