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I russi entrano in Saras, Moratti spenderà per l’Inter?

I russi entrano in Saras, la nota azienda della famiglia Moratti. La notizia è di quelle che fanno brillare gli occhi e che potrebbe avere delle ripercussioni anche in ambito calcistico: in molti, infatti, sperano che la conclusione di questo affare possa fare da volano per nuovi investimenti nel club interista. Vediamo meglio tutti i dettagli.

 

L’AFFARE ROSNEFT-SARAS – La notizia, resa ufficiale tramite una nota dei diretti interessati, è arrivata nel primo pomeriggio di lunedì 15 aprile 2012: i russi entrano in Saras, società di proprietà della famiglia Moratti operativa nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica.

– Il gruppo Rosneft ha siglato un accordo con Gianmarco Moratti; l’affare prevede l’acquisizione di una quota del 13,70% del capitale della società sarda di raffinazione per un controvalore di 178,40 milioni di euro.

– Lo stesso, poi, prevede che il gruppo russo abbia la facoltà di lancia un’Opa (Operazione pubblica d’acquisto) volontaria sul 7,29% del capitale a 1,37 euro per azione. Ad ogni modo, la famiglia Moratti manterrà comunque una partecipazione di controllo nell’azienda pari al 50,02%.

– A capo del gruppo Rosneft troviamo Igor Ivanovich Sechin, politico, imprenditore ed ex agente segreto russo chiamato, in patria, Dart Fener in virtù del suo aspetto fisico non propriamente gradevole e del suo passato controverso visto che, in patria, è stato accusato di aver ordinato l’arresto del precedente proprietario del gruppo in questione.

 

CONOSCIAMO MEGLIO LA SARAS – La Saras Raffinerie Sarde S.p.a. è una società fondata nel lontano 1962 da Angelo Moratti e che oggi vede Gianmarco Moratti come presidente, Angelo Moratti come vicepresidente e Massimo Moratti come amministratore delegato.

– L’attività dell’azienda si focalizza sulla raffinazione petrolifera che avviene in prevalenza nel comune di Sarroch (CA) che ha una capacità di lavorazione di circa 300mila barili al giorno, ossia il 15% del totale della raffinazione in Italia.

– Negli ultimi anni, anche per consentire alla sopra nominata raffineria di raggiungere l’indipendenza energetica, l’azienda è entrata nel settore della produzione di energia elettrica anche da fonti alternative, come l’eolico.

– La realtà della Saras S.p.a. è molto importante in Sardegna, dove copre con la propria produzione più del 30% del fabbisogno energetico della Regione.

– Oltre all’Inter, anche la Saras non sta certo vivendo un gran momento dal punto di vista economico-finanziario come testimoniato dall’ultimo bilancio, chiuso il 30 giugno 2012 con un rosso di 90 milioni di euro.

 

IL BILANCIO DELL’INTER – Se l’azienda della famiglia Moratti, con questo affare, sembra poter guardare al futuro con minori preoccupazioni, altrettanto non si può dire per l’Inter, club calcistico italiano con il maggiore indebitamento.

– Il bilancio che si chiuderà il 30 giugno 2013 avrà un deficit compreso tra i 40 ed i 50 milioni di euro, ancora troppo elevato per poter rispettare gli stringenti e già vigenti vincoli del Fair Play Finanziario.

– Certamente il trend è positivo se si considera il “buco” da 87 milioni di euro del 2011 e da 77 milioni nel 2012, ma l’addio alla Champions League anche nel 2014 potrebbe far peggiorare anche il rendiconto del prossimo anno, generando un circolo vizioso tra risultati sportivi deludenti e possibilità economiche sempre minori.

 

CHE FUTURO? – Non certamento roseo. L’austerità ad Appiano Gentile continuerà necessariamente e dovranno essere bravi i tifosi ad aver pazienza al pari dei dirigenti a saper costruire, con poche risorse economiche, una squadra in grado di tornare, al più presto, nell’Europa che conta.

– “L’affare” con i cinesi deve far scuola. Non si può pensare che i soldi intascati dalla famiglia Moratti per la vendita di quote della Saras vengano, anche solo parzialmente, inseriti nelle casse del club neroazzurro.

– L’unica conseguenza positiva che potrebbe derivare da questo accordo è un possibile aumento delle sponsorizzazioni o, eventualmente, una base per poter costruire il famigerato stadio di proprietà.

 

LE ANTICIPAZIONI DEL MERCATO ESTIVO SONO CHIARE – Hugo Campagnaro, Macro Andreolli, Diego Laxalt, Ruben Botta e, ultimo della lista, Ciprian Marica ne sono la conferma. Tutti giocatori, a parte Laxalt, acquistati a parametro zero per.

– Se non è ridimensionamento questo …

 

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Matteo Torti

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