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Torino – Inter 0 a 1 Serie A dodicesima giornata, Kondogbia regala tre punti ai neroazzurri

Logo_InterUn altro 1 a 0. E sono 7, in 12 partite. Un risultato che non può essere casuale, un risultato che fa tornare l’Inter a essere quella di inizio stagione: solida dietro e cinica davanti. Un’altra vittoria di misura, con una gara impostata bene sin dall’inizio e chiusa in sofferenza. Una vittoria che riporta l’Inter al comando, a quota 27 punti, in attesa di vedere la Fiorentina impegnata a Genova sponda Sampdoria.

3-5-2 per i neroazzurri con Palacio e Icardi davanti; mediana folta con D’Ambrosio e Nagatomo alti sulle fasce e Felipe Melo, Medel e Kondogbia a centrocampo. In difesa, davanti ad Handanovic, spazio per Murillo, Miranda e Juan Jesus.

3-5-2 per Ventura reduce dalla sconfitta in extremis nel derby contro la Juventus, davanti Quagliarella e Belotti. Mediana folta con Bruno Peres, l’ex Inter Benassi, Vives, Baselli e Molinaro. In difesa, davanti a Padelli, spazio per Silva, Glik e Moretti.

Inizia molto bene l’Inter che da subito cerca di mantenere il pallino del gioco anche se la prima conclusione è per il Torino: al 6′ ci prova Vives, ma Handanovic blocca bene.

Al 10′ chance per l’Inter su un’azione insistita: Icardi sfugge a Glik e serve Palacio che fa da sponda per il compagno argentino; colpo di testa che termina sul fondo.

Al 20′ rischio neroazzurri con Juan Jesus che si fa rubare palla da Bruno Peres, ma il destro del laterale brasiliano termina sul fondo. Poco dopo graziato Glik che non riceve il giallo dopo una sgomitata con Icardi.

Al 30′ il centrale polacco viene ammonito per un duro intervento su Icardi. Pochi istanti prima grande conclusione dell’ex Benassi che si stampa sulla traversa ad Handanovic battuto.

Passano pochi secondi e i neroazzurri passano in vantaggio: sponda di Palacio per Kondogbia che si trova libero in area e deposita in rete superando Padelli.

I padroni di casa cercano subito la reazione: è il 34′ quando Quagliarella mette in moto Belotti che entra in area e chiude con il destro, non trovando la porta.

Al 41′ il Torino reclama un rigore per un contatto in area tra Murillo e Belotti; Irrati lascia proseguire e le immagini sembrano dar ragione al fischietto di quest’oggi. Non accade più nulla, al 47′ le squadre vanno negli spogliatoi. Inter che chiude il primo tempo in vantaggio: 1 a 0 grazie al gol di Kondogbia.

La ripresa inizia con gli stessi effettivi e con un doppio miracolo in rapida sequenza per Handanovic che prima salva il risultato sulla girata ravvicinata di Belotti e poi sullo stesso ex Palermo in tap-in. Davvero due grandi parate per l’estremo difensore sloveno.

Al 59′ ancora Handanovic protagonista su un contropiede del Torino concluso da Belotti; al 64′ torna finalmente a farsi vedere l’Inter: ripartenza di Kondogbia che viene murato, poi dentro Perisic per un fischiatissimo Icardi.

Al 74′ si fa male Nagatomo per un brutto intervento di Peres, ammonito; Mancini opta per il secondo cambio: dentro Ljajic al posto di un sempre volenteroso e stremato Palacio. Pochi istanti dopo dentro anche Zappacosta per Bruno Peres nel Torino.

All’80’ ci prova Quagliarella con una grande girata, ma Handanovic si oppone e manda in corner. All’85’ duetto tra Amauri, entrato poco prima per Baselli, e Quagliarella: conclusione sopra la traversa.

Al 94′ arriva l’ultimo cambio: dentro Ranocchia per Murillo, dopo sette minuti di recupero Irrati fischia la fine.

L’Inter esce dal Comunale di Torino con una grande vittoria; secondo tempo di sofferenza, con Handanovic autentico protagonista e con una squadra che sembra tornata quella di inizio campionato: cinica davanti e solida dietro.

Una vittoria che proietta l’Inter in testa alla classifica con 27 punti, in attesa della sfida di questa sera della Fiorentina a Genova contro la Sampdoria; Viola che sono gli unici in grado di appaiare i neroazzurri.

Neroazzurri che al rientro dalla sosta per le Nazionali saranno impegnati in una gara, almeno sulla carta, abbordabile: sfida casalinga contro il Frosinone, prima di chiudere novembre a Napoli.

Matteo Torti

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