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Sparta Praga – Inter 3 a 1 Europa League, brutta sconfitta per gli uomini di De Boer

Stadio Olimpico TorinoDopo la sconfitta per 2 a 0 all’esordio a San Siro contro l’Hapoel Beer Sheva, ecco un’altra pessima figura europea per l’Inter di De Boer. La trasferta in Repubblica Ceca non frutta nessun punto, ma un passivo di 3 a 1 contro lo Sparta Praga. Match deciso nel primo tempo e sconfitta frutto di errori in ogni reparto, con i neroazzurri dominati in lungo e in largo dalla squadra ceca.
AVVIO DISASTROSO – Due gol subìti nei primi venticinque minuti e che, per fortuna dell’Inter, non diventano di più entro la fine del primo tempo. Dopo i tre risultati utili consecutivi in campionato contro Juventus, Empoli e Bologna, ecco che l’Inter si risveglia bruscamente.
– E a questo triste risveglio contribuisce Kadlec che trafigge Handanovic dopo appena sette minuti e che bissa al 25′ sfruttando una dormita collettiva dei neroazzurri su una punizione battuta veloce.
– L’Inter accusa il colpo e non reagisce, chiudendo il primo tempo senza nemmeno arrivare a un tiro in porta e senza aver imbastito la benché minima azione offensiva. E negli spogliatoi il passivo poteva essere ben peggiore se Murillo non avesse salvato il tabellino con un paio di interventi decisivi.
NELLA RIPRESA POCO MEGLIO – Nel secondo tempo, così come successo nella prima frazione, i padroni di casa iniziano subito forte, ma poi allentano la morsa e così al 63′ gli uomini di De Boer riescono a definire la prima azione con Palacio che ha impegnato il portiere avversario con un diagonale, molto debole.
– Gli ingressi di Ansaldi, Perisic e Icardi hanno rivitalizzato leggermente la sinfonia, almeno sino al gol di Palacio su sponda proprio della punta argentina.
– Ma al 75′, quando tutti speravano in un forcing per portare a casa almeno il pareggio, ecco che Ranocchia si fa espellere per doppia ammonizione e lascia i suoi in dieci, con De Boer che aveva già esaurito i cambi. L’Inter viene punita poco dopo dal gol di Holec che sfrutta l’ennesima disattenzione difensiva.
NIENTE TURNOVER E FIGURACCIA – E per De Boer non c’è nemmeno la scusante della formazione visto che quella scesa in campo era, in gran parte, farcita di titolari.
– Handanovic tra i pali, D’Ambrosio, Ranocchia, Murillo e Miangue in difesa. Mediana con Felipe Melo e Gnoukouri e davanti spazio a Candreva, Eder e Banega alle spalle di Palacio.
– Seconda sconfitta su due match per l’Inter di De Boer e qualificazione ai Sedicesimi di finale di Europa League che si complica notevolmente. Decisivo il pessimo primo tempo; nella ripresa leggermente meglio anche grazie al gol di Palacio, ma le disattenzioni difensive e l’espulsione di Ranocchia hanno nuovamente chiuso il match.
NIENTE SCUSE PER DE BOER – “Se cominci con un atteggiamento sbagliato dopo puoi parlare di tattica quanto vuoi, ma la prima cosa è metterci la testa giusta. Sul secondo gol abbiamo sbagliato e non è possibile concedere tanto, abbiamo regalato un gol incredibile. Nel secondo tempo è andato leggermente meglio ma sicuramente non come vorrei vedere io”.
(Foto: wikipedia.org)

Matteo Torti

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