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Atletico Madrid – Milan 4 a 1 Champions League, disfatta del Diavolo. Seedorf da esonero?

Clarence SeedorfSe c’era ancora qualcuno che era disposto a credere che quella imposta da Seedorf fosse la strada giusta per ripartire, questa sera si è dovuto ricredere. Oltre alla consueta sterilità offensiva, in parte provocata anche dal tecnico rossonero che decide di inserire Pazzini solo a mezz’ora dal termine, si è tornati alle classiche disattenzioni difensive. Su tutti, in negativo, Rami complice di tutte e tre le reti degli spagnoli. Sotto la sufficienza gran parte della squadra, ma emblematiche in negative sono state le prove di Essien e Taarabt, quest’ultimo sostituito a fine primo tempo dall’olandese. Il Milan saluta la Champions League e la saluta con l’amaro in bocca visto che l’anno prossimo la musichetta non suonerà più nei cuori rossoneri. Una prestazione indecente, la sesta sconfitta su undici partite della gestione Seedorf. Troppo per tutti, ma forse non per il presidente.

 

Tutto confermato per Seedorf che punta sul 4-2-3-1 con Kakà, Poli e Taarabt alle spalle di Balotelli. Mediana con Essien e De Jong, mentre in difesa davanti ad Abbiati troviamo Abate ed Emanuelson sulle fasce con Bonera e Rami in mezzo. Non è facilmente comprensibile la scelta di rinunciare ancora una volta a Pazzini al fianco di Balotelli e di relegare in panchina De Sciglio.

 

4-4-1-1 per Simeone con Mario Suarez alle spalle di Diego Costa. A centrocampo dentro Raul Garcia, Arda Turan, Gabi e Koke. In difesa spazio a Juanfran, Miranda, Godin e Filipe Luis. Tra i pali Courtois che ben aveva figurato all’andata.

 

Nemmeno il tempo di iniziare che il buon Essien decide di addormentarsi poco fuori la propria area regalando la sfera all’Atletico: Gabi crossa in mezzo per Diego Costa che approfitta della dormita di Rami e supera in spaccata Abbiati. 1 a 0 dopo centoventi secondi. La rimonta si fa sempre più complicata.

 

Al 5′ primo giallo del match: lo prende Raul Garcia per una scivolata su Balotelli. Al 7′ ammonito anche Rami che atterra David Villa sulla trequarti rossonera. Il francese sembra essersi fatto male, ma poco dopo si rialza e riesce a proseguire.

 

Al 9′ Atletico ancora avanti: punizione di David Villa e girata di Godin che impegna Abbiati. I rossoneri sembrano aver accusato il colpo e faticano a reagire. Al 16′ ci prova Balotelli su punizione, ma il suo destro potente rischia di mettere ko Diego Costa e nulla più.

 

La reazione arriva al 27′ quando Poli va via sulla destra e mette in mezzo una bella palla per Kakà che, di testa, supera Courtois anche grazie alla complicità di Miranda. 1 a 1 al Vicente Calderon.

 

Ora sembra un Milan più volitivo: al 33′ ci prova Kakà in contropiede, ma il suo assist per Balotelli è troppo lungo. SuperMario non ci arriva. Al 35′ ancora il brasiliano protagonista di un bel colpo di testa, ma la sfera termina sopra la traversa.

 

Al 40′ l’Atletico Madrid va in rete: grande palombella di Arda Turan che dal limite dell’area lascia di stucco Abbiati. Sfera che, anche grazie alla deviazione di Rami, si spegne sotto l’incrocio: 2 a 1. Ora al Milan serviranno due gol per poter passare il turno. La squadra di Simeone riesce ad andare in rete proprio nel momento migliore dei rossoneri: che botta per Seedorf.

 

Passano pochi secondi ed i padroni di casa sfiorano il tris con una grande rovesciata di Raul Garcia; palla che si spegne di poco alla destra di Abbiati. Prima della fine del tempo c’è tempo per un cartellino giallo inflitto a Balotelli che si è prodigato in inutili, ma veementi proteste.

 

Dopo tre minuti di recupero finisce il primo tempo. Arriva opportunamente la fine della prima frazione di gioco perchè negli ultimi minuti Balotelli è apparso veramente nervoso ed ha rischiato il secondo giallo.

 

Come commentare i primi 45′? Un risultato peggiore di quanto ci si poteva attendere. A penalizzare il Milan sono ancora una volta le disattenzioni: nel primo gol di, in ordine, Essien, Rami ed Abbiati e nel secondo di Rami. Nel mezzo dieci minuti giocati su un buon ritmo, troppo poco per pretendere di passare il turno.

 

La ripresa inizia subito con un cambio: Seedorf inserisce Robinho per Taarabt. Continua ad essere inspiegabile la strategia adottata dal tecnico olandese che inserisce il brasiliano, apparso visibilmente fuori forma nelle ultime apparizioni.

 

La prima occasione di questo secondo tempo capita in favore dell’Atletico: al 47′ bel contropiede di Gabi che serve Diego Costa. Lo spagnolo dal limite dell’area conclude alto.

 

Al 52′ ci prova timidamente il Milan: cross di Abate per Balotelli, ma Courtois esce e blocca la sfera nell’area piccola. Al 59′ SuperMario ci prova su punizione: la barriera devia ed i rossoneri conquistano un corner.  Sugli sviluppi dello stesso non succede nulla.

 

Al 62′ torna in avanti l’Atletico: cross di Diego Costa e colpo di testa per Miranda. Abbiati blocca facilmente la sfera. Al 66′ si fa vedere per la prima volta Robinho: interessante spunto sulla sinistra e tiro che impegna Courtois.

 

Al 68′ Seedorf, finalmente, decide di aumentare la concretezza offensiva: fuori Essien e dentro Pazzini, con Poli che viene dirottato a centrocampo. L’attaccante italiano sembra essere l’unica carta rimasta al tecnico olandese.

 

In realtà è comunque l’Atletico Madrid a rendersi pericoloso: al 69′ veroniche ripetute di Arda Turan che si concludono con un tiro a fondo campo.

 

Pochi secondi dopo giallo per Bonera. Sugli sviluppi della punizione gli spagnoli chiudono definitivamente la gara: colpo di testa di Raul Garcia e 3 a 1 al Vicente Calderon. Seedorf si siede in panchina, ormai non c’è più nulla da fare. Anche in questo caso spicca l’incertezza di Rami che non è riuscito a contrastare lo spagnolo autore della rete. Serata decisamente negativa per il francese, complice di tutte e tre le reti degli spagnoli.

 

Al 71′ Simeone regala la standing ovation a Raul Garcia ed inserisce Sosa. La reazione rossonera c’è, ma si spegne sul palo con il tiro di Robinho. Poco dopo il brasiliano viene ammonito per aver inflitto un colpo sulla caviglia di Gabi.

 

Al 77′ secondo cambio per il Cholo: dentro Christian Rodriguez al posto di Arda Turan. Seedorf risponde con Muntari al posto di De Jong. Tre minuti dopo dentro l’ex bianconero Diego al posto di Koke.

 

All’82’ Balotelli assiste Pazzini, ma l’attaccante italiano si allunga troppo la palla e finisce per perderla. Una chiusura di match imbarazzante per i rossoneri che assistono impotenti al torello dei biancorossi.

 

Una prestazione che non si può che chiudere con il 4 a 1 dell’Atletico firmato da Diego Costa. La squadra non esiste più. Sta arrivando la sesta sconfitta su undici partite della gestione Seedorf. Se questa è svolta …

 

Dopo due minuti finisce questa lenta agonia. Clattenburg manda tutti negli spogliatoi: finisce 4 a 1 al Vicente Calderon. Non c’è molto altro da aggiungere. Una tristezza unica che non deriva solo dall’eliminazione in sé, ma dal fatto che non c’è alcun presupposto per tornare su discreti livelli anche solo nella prossima stagione.

 

Non si salva nessuno stasera. Forse solo Kakà, che comunque si è visto solamente nell’occasione del gol. Una prestazione che fa rivedere anche i giudizi sui nuovi arrivati, Rami e Taarabt su tutti. E’ veramente il caso di costruire il Milan della prossima stagione sui loro riscatti? Verrebbe da dire di no.

 

Per il Diavolo è subito tempo di archiviare la delusione di Champions e di rituffarsi nel campionato visto che domenica 16 marzo, alle ore 15.00, Seedorf & Co. saranno attesi da una sfida casalinga non certo facile: a San Siro arriverà il Parma di Donadoni e di Cassano.

 

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Matteo Torti

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