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Sneijder, Pato e il calciomercato di Inter e Milan: saranno loro le cessioni di lusso di gennaio 2013?

Le grane, per le due milanesi, sembrano non finire mai. Branca da una parte e Galliani dall’altra, infatti, devono prontamente risolvere due casi che, da qui a gennaio/giugno 2013, rischiano di scoppiare e portare a due cessioni illustri. I rossoneri, in ripresa dopo il pessimo di inizio campionato, devono fare i conti con il “mal di pancia” di Pato mentre i neroazzurri, in pesante calo di rendimento negli ultimi match, sono alle prese con la situazione Sneijder, sempre più lontano dal progetto di Stramaccioni.

 

IL MILAN: MERCOLEDI’ 21 NOVEMBRE – Erano le 23.30 circa di mercoledì 21 novembre 2012 quando, Alexandre Pato, dopo la vittoriosa gara del Milan contro l’Anderlecht che ha assicurato ai rossoneri la qualificazione agli Ottavi di finale di Champions League con un turno di anticipo, si presentava davanti ai microfoni facendo sentire la sua inquietudine.

– Le dichiarazioni del Papero, completamente fuori tempo, esplicitavano un malumore derivante dal poco impiego da parte di Massimiliano Allegri: “Io voglio solo giocare, mi sento pronto per giocare, adesso vedrò il mio procuratore e valuteremo”.

– Chiaro, per l’attaccante del Diavolo, il riferimento al sabato prima quando, nella trasferta di Napoli, era stato accantonato dal tecnico livornese che, nei minuti finali, gli aveva preferito sia Pazzini che il baby Niang.

– Dietro la scelta del San Paolo, però, era ben presente una motivazione: la punta si era resa protagonista di un approccio alla sfida eccessivamente soft e spensierato, venendo pizzicato nel tunnel a ballare sinuosamente, anziché essere concentrato sulla delicata partita che stava per iniziare.

 

L’INTER: SABATO 24 NOVEMBRE – Se a Milanello il caso Pato è scoppiato per delle dichiarazioni, fuori luogo, dell’attaccante, in casa Inter la grana Sneijder è stata evidenziata, in tutta la sua complessità, da Marco Branca.

– Sabato 24 novembre 2012, l’uomo mercato neroazzurro si è così pronunciato sul futuro dell’olandese: “La situazione di Wes, che fa parte della nostra storia e che è un giocatore a cui tutti noi vogliamo bene, è che stiamo discutendo da tempo l’eventuale e per noi necessaria modifica contrattuale di Wesley. In relazione a questa vicenda, vogliamo lasciare tutto il tempo necessario al ragazzo e al suo staff di valutare bene quelli che sono i termini della nostra proposta”.

– L’out-out è netto: o rinnovi il contratto, spalmando l’emolumento attuale su più anni, oppure non giochi. E Stramaccioni, da buon aziendalista, non si è certo messo di traverso: “Il valore di Wesley lo conosciamo. Io sono sempre stato un suo estimatore e l’ho dimostrato nei fatti. Ma la situazione è questa e non l’ho convocato”.

 

PATO: UN ANNO E MEZZO DI STENTI – Dopo aver aiutato il Milan nella primavera del 2011 a conquistare il diciottesimo scudetto siglando reti decisive, due delle quali proprio nel derby contro l’Inter di Leonardo, il brasiliano non è più stato lui.

– Qualche guizzo interessante, come quello del settembre 2011 contro il Barcellona, e nulla più; troppi gli infortuni muscolari, troppe le ricadute, troppa la fragilità di un giocatore che, approdato a Milanello il 2 agosto del 2007, sembrava poter diventare una nuova stella del calcio mondiale.

– E, almeno inizialmente, il target sembrava proprio centrato; basti pensare che nelle prime tre stagioni e mezzo, ricordiamo che il debutto è avvenuto solamente a gennaio 2008, aveva messo assieme 125 presenze e 57 reti.

– Il trend positivo è miseramente crollato dall’annata 2011-12, quando ha collezionato solamente 18 presenze condite da 4 reti; l’avvio di quest’anno, dopo l’infortunio al rientro dalle Olimpiadi con il Brasile, non è stato particolarmente felice: 7 apparizioni con 2 reti che, sia a Malaga che a Bruxelles, sono più opera degli assist dei due compagni, Constant ed El Shaarawi, che frutto del suo impegno.

 

BERLUSCONI LO ‘BENEDICE’: “SI’, E’ UN PROBLEMA” – Il sigillo sul momentaccio del giovane brasiliano, oltre che metterselo da solo con dichiarazioni quantomai inopportune visto che sono arrivate in un periodo in cui non ha certamente brillato per impegno messo in campo o per prestazioni, è stato apposto da Berlusconi.

– Il presidente rossonero, che per passione verso la giovane punta aveva deciso di stopparne il trasferimento nel gennaio 2012 al Psg, si è così espresso: “Pato è un problema perché era il giocatore di maggior valore e futuro che avesse il Milan. Quindi è veramente un problema anche per cosa fare. Avere incidenti vari per un ragazzo di 22/23 anni. Quindi speriamo veramente di vederlo guarire”.

 

SNEIJDER: UNA PARABOLA AMPIAMENTE DISCENDENTE – Se in casa Milan i malumori di Pato sono da ascriversi ad uno scarso utilizzo, ad Appiano Gentile i problemi sono ancora di tipo economico.

– L’ingaggio di Wesley, infatti, è ampiamente fuori budget, soprattutto se si pensa che l’olandese, eroe del triplete del 2010, è da diversi mesi fuori dal progetto neroazzurro.

– L’olandese dopo la stagione 2009-10, assolutamente da incorniciare e chiusa con la vittoria di Serie A, Coppa Italia e Champions League, ha iniziato a soffrire di ripetuti problemi fisici tra stiramenti e problemi al ginocchio.

– Il culmine è arrivato l’anno scorso quando, a settembre 2011, è stato uno delle cause che hanno convinto Moratti ad esonerare Gasperini ed, in primavera, è stato l’incubo di Ranieri che, quando l’ha avuto a disposizione, ha iniziato la striscia di otto sconfitte consecutive.

 

SNEIJDER: COSA NON SI FAREBBE PER I SOLDI? – La società neroazzurra, da qualche settimana, ha fatto pervenire al trequartista la proposta/obbligo di rinnovo: ingaggio ridotto a 4,5 milioni di euro netti all’anno fino al 2016, quando il contratto attuale è di 6 milioni netti fino al 2015.

– Il trequartista, che come la gran parte dei giocatori, è molto sensibile al proprio emolumento, non ha nascosto la sua delusione e, nonostante il suo recupero dopo il recente infortunio, non è ancora stato convocato.

– Oltre a Piero Ausilio, che si è così esposto sulla vicenda: “Sneijder è un giocatore dell’Inter e sarete informati quando la cosa sarà risolta. Dico solo questo”, sono da segnalare le parole di Tronchetti Provera: “Snejider? L’Inter ha iniziato una politica chiara sul discorso degli ingaggi e quindi bisogna proseguire su questa strada”.

 

PATO E SNEIJDER: QUALE FUTURO? – La domanda, quindi, sorge spontanea. Quale futuro ci sarà per il brasiliano e l’olandese?

– Ad oggi, la soluzione più chiara è quella che riguarda Wesley. Il trequartista, se dovesse accettare l’offerta neroazzurra continuerà a vestire la casacca della squadra allenata da Stramaccioni. L’alternativa sarà una sua partenza, in estate, anche se non è facile trovare acquirenti. La Russia non è un’ipotesi gradita ed in Inghilterra non sono disposti a versargli 6 milioni di ingaggio.

– Pato, invece, è ad un bivio: tornare ad essere un calciatore o, a 23 anni, ritirarsi dal palcoscenico che conta ed andare a corricchiare in Brasile. Impossibile pensare ad una sua cessione a gennaio visto che, ora, la sua valutazione è assolutamente fuori mercato: le offerte che potrebbero pervenire sarebbero troppo basse rispetto al suo potenziale valore. Più semplice, quindi, ipotizzare un ritorno su certi livelli con la casacca del Milan, ma per questo è necessaria la sua volontà.

 

AGGIORNAMENTO del 4 dicembre 2012 ore 06,00: Per tutti gli aggiornamenti del caso,  Cessione Sneijder Inter, per gennaio pronti Arsenal, Borussia Dortmund, Psg e Manchester United

 

AGGIORNAMENTO del 6 dicembre 2012, ore 14,00: Per gli ultimi aggiornamenti sulla questione della cessione di Sneijder, CLICCA QUI

 

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Matteo Torti

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