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Tevez al Milan, a breve l’argentino passerà ufficialmente ai rossoneri

Carlitos Tevez al Milan non è più una trattativa ma un affare chiaro, limpido ed assodato sul quale negli ultimi giorni sono stati insinuati troppi dubbi. Ammesso che il Psg sia realmente interessato all’argentino, le presunte parentele tra sceicchi Mansur bin Zayd Al Nahyan (Manchester City) e Tamim Al Thani (Paris Saint-Germain), non avranno alcuna influenza sull’esito, già definito e definitivo, della trattativa.

 

QUANTE VOCI (ILLOGICHE) – L’affare Tevez-Milan sta animando il dicembre calcistico italiano contrapponendo i tifosi rossoneri, alle stelle dopo le parole positive di Galliani, a quelli delle altre big italiane, Inter e Juventus che vedono aumentare il divario che li separa dai campioni d’Italia in carica.

  • Ma delle voci, piuttosto fantasiose, sono venute in soccorso dei secondi ed hanno fatto tremare parte dei primi: un presunto patto tra sceicchi cugini volto, al più, a far approdare l’argentino a Parigi o, almeno, a far lievitare il prezzo con cui il Diavolo acquisterà la punta del City.
  • Il ragionamento alla base di tutto ciò è che lo sceicco proprietario del Psg, cugino del parigrado dei citizens di Manchester, acquisterebbe Tevez ad un prezzo superiore rispetto all’offerta presentata dal Milan.
  • Ma scusate una cosa: se voi (Psg) doveste comprare l’auto (Tevez) che a vostro cugino (Manchester City) non serve più, dal momento che il venditore è vostro cugino, sareste disposti a pagare di più oppure gli chiedereste uno sconto? Dal momento che l’auto (Tevez) a vostro cugino (Manchester City) non serve più e che quindi siete voi (Psg) ad avere più potere contrattuale, verosimilmente gli chiedereste uno sconto. Soprattutto tenendo conto che il cugino (Manchester City) che vende l’auto (Tevez) non ha un bisogno disperato di cash.
  • Ecco spiegato perché l’ipotesi sottostante alle speculazioni degli ultimi giorni appare piuttosto illogica. Ma non è finita qui.

 

L’ACCORDO CON TEVEZ – Ma ammesso che il Psg, visto l’avvicinarsi del Natale e spinto da animo caritatevole verso il cugino che presenta un patrimonio personale pari a 15 miliardi di sterline, sia disposto a versare di più per assicurarsi Tevez rispetto all’offerta presentata dal Milan, come potrà Leonardo convincere l’argentino ad approdare a Parigi?

  • Che Leonardo sia bravo a descrivere progetti, a trasformare l’irreale in reale irreale ed a parlare di sogni non c’è ombra di dubbio; ma l’argentino Carlitos, decisamente materiale e freddo, non sembra particolarmente incline a questi discorsi filosofici.
  • Tevez vuole una grande squadra che sia in grado di competere, da subito, a traguardi importanti; vuole allenarsi e giocare assieme a grandi campioni; vuole ambire a vincere prestigiosi premi.
  • Ecco spiegato perché Tevez non sceglierebbe mai, tra Psg e Milan, il club francese.

 

LA VOLONTA’ DEL GIOCATORE – Se poi a questo ci aggiungiamo che più volte il procuratore, Kia Joorabchian, ha manifestato la volontà assoluta del proprio assistito di approdare a Milanello, il cerchio si chiude in maniera piuttosto netta e definitiva.

  • Prendiamo il caso Kakà del 2009: il Milan avrebbe voluto cederlo al Manchester City, tuttavia il giocatore ha imposto che, in caso di cessione, venisse venduto al Real Madrid. Dove è finito il brasiliano? Alle Merengues.
  • Prendiamo Ibrahimovic nel 2010: il Barcellona avrebbe sicuramente più gradito l’offerta da 40 milioni di euro presentata dai citizens di Mancini; ma dove è finito lo svedese? Dove voleva lui: al Milan; nonostante l’offerta del Diavolo fosse minore di oltre 10 milioni di euro.
  • Sono solo due esempi limpidi e lampanti di quanto conta la volontà del giocatore in un trasferimento; l’unica alternativa, per il club che vende, per non far approdare il giocatore nella sua squadra preferita è quella di tenerselo, scontento, in casa.
  • Bene: il Manchester City ha tutta la facoltà di non vendere Tevez al Milan e di non poterlo cedere al Psg perché l’argentino rifiuta il trasferimento; cosa succederebbe? L’argentino resta a Manchester, rovina l’ambiente, viene pagato (profumatamente) e prende pure i bonus legati ai risultati stagionali. Una soluzione che, contando il periodo gennaio-giugno 2012, costerebbe a Mancini 15 milioni di euro. Fate voi.

 

PASSIAMO ALLE CERTEZZE – Dopo avervi, confidiamo, convinti del perché il Psg non ha alcuna possibilità di insidiare i rossoneri nell’affare Tevez, passiamo alle certezze.

  • Il Milan ha già raggiunto un accordo con il procuratore, Kia Joorabchian, per far vestire all’argentino la casacca rossonera: 3,5 milioni di euro netti per il primo semestre del 2012 dopodichè quadriennale da 5 milioni di euro netti.
  • Galliani ha più volte manifestato questo accordo raggiunto dando molto risalto all’azione dell’argentino che, pur di vestire la maglia del Diavolo, ha rinunciato a diversi milioni di euro: 4 in meno all’anno rispetto all’emolumento percepito in Inghilterra.
  • Forte della volontà della punta argentina, il Milan ha poi inoltrato la propria offerta alla dirigenza del club che sta dominando la Premier League: prestito gratuito fino a giugno 2012 e, per la stessa data, diritto di riscatto fissato a 26 milioni di euro pagabile in tre anni.
  • Si attende la risposta del City che, nonostante possa tardare di qualche giorno l’ufficialità, è già stata ufficiosamente accettata. Non ci sono alternative.

 

L’ULTIMO MITO DA SFATARE – Ma c’è chi potrebbe sollevare un ultimo dubbio: che vantaggio avrebbe il City a cedere Tevez in prestito al Milan con la possibilità di ritrovarselo sul “groppone” a giugno, una volta terminato lo “stage” in rossonero?

  • Certamente il diritto di riscatto non impone, formalmente, l’obbligo di riscatto. È d’altra parte evidente e conosciuto ai più che, tra grandi squadre ed in un periodo come questo, il prestito con diritto di riscatto sia la forma contrattuale più utilizzata per formalizzare i trasferimenti.
  • Ergo: diritto di riscatto tra squadre di un certo calibro significa obbligo. E questo lo insegnano i casi bianconeri Motta, Pepe, Quagliarella e, probabilmente a giugno 2012, l’Inter con Zarate.

 

L’UFFICIALITA’ – L’obiettivo rossonero è quello di portare l’argentino già nel ritiro invernale di Dubai dove, il 4 gennaio 2012, il Diavolo disputerà un’amichevole proprio contro il Psg.

  • Volete sapere che maglia vestirà l’argentino a quella data? ROSSONERA.

 

 

Matteo Torti

Foto Wikipedia

 

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