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Dnipro – Inter 0 a 1 Europa League, i neroazzurri vincono di misura

InterCinica e caparbia. Seppur con il freno a mano tirato per oltre un tempo di gioco, l’Inter riesce a reagire nella ripresa e anche grazie alla superiorità numerica espunga Kiev e l’Fc Dnipro. Inizia bene l’avventura in Europa League; una vittoria arrivata nel segno di D’Ambrosio, ma resa possibile dal cambio di modulo di Mazzarri che dopo un inizio con un’unica punta, Icardi, capisce quanto sia fondamentale per questa Inter giocare con due punte.

 

Nonostante la buona prova contro il Sassuolo, Mazzarri decide di iniziare l’avventura in Europa League con il solo Icardi davanti. Dietro di lui spazio per Guarin con D’Ambrosio, Hernanes, M’Vila, Kuzmanovic e Dodò a centrocampo. In difesa, davanti ad Handanovic, dentro Campagnaro, Vidic e Juan Jesus.

 

Non inizia certo su ritmi esaltanti il match. Il primo tiro del match arriva dopo pochi secondi ed è opera di Konoplyanka, ma la conclusione dell’attaccante non impegna più di tanto Handanovic.

 

Per vedere un’altra conclusione bisogna attendere il 9′: questa volta è Rotan a cercare la rete su punizione, ma Handanovic blocca agevolmente la sfera. Al 19′ ancora padroni di casa in avanti: Kankava ci prova da fuori, ma l’estremo difensore neroazzurro si fa trovare ancora pronto.

 

L’Inter non si è ancora vista. Tornano alla luce le difficoltà nel creare il gioco e l’estrema solitudine di Icardi, troppo solo là davanti. Al 23′ ammonito Zozulya per fallo su M’Vila; poco dopo giallo anche per Kuzmanovic.

 

Al 37′ arriva, finalmente, la prima chance per i neroazzurri: cross di D’Ambrosio e colpo di testa di Kuzmanovic che, pur essendo tutto solo, non riesce a inquadrare la porta. Sfera a lato.

 

Al 45′ protesta l’Inter per un possibile rigore per fallo di mano di Mazuch sul tiro-cross di Guarin: il direttore di gara non ravvisa gli estremi per concedere il penalty.

 

E’ questa l’ultima occasione di un primo tempo avaro di occasioni e di emozioni. Gara equilibrata; l’Inter è sembrata attenta, ma non è riuscita a incidere come domenica contro il Sassuolo.

 

La ripresa inizia con gli stessi effettivi. Al 50′ grande chance per Guarin che, su cross di Hernanes, va al tiro di contro balzo ma non inquadra la porta. Peccato per il colombiano, si trovava in ottima posizione.

 

Al 52′ giallo per Strinic. In questo inizio di secondo tempo l’Inter sembra diversa: al 56′ grande parata di Boyko che salva prima su D’Ambrosio e poi su Icardi. Doppia occasione enorme per la squadra di Mazzarri che sembra premere sull’acceleratore.

 

Pronta la risposta dell’Fc Dnipro: al 61′ è Konoplyanka a creare scompiglio nella retroguardia interista con un tiro diagonale che termina di poco a lato. Mazzarri decide che è arrivato il momento di osare: fuori Kuzmanovic e dentro Osvaldo. L’Inter torna alle due punte.

 

La differenza si vede subito. Il ritmo aumenta e i neroazzurri danno l’impressione di essere più pericolosi davanti. Al 68′ poi c’è il rosso a Rotan che prende il secondo cartellino giallo per un fallo su Guarin. Ora la partita si mette in discesa.

 

Al 71′ arriva anche il vantaggio per l’Inter: la rete è firmata da D’Ambrosio che slalomeggia tra le maglie avversarie e supera l’estremo difensore casalingo. Grande caparbietà per l’ex Granata. 0 a 1 a Kiev.

 

L’Inter cerca di chiudere il match e al 74′ sfiora il raddoppio con Guarin; stessa sorte per Osvaldo due minuti dopo. Si rimane però sullo 0 a 1 e questo risultato si protrae fino al 94′ quando l’arbitro tedesco pone fine al match con il triplice fischio.

 

Seppur con un po’ di ansia di troppo, inizia bene l’avventura dell’Inter in Europa League. Tre punti fondamentali in quella che sembrava la trasferta più ostica del girone.

 

Dopo la delicata trasferta in terra ucraina per affrontare la prima sfida della Fase a Gironi di Europa League, l’Inter si rituffa nel campionato e lo fa affrontando, domenica sera nel posticipo del terzo turno, il Palermo al Renzo Barbera.

 

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Matteo Torti

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