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Trofeo Berlusconi Milan Juventus 2 a 3, i bianconeri alzano la Coppa

Contro la Juventus termina il pre-campionato del Milan che, sintetizzando, lo si può analizzare sotto due profili: alle brillanti vittorie contro Schalke 04 e Chelsea fanno da contraltare le sconfitte contro Real Madrid e Juventus. La doppietta di Robinho non basta; la Juventus gode di una forma migliore e lo dimostra.

 

Milan e Juventus vivono questa sera l’ultima amichevole prima di sabato 25 agosto 2012, giorno di inizio della Serie A stagione 2012/13. Non mancano le notizie di mercato che vedono protagonista Antonio Cassano: il barese si trova a Genova e non a Milano con i suoi compagni di squadra. Le voci che lo vorrebbero all’Inter, anche in via indipendente alla trattativa tra Pazzini ed i rossoneri, si fanno sempre più insistenti. Nel post-partita ci sarà un importante vertice tra Berlusconi, Galliani ed Allegri per definire le ultime mosse di calciomercato.

 

Allegri, per l’occasione, decide di varare un tridente offensivo atipico: Emanuelson, Boateng e Robinho. Centrocampo a tre con Flamini, Montolivo e Constant. Difesa tutta colombiana al centro: Zapata e Yepes con Abate ed Antonini sulle fasce. Abbiati tra i pali.

 

Antonio Conte e Massimo Carrera disegnano la loro Juventus con Giovinco e Vucinic in avanti. Centrocampo a cinque con Padoin, Marchisio, Pogba, Vidal e De Ceglie. Difesa a tre con Barzagli, Marrone e Lucio. Storari in porta.

 

Il primo tiro del match viene scagliato, al 3’, da Giovinco; l’ex Parma, su punizione conquistata da De Ceglie per fallo di Constant, colpisce la barriera e guadagna un angolo. Nulla di fatto dal corner.

 

La risposta del Milan non si fa attendere; al 6’ bel duetto tra Robinho e Boateng e conclusione del secondo che si spegne di poco a lato della porta difesa da Storari.

 

Va decisamente meglio, per i rossoneri, all’8’ quando Flamini lavora bene un pallone in mezzo al campo e lancia Robinho che, di esterno destro, vede Emanuelson. L’olandese, di prima intenzione, smarca nuovamente Flamini con un tocco di tacco ed il francese trova in mezzo Robinho che, di destro, supera Storari. Bellissima azione corale del Diavolo che passa in vantaggio.

 

Non si lascia intimorire la Juventus ed all’11’ raggiunge il pareggio: cross dalla sinistra di De Ceglie e zampata decisiva di Marchisio che sfrutta al meglio un’indecisione di Flamini.

 

Dopo questo inizio scoppiettante, le due squadre rallentano un po’ il ritmo. Per vedere un’altra occasione da rete bisogna attendere il 21’ quando Emanuelson, su punizione, lambisce il palo alla sinistra di Storari.

 

I bianconeri, senza Pirlo, faticano a creare la solita mole di gioco; è Marchisio che si incarica di impostare, ma i lanci faticano ad essere millimetrici. Al 27’ il centrocampista italiano cerca Vidal sulla corsa; il cileno, però, viene chiuso da Montolivo e Yepes.

 

Molto più intraprendente e vivace il Milan; al 29’ è ancora Robinho, partendo dalla sinistra, a slalomeggiare tra le gambe di Padoin, Lucio e Marrone. Il tiro del brasiliano, dai venti metri, si spegne tra le braccia di Storari.

 

All’azione personale di Robinho risponde, pochi secondi dopo, Vucinic che, da fermo, scarica un siluro di destro che si spegne sulla traversa. Al 32’ pronta risposta del Diavolo: è Constant, dalla sinistra, a rendersi pericoloso con un tiro-cross che si spegne sulla parte esterna della rete.

 

La prima frazione di gioco si chiude con il vantaggio della Vecchia Signora; Vucinic vede Vidal che, in posizione regolare, supera agevolmente Yepes e infila Abbiati. 2 a 1 per la Juventus.

 

La ripresa inizia con una serie di cambi; Carrera inserisce Bonucci, Liechsteiner, Giaccherini, Ziegler, Pazienza, Quagliarella e Matri al posto di Lucio, De Ceglie, Padoin, Marchisio, Vidal, Vucinic e Giovinco; il Milan, invece, manda in campo De Sciglio e Pato per Antonini ed Emanuelson.

 

Al 52’ Allegri è costretto a richiamare in panchina Abate che si procura una distorsione alla caviglia destra; al posto del laterale italiano entra Nocerino. Constant viene retrocesso sulla fascia sinistra di difesa, mentre De Sciglio agirà sull’out opposto.

 

Il primo brivido del secondo tempo lo crea la Juventus; è Matri al 53’ ad andare al tiro impegnando Abbiati. I rossoneri rispondono al 56’ con un rasoterra di Boateng sul quale Storari si fa trovare pronto.

 

Al 62’ altro cambio per i rossoneri: fuori un buon Flamini e dentro Traoré. È però la Juventus a rendersi pericolosa pochi secondi dopo con Giaccherini che, al volo, impegna Abbiati.

 

Sugli sviluppi del corner è ancora l’esterno ex Cesena che, dall’out di sinistra, scodella in mezzo per Matri. L’attaccante bianconero, lasciato solo dalla difesa rossonera, è libero di saltare e depositare in rete. Terzo gol per i bianconeri.

 

Rossoneri che, come successo nel match contro il Real Madrid, vanno completamente in bambola nella ripresa e rischiano di crollare pochi minuti dopo quando Matri, in contropiede, cerca l’azione personale invece che servire Giaccherini, libero a sinistra.

 

Carrera, al 68’, decide di richiamare Barzagli ed inserisce il giovane Masi. La risposta del Diavolo arriva al 70’ ed è tutta in un colpo di testa debole di Pato su cross in mezzo di Zapata: Storari blocca agevolmente.

 

Diavolo che riprende vigore al 75’ con il solito Robinho che entra in area dalla sinistra e viene steso da Masi. L’arbitro fischia il penalty ed ammonisce il difensore bianconero; dagli undici metri si presenta il brasiliano che non sbaglia: palla da una parte e portiere dall’altra.

 

Per il forcing finale, mister Allegri decide di affidarsi al giovane Valoti che va a sostituire uno spento Boateng. È però la Juventus a farsi trovare nuovamente pronta all’81’ con Matri che, in area, incrocia di destro; Abbiati respinge con i piedi.

 

All’84’ spazio anche per Asamoah che subentra a Liechsteiner; lo svizzero è apparso leggermente affaticato dopo aver disputato quaranta minuti. Buona trama offensiva del Milan all’87’ con Valoti che, dalla trequarti, tenta il corridoio per Traoré; Storari esce e sventa ogni pericolo.

 

I bianconeri rispondono all’88’ con Pazienza che impegna Abbiati dai ventidue metri; nei minuti finali non succede più nulla. La Juventus, per la decima volta, si aggiudica il Trofeo.

 

Tra le fila del Milan da segnalare le ottime prove di Zapata, Constant e Robinho, mentre appare decisamente sottotono la prestazione di Boateng. Ora non resta che progettare le prossime, ed ultime, mosse di calciomercato in attesa del debutto in Serie A fissato per domenica prossima contro la Sampdoria.

 

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Matteo Torti

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