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Italia – Uruguay 0 a 1, finisce qui il Mondiale 2014 degli Azzurri

PrandelliL’avventura dell’Italia ai Mondiali brasiliani è già terminata. Difficile dire se l’eliminazione dipenda più dalla sconfitta patita contro la Costa Rica o dipenda più dalla gara di questa sera contro l’Uruguay. La sostanza comunque non cambia: all’Italia, in entrambe le gare, è mancato il coraggio, la grinta, l’incisività, la voglia di entrare in campo e dimostrare che siamo più forti degli avversari. Insomma, l’Italia è mancata e se ne va mestamente, a testa bassa.

 

Come ampiamente preannunciato, Prandelli si affida in toto al blocco Juventus. Almeno per quanto riguarda il modulo, il 3-5-2, e il reparto arretrato con Bonucci, Barzagli e Chiellini davanti a Buffon. A centrocampo dentro Pirlo in cabina di regia, affiancato da Verratti e Marchisio con De Sciglio e Darmian sulle fasce. Davanti spazio per Immobile e Balotelli.

 

Di fronte l’Uruguay di Tabarez si schiera con Suarez e Cavani in attacco. Centrocampo con Alvaro Gonzales, Alvaro Pereira, Arevalo Rios, Rodriguez e Lodeiro. In difesa, davanti all’ex Lazio Muslera, spazio per Caceres, Godin e Gimenez.

 

I ritmi sono alti e le due squadre non tirano certo indietro le gambe sin dai primi minuti. Azzurri però che sembrano troppo leziosi a centrocampo. Al 12’ arriva la prima conclusione: ci prova Pirlo su punizione, ma Muslera alza in corner.

 

Al 22’ il messicano Rodriguez ammonisce Balotelli per un intervento inutile e scomposto su Alvaro Pereira; Super Mario era l’unico diffidato, salterà l’eventuale Ottavo di finale.

 

Nonostante la grinta e l’aggressività messa in campo dalle due selezioni, le occasioni da rete scarseggiano. Al 26’ contropiede per gli Azzurri con Balotelli che, vedendo Immobile in fuorigioco, è costretto ad andare al tiro dai trenta metri; nulla di fatto.

 

Al 28’ bella giocata di Pirlo che libera De Sciglio il quale va al cross: Immobile gira di sinistro, ma calcia alto. Al 32’ ci prova l’Uruguay con Suarez prima e Lodeiro poi, ma Buffon è bravo a chiudere lo specchio in entrambi i casi.

 

Al 40’ Balotelli trova molto bene Immobile, ma l’ex attaccante del Torino si non riesce a superare Godin ed a lanciarsi verso l’area avversaria.

 

Due i minuti di recupero; al 47’ il direttore di gara fischia la fine del primo tempo. Una prima frazione che termina sullo 0 a 0; una prima frazione in cui le due squadre hanno pensato più alla fase senza palla che a prendere in mano il pallino del gioco. Il migliore degli Azzurri, soprattutto nella seconda metà del primo tempo, è stato Verratti, sicuro in difesa e cinico nelle ripartenze.

 

Anche la Costa Rica e l’Inghilterra, al termine del primo tempo, sono ferme sullo 0 a 0. La ripresa si apre con un cambio per Prandelli: entra Parolo per Balotelli, nervoso e poco incisivo nel primo tempo. Tabarez risponde con Maxi Pereira per Lodeiro.

 

Dopo pochi istanti ammonito Arevalo Rios. Azzurri che passano al 3-5-1-1 con il solo Marchisio alle spalle di Immobile. Al 50’ protestano gli uruguaiani per un contatto in area tra Cavani e Bonucci: l’ex Napoli finisce a terra, ma l’arbitro lascia proseguire.

 

Al 57’ grande occasione per l’Uruguay: Rodriguez duetta con Suarez e, entrato in area, tutto solo manda a lato. Che chance per gli uomini di Tabarez. E’ la prima vera grande occasione del match.

 

Al 60’ arriva l’episodio che potrebbe decidere il match: Marchisio entra a gamba tesa e alta sulle caviglie di Godin. Rodriguez non ha dubbi, è rosso. Gli Azzurri protestano, ma il replay evidenzia che la decisione del direttore di gara è corretta. Solo in Italia non si espelle per falli di questo tipo, ma le direttive della Fifa sono ben diverse.

 

Tabarez approfitta  della superiorità numerica ed inserisce Stuani per Pereira. Al 65’ prodezza di Buffon su Suarez che, dall’altezza del dischetto del rigore, ha cercato di superare l’estremo difensore Azzurro con un tiro di biliardo. Buffon manda in corner.

 

Al 68’ verticalizzazione di Pirlo per Immobile che viene fermato in angolo da Gimenez. Passano pochi secondi ed è Verratti a trovarsi al limite dell’area; il centrocampista del Psg, però, invece di tirare pensa a servire Immobile che si trova in fuorigioco.

 

Al 71’ secondo cambio per gli Azzurri: fuori un esausto Immobile e dentro Cassano; Prandelli decide di abbandonare la profondità in favore della tecnica, del fraseggio e del possesso di palla. Poco dopo terzo ed ultimo cambio per il ct italiano: fuori Verratti, il migliore quest’oggi, e dentro Thiago Motta.

 

Ora gli avversari sono tutti nella nostra metà campo e ogni cross è un patema d’animo. Al 77’ ammonito anche De Sciglio. Tabarez aumenta nuovamente la forza offensiva: fuori Rodriguez e dentro Gaston Ramirez, ex Bologna.

 

L’Italia si distende al 78’ con Pirlo, Cassano e Parolo, ma Muslera in uscita ferma tutto. Un minuto dopo brutto episodio in area tra Suarez e Chiellini: il primo cerca di tirare una testata al secondo che, prontamente, risponde con una gomitata. L’arbitro non vede, nulla di fatto.

 

Al 80’ arriva la rete dell’Uruguay: calcio d’angolo di Gaston Ramirez e colpo di testa di Godin, lo specialista. Ora per l’Italia si mette veramente male: 1 a 0 a dieci minuti dal termine e senza più cambi per poter provare a dare una svolta. Il Mondiale degli Azzurri rischia di finire qui.

 

All’84’ ci prova Pirlo su punizione, ma la palla viene deviata in angolo. Ora l’Italia si spinge nella metà campo avversaria, ma mancano le soluzioni per provare a far male a Muslera.

 

Dopo cinque minuti di recupero termina la gara. L’Uruguay vince 1 a 0 grazie alla rete di Godin e, portandosi a 6 punti, si qualifica come seconda ai danni dell’Italia che chiude al terzo posto.

 

Grande delusione tra le fila degli Azzurri, ma la gara ha evidenziato tutti i limiti di questa squadra: difesa poco precisa sui calci piazzati, centrocampo con poca spinta sulle fasce ed attacco troppo poco incisivo. E’ mancata l’intensità, la grinta, la cattiveria di entrare in campo e di portare a proprio favore la partita.

 

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Matteo Torti

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